Milano, 5 marzo 2025 – Se il 6 febbraio è partito il conto alla rovescia per le Olimpiadi Milano-Vortina 2026, domani, 6 marzo, si celebra ‘One Year to Go Paralympic Winter Games Milano Cortina 2026’, ovvero un anno dalle Paralimpiadi invernali. E la parola d’ordine è “inclusione”, come ha sottolineato il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, in collegamento da Roma: “Milano Cortina 2026 dovrà essere accessibile a tutti. L’obiettivo è creare qualcosa di eccezionale, che racchiuda Olimpiadi e Paralimpiadi e inclusivo in ogni aspetto. Avanti tutta, siamo pieni di grinta e vogliamo regalare emozioni a tutto il mondo”.
Un anno alle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026
E l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini ha proseguito: “Le paralimpiadi rappresentano un evento di caratura internazionale, ma soprattutto un potente simbolo di inclusione e determinazione. Noi stiamo lavorando intensamente perché siano la festa dello sport e della partecipazione da parte di tutti”. Regione Lombardia, ha sottolineato l’esponente della giunta lombarda “è impegnata affinché ogni famiglia possa partecipare attivamente e sentirsi parte di questo grande evento. Crediamo – ha sottolineato Lucchini – che le Paralimpiadi possano essere un’opportunità di crescita e di ispirazione per tutti, soprattutto per i giovani. Lo sport – ha evidenziato – è un veicolo straordinario per insegnare valori fondamentali quali la lealtà, la solidarietà, il rispetto reciproco. Il nostro auspicio è che gli atleti paralimpici vengano visti dai nostri giovani come dei veri e propri eroi, perché sono l’esempio concreto di come nella vita si possano superare gli ostacoli e di come le difficoltà possano essere trasformate in opportunità. Ci auguriamo che le storie di questi campioni – ha concluso Lucchini – possano influenzare la nostra società insegnando che ogni persona ha un potenziale a prescindere dalla condizione di partenza”.
È stato quindi il turno del presidente del Coni e di Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò: “Le celebrazioni per il -1 anno alle Paralimpiadi – ha spiegato con un sorriso – andranno avanti per trentasei ore, la carovana si trasferirà a Verona e a Cortina. È giusto che sia così, quando abbiamo ragionato su questo modello volevamo lasciare il segno. Ecco perché abbiamo pensato anche a un filo di continuità tra cerimonia di chiusura Olimpiadi e apertura Paralimpiadi”. Malagò ha poi aggiunto: “Organizzare le Olimpiadi più belle di sempre va bene, ma se toppi le Paralimpiadi non hai fatto niente. È la verità, è più complicato del mondo olimpico e bisogna avere un’attenzione maggiore. Sentiamo una grande responsabilità e ogni giorno inizia a pesare”.
Concetti ribaditi da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e vicepresidente della Fondazione Milano Cortina 2026: “Cos’è cambiato rispetto a Torino 2006? Il mondo paralimpico, la percezione dei grandi atleti. Qui ne abbiamo rappresentazione con i nostri ambassador. Questo mondo sta cambiando anche grazie alla candidatura di Milano Cortina per ospitare i Giochi del prossimo anno. Significa ospitare il più grande evento per il futuro del movimento. Qui si getta il seme per una proiezione verso il futuro, per il lavoro messo in moto da tutti i territori e le comunità coinvolte. Si tratta di un impegno di civiltà. Il Comune di Milano è un esempio di come la Paralimpiade sia un’opportunità per migliorarsi. Dai miglioramenti alle stazioni passando per taxi e percorsi urbani, che devono essere garantiti a chiunque”.
Lo sguardo di Pancalli si è poi rivolto al futuro: “Pensiamo anche a Verona e a questa narrazione di passaggio del testimone. L’Arena è diventata più accessibile e tutta la città ha ripensato il proprio arredo urbano per rendersi più accessibile. Lo stesso è successo a Cortina”. Perché le Paralimpiadi innescano sui territori un meccanismo per rendere migliore la vita delle persone: “Sono una straordinaria occasione per incidere nel nostro Paese. E poi lasciano qualcosa di intangibile, la crescita culturale che si ha vivendo una Paralimpiade. Si semina nelle scuole una cultura della normalità di cui abbiamo bisogno. Milano Cortina sarà la consacrazione per il mondo paralimpico italiano”. Non manca l’appello ai tifosi: “Io sostengo la contaminazione, il pubblico deve esserci. Abbiamo bisogno di loro per coinvolgere e contaminare”.
Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha raccolto in chiusura il messaggio verso Milano Cortina 2026: “La strategia è molto chiara, le Paralimpiadi sono un fattore sociale e l’anno prossimo vogliamo continuare quanto fatto a Parigi. Abbattiamo le barriere, in modo che le persone con disabilità possano eccellere in ogni campo. Questi Giochi sono un’opportunità importantissima per gli sport invernali e per cambiare la mentalità delle persone”. Appuntamento al 6 marzo 2026.
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