Multe rimandate, incentivi per auto green e batterie in arrivo. Tutte le novità del Piano d’Azione Ue

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Multe per le vetture inquinanti rimandate, incentivi per auto green e produzione di batterie, norme uguali per tutti sui veicoli autonomi entro quest’anno, accelerazione sulle colonnine di ricarica pubblica. Il nuovo Piano d’Azione della Commissione Ue

Multe per le vetture inquinanti rimandate, incentivi per auto green e produzione di batterie, norme uguali per tutti sui veicoli autonomi entro quest’anno, accelerazione sulle colonnine di ricarica pubblica. Sono le principali linee di intervento del Piano d’Azione presentato oggi dalla Commissione Europea che punta al rilancio dell’Ue su 5 tematiche: innovazione e digitalizzazione, mobilità pulita, competitività e resilienza della filiera, competenze e parità di condizioni. L’investimento per centrare questi target è di quelli importanti: 50 miliardi di euro da InvestEU per le tecnologie pulite, 1,8 miliardi dal “Fondo Innovazione” per incentivare la produzione europea di batterie e 1 miliardo dal programma “Horizon Europe” rivolto a veicoli connessi e autonomi. Tutti i dettagli e le reazioni.

VON DER LEYEN: “OBIETTIVO INDUSTRIA AUTO UE SOSTENIBILE, COMPETITIVA E INNOVATIVA”

“Promuoveremo la produzione nazionale per evitare dipendenze strategiche, in particolare per la produzione di batterie. Manterremo i nostri obiettivi concordati in materia di emissioni, ma con un approccio pragmatico e flessibile. Il nostro obiettivo comune è un’industria automobilistica europea sostenibile, competitiva e innovativa a vantaggio dei nostri cittadini, della nostra economia e del l’ambiente”, ha affermato Ursula von der Leyen nel corso della presentazione del Piano d’Azione, sottolineando che “il mercato globale offre un potenziale inesplorato in termini di innovazione e soluzioni pulite. Voglio che l’industria automobilistica europea assuma la guida”.

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La Commissione mira à a sostenere l’industria delle batterie dell’UE e ad aiutarla a mantenere una forte base produttiva europea, con finanziamenti nel quadro del Fondo per l’innovazione. “La Commissione esaminerà anche il sostegno diretto alla produzione per le aziende che producono batterie e i criteri non di prezzo per i componenti, quali i requisiti di resilienza”, si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione.

L’investimento per centrare questi target è di quelli importanti: 50 miliardi di euro da InvestEU per le tecnologie pulite, 1,8 miliardi dal “Fondo Innovazione” per incentivare la produzione europea di batterie e 1 miliardo dal programma “Horizon Europe” rivolto a veicoli connessi e autonomi.

IN ARRIVO MODIFICA MULTE CO2

La Commissione Europea ha scritto nero su bianco che questo mese proporrà una modifica mirata del regolamento sugli standard di CO2 per autovetture e furgoni.

Modifica che “consentirebbe ai costruttori di raggiungere i loro obiettivi di conformità calcolando la media delle loro prestazioni su un periodo di tre anni (2025-2027), consentendo loro di compensare eventuali carenze in uno o due anni con risultati eccedenti nell’altro anno(i)”, si legge nel comunicato stampa.

INCENTIVI PER AUTO GREEN

Il Piano d’Azione prevede anche incentivi per favorire la transizione verso veicoli a emissioni zero. In quest’ottica, collaborerà attivamente con gli Stati membri per ottimizzare i programmi di incentivazione dei consumatori. Come evitare però che questi fondi finanzino vetture prodotte fuori dall’Ue?

“Per rendere l’industria automobilistica dell’UE più resiliente alla forte concorrenza estera, la Commissione garantirà condizioni di parità utilizzando strumenti di difesa commerciale, come le misure antisovvenzioni, per proteggere le imprese europee da una concorrenza sleale”, si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione.

L’ALLEANZA UE PER LE AUTO GREEN

Il Piano d’Azione mira a creare un’alleanza europea per i veicoli connessi e autonomi, “che riunirà le parti interessate del settore automobilistico europeo al fine di plasmare lo sviluppo dei veicoli della prossima generazione e contribuire allo sviluppo del software condiviso e dell’hardware digitale necessari per dare vita a questa tecnologia”, specifica il comunicato diffuso dalla Commissione Europea. Uno dei vantaggi per le case automobilistiche sarà la possibilità di testare le proprie tecnologie per vetture autonome. L’Autopilot rappresenta uno dei settori su cui la Commissione intende puntare. Il primo passo è la creazione di un quadro normativo uniforme per i veicoli autonomi. Il secondo è mettere in campo circa 1 miliardo di investimenti pubblico-privati, in parte provenienti da programma Horizon Europe 2025-2027.

“Il piano industriale adottato per il settore automobilistico europeo mira a mantenere l’industria innovativa, competitiva e radicata in Europa, contribuendo al 7% del PIL dell’UE e impiegando circa 13,8 milioni di persone. Tuttavia, il settore affronta rischi come costi energetici, carenze di personale e dipendenza dalle importazioni, perdendo terreno su tecnologie strategiche come batterie, software e guida autonoma”, ha detto Apostolos Tzitzikōstas, Commissario europeo per i trasporti e il turismo sostenibile durante la presentazione del Piano, sottolineando che il “piano prevede supporto alla formazione dei lavoratori e accordi commerciali internazionali per rafforzare la competitività. L’obiettivo è garantire che i veicoli del futuro siano innovati e prodotti in Europa, sostenendo una transizione equa e sostenibile”.

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URSO: ORA SUPERIAMO FOLLIA GREEN DEAL

“Abbiamo costretto la Commissione europea a rimuovere la trappola delle multe e ad anticipare la revisione del regolamento Co2, condizioni necessarie ma non sufficienti per evitare il collasso dell’industria dell’auto. Ora occorre da subito far fronte comune per superare la follia del Green Deal, imponendo la neutralita’ tecnologica, risorse adeguate per le imprese e i lavoratori della filiera e per garantire l’autonomia strategica sulle batterie elettriche. Serve il massimo sforzo comune, sono mesi decisivi”, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in merito al Piano d’azione per l’industria automotive Ue, presentato oggi dalla Commissione europea.

ACEA: “PIANO D’AZIONE PRAGMATICO, MA MANCANO TASSELLI”

Acea riconosce la pragmaticità del Piano d’Azione Ue e accoglie con favore il riconoscimento della necessità di snellire la regolamentazione, lavorare sulla semplificazione normativa e adottare misure per aumentare la competitività dell’Europa in altri settori, come la guida autonoma. Tuttavia, nel Piano d’Azione della Commissione Europea mancano ancora alcuni elementi chiave, secondo l’associazione europea dei costruttori di automobili.

“Nonostante delinei diverse misure promettenti per incentivare la diffusione delle infrastrutture e l’adozione di veicoli pesanti a zero emissioni, a questo segmento di veicoli manca ancora l’impegno esplicito ad avviare la revisione degli standard di CO2 nel 2025, inclusa una valutazione urgente delle condizioni abilitanti”, si legge in un comunicato stampa diffuso da ACEA.

“I produttori europei di veicoli sono impegnati nella mobilità a zero emissioni, avendo già investito centinaia di miliardi di euro nella transizione. Tuttavia, come dimostrano i dati di mercato, i produttori da soli non possono realizzare la transizione al ritmo richiesto dalla legislazione dell’UE. Sono necessarie azioni ambiziose per incentivare le infrastrutture, stimolare la domanda e adottare misure per ridurre i costi di produzione per automobili, furgoni, camion e autobus”, sottolinea l’associazione, auspicando che che “le tanto necessarie misure per la domanda e le infrastrutture di ricarica entrino effettivamente in azione”.



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