ISA, sarà rivalutato il rigo C18 sul farmaco veterinario – Anmvi Oggi

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INDICE DI AFFIDABILITA’

Peserà di meno, ai fini del calcolo dell’affidabilità fiscale, il rigo C18 del Modello ISA (Servizi Veterinari). L’istanza sulla cessione del farmaco veterinario nell’ISA è arrivata alle Entrate.
La Commissione Esperti ISA si è riunita da remoto il 3 marzo per fare il punto- tra gli altri – anche sull’Indice ISA delle attività veterinarie. Il Collega Giuliano Lazzarini, delegato FNOVI e componente della Commissione, riferisce la “disponibilità delle Entrate e di Sogei ad ascoltare le istanze e perplessità delle varie componenti professionali e ad assicurare un approfondimento delle tematiche esposte”.  All’ordine del giorno del 3 marzo c’era molta carne al fuoco, compreso l’accoglimento di richieste riguardanti la rivalutazione della cessione del farmaco ai fini del voto finale di affidabilità

La prossima evoluzione riguarderà anche l’Indice ISA delle attività veterinarie: dalla bozza DK22U si passerà al Modello consolidato riferito al periodo d’imposta 2025. Il consolidamento riguarderà principalmente i correttivi applicabili in relazione all’andamento economico generale – un aspetto in discussione per tutti gli ISA- e l’ingresso delle Società tra Professionisti nel Modello 2025, una novità quest’ultima peculiare dell’ISA veterinario.

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Correttivi per il periodo d’imposta 2024– Gli interventi sono rivolti alla modifica degli indicatori di affidabilità definiti come stime panel e riguardano: contrazioni di marginalità individuale e contrazioni di marginalità settoriale. In continuità con il 2022 e il 2023, le Entrate hanno continuato a tenere conto dei fattori che influiscono negativamente sulla marginalità: rallentamento della crescita economica , inasprimento delle condizioni creditizie, inflazione, situazione geo-politica instabile e aumento del costo delle materie prime. Per contro, le fatturazioni dei professionisti sono in crescita, un indicatore di ripresa rispetto alle annate economiche colpite dagli effetti della pandemia.

Adesioni al CPB-
Quanto al Concordato Preventivo Biennale, l’Agenzia delle Entrate riferisce una adesione generale del 57% dei contribuenti con Indice maggiore di 8, disposti ad entrare nel nuovo programma fiscale per il biennio d’imposta 2024 – 2025. Qualche perplessità è stata espressa dall’Agenzia nei confronti dei 126 mila contribuenti forfetari, su quasi due milioni  che hanno aderito al Concordato, ” ma su questo vedremo in seguito quale sarà il comportamento della Autorità Fiscale”- puntualizza Lazzarini. 

Revisione del rigo C18 (farmaco veterinario) – A fronte dell’impatto dell’Indice sul periodo d’imposta 2024, Arianna Campagna ha preso in carico la diminuzione del parametro di stima relativo al rigo C18. Già nel corso dell’incontro con Sogei di gennaio, il Presidente dell’Anmvi, Marco Melosi, aveva chiesto la revisione della voce C18, “Spese sostenute per l’acquisto dei farmaci destinati alla dispensazione”.  La corretta valutazione di questo rigo, “si rende necessaria per vitare paradossali diminuzioni dei livelli di affidabilità dei colleghi“- ha affermato Lazzarini in Commissione Esperti.

Le STP – La Commissione Esperti ha valutato l’opportunità di procedere ad una indagine conoscitica sulle STP del settore veterinario per due anni. Il “Quadro E” (STP) già presente nella bozza DK22U-2025 sarà monitorato per due anni, prima di valutare la creazione di un ISA separato, solo per le Società tra professionisti del settore veterinario. Secondo le Entrate, il settore veterinario è quello tendenzialmente più promettente rispetto ad una diffusione di questo nuovo modello societario.

Esito della seduta– La Commissione Esperti ha espresso parere favorevole su tutti i punti trattati il 3 marzo scorso, con riserva sui Correttivi “di cui si valuta positivamente la metodologia, ma di cui si valuterà più avanti l’efficacia“- spiega Lazzarini.

La revisione dei codici Ateco – Da ultimo, Lazzarini precisa che la revisione dei codici Ateco non riguarda le attività veterinarie che restano individuate con l’Ateco 75.000 (Servizi Veterinari).  Ateco è la classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat, ai codici corrispondono le categorie economiche del Paese. Alla classificazione Ateco si rifa anche l’Agenzia delle Entrate per la suddivisione degli Indici di Affidabilità Fiscale.



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