Genova, nuove regole per i dehor e sconti sulle tariffe del 40%

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Una presentazione tra luci ed ombre quella di oggi, martedì 4 marzo 2025, per le nuove regole per dehor e spazi commerciali sottratti al pubblico per divenire “privati” e cresciuti in modo esponenziale per compensare le perdite causate dall’emergenza Covid e divenute “definitivi” con l’amministrazione Bucci e ora del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi.
Il Comune di fatto “regolarizza” una condizione straordinaria, che in alcuni quartieri ha significato un cospicuo taglio di posti auto ai Cittadini, e lo fa offrendo anche uno sconto del 40% sulle tariffe dopo anni di gratuità anche post emergenza Covid.
Per l’opposizione e molti comitati dei Cittadini un vero “regalo” ai Commercianti che possono disporre di aree pubbliche a costi decisamente concorrenziali.
L’obiettivo del Comune era “garantire una maggiore uniformità dei dehors presenti sul territorio comunale, favorendo la riprogettazione urbana degli spazi esterni ai pubblici esercizi per una maggiore convivialità e sicurezza a vantaggio dell’ambiente cittadino” e così è stata presentata questa mattina la proposta del Comune.
Ad aggiungersi alle già generose offerte del Comune, però, arriva anche uno speciale sconto del 40% rispetto alle tariffe precedenti (pre Covid).
Le linee di indirizzo, concordate con la Soprintendenza e con tutti gli uffici competenti dell’Ente, mirano a trasformare l’occupazione dei dehors in “un’occasione sviluppo degli operatori economici” cui corrisponderebbe – secondo il Comune – una “occasione di crescita per la collettività” sulla base di non meglio precisate riflessioni, contestate dai Comitati dei Cittadini che lo considerano un “regalo elettorale” alla categoria dei commercianti visto che gran parte dei dehor sorge su spazi pubblici, spesso parcheggi, e che in precedenza i “concessionari” pagavano il 40% in più.
Il Comune intende inoltre promuovere la stabilizzazione delle concessioni – comprese quelle straordinarie per il periodo dell’emergenza Covid anche se sono cessate da tempo le condizioni straordinarie con cui erano stati decisi.
Inoltre – sempre secondo il Comune – si regolamenterà così la conformazione degli spazi esterni ai pubblici esercizi a regole molto chiare, per la tutela e l’incremento del decoro cittadino.
“Con questo nuovo strumento l’Amministrazione comunale – informa il Comune – tra le prime in Italia, intende dettare agli operatori economici una serie di indicazioni da rispettare nell’installazione e allestimento dei dehors, a tutela dei molteplici beni giuridici coinvolti (mobilità urbana, rispetto delle persone con disabilità, edilizia, paesaggio, verde etc.), specificando altresì le caratteristiche tecniche ed estetiche alle quali arredi e strutture devono conformarsi su tutto il territorio comunale, con regole modulate a seconda della zona interessata”.
L’obiettivo del Comune è “dare continuità ad un’esperienza decisamente apprezzata dai genovesi e visitatori in una città come la nostra in cui stare all’aria aperta per consumare un pranzo o uno spuntino veloce è un’esperienza gradita praticamente in ogni stagione dell’anno, ma contestualmente mettere vincoli precisi che tutelino il decoro e quindi anche la vivibilità dei nostri quartieri”.
Il Comune infatti ammette che ci siano stati dei “problemi“.
“Le linee guida – scrive – consentiranno di mettere ordine all’installazione dei dehors che, in questi anni, a seguito delle diffusione massiccia durante il periodo Covid innegabilmente ha creato alcune situazioni in città non rispondenti ai canoni di decoro cittadino”.
Contestualizzando le linee guida in relazione alle peculiarità delle diverse aree cittadine, sono tre gli Ambiti in cui, in accordo con la Soprintendenza, viene suddiviso il territorio comunale:
– Ambito 1: tutte le aree prospicienti a edifici vincolati o ricadenti nel perimetro del riconoscimento Unesco
– Ambito 2: tutte le aree riconducibili ai centri storici urbani nonché negli archi costieri ( )
– Ambito 3: tutto il territorio cittadino non rientrante nei precedenti due ambiti
Inoltre, al fine di rendere l’iter amministrativo particolarmente efficace e celere nell’interesse dei pubblici esercizi e degli spazi urbani oggetti di concessione, le nuove linee di indirizzo semplificano il procedimento di autorizzazione e fissano con chiarezza le fasi procedimentali a cui si atterranno gli uffici comunali coinvolti nelle Conferenze dei Servizi asincrone atte alla concessione delle aree su cui realizzare i dehors.
Le nuove linee guida danno un’attenzione ancora maggiore al fondamentale requisito dell’accessibilità nell’interesse delle persone con disabilità, di quelle a capacità motoria ridotta e dei loro accompagnatori. Sono previsti, infatti, bonus per i pubblici esercizi virtuosi che andranno a recepire le nuove prescrizioni oltre i requisiti minimi.
Nello specifico, al fine di promuovere il miglioramento dell’accessibilità alle persone con disabilità, l’amministrazione potrà erogare annualmente un contributo parametrato all’importo corrisposto dagli operatori per l’occupazione del suolo con dehors. Tale contributo potrà essere riconosciuto a consuntivo agli operatori che, pur non essendovi tenuti, abbiano provveduto ad eseguire interventi strutturali ulteriori rispetto a quelli previsti per legge rivolti a garantire l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche all’interno dei locali e interventi volti a migliorare l’accessibilità dei locali
Le nuove linee guida
I dehors dovranno avere dimensioni proporzionate al tessuto urbano in cui si collocano, con una superficie non superiore a quella del locale pertinente.
Andranno localizzati davanti all’esercizio del concessionario senza eccederne i confini di proiezione salvo casi particolari previsti dalle linee guida.
I manufatti dovranno essere posizionati in modo da consentire un agevole transito pedonale e la collocazione delle strutture non dovrà comportare opere di infissione, fondazione al suolo o manomissione delle pavimentazioni salvo il caso di ancoraggi compatibili con il bene culturale e preventivamente autorizzati.
Le linee guida definiscono le caratteristiche generali degli elementi accessori quali: ombrelloni; tende e strutture leggere di copertura; fioriere; elementi mobili riscaldanti e corpi illuminanti; carrelli portavivande; leggi porta menù e lavagnette.
Le prescrizioni variano in funzione dell’Ambito di riferimento e definiscono chiaramente, anche con l’ausilio di disegni, le tipologie degli elementi accessori ammessi o non ammessi.
Infine, il documento riporta le documentazioni da presentare in caso di istanza di occupazione suolo pubblico per nuovo dehors; rinnovo dehors; modifica dehors.
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