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Eolico – immagine di repertorio © Tess
La petizione sulle energie rinnovabili di TESS
In questi giorni è uscita la petizione lanciata da TESS a sostegno di ANCI e UPI per la richiesta rivolta alla Regione Toscana nel disegno sulle energie rinnovabili. TESS nella petizione chiede alla Regione Toscana la correzione dell’ l’art.12 del disegno di legge 291 “Disposizioni per i procedimenti in corso”: un dettaglio normativo che, se confermato, renderebbe il provvedimento inapplicabile ai numerosissimi progetti che hanno già invaso la maggior parte del territorio, compresi quelli respinti dalla stessa Regione Toscana. Sì chiede inoltre imperativamente, di prevenire con fermezza la riduzione e il declassamento delle 139 Zone a Speciale Conservazione (ZSC) della Toscana. (Clicca qui per la petizione)
In Toscana, come in tutte le Regioni che ancora non hanno legiferato in materia di aree idonee/non idonee agli impianti di energia da fonti rinnovabili, le società energetiche stanno presentando un numero di richieste di autorizzazione esorbitante, per riuscire ad assicurarsi i terreni a loro più convenienti prima che intervenga una legge a limitarli. Promossa dagli oltre cento comitati e associazioni di TESS a sostegno delle richieste dei sindaci toscani di ANCI e UPI, questa petizione fa appello ai consiglieri della giunta Regionale Toscana affinché “legiferino senza ingannare la popolazione. Perché, per quanto buoni potranno essere i principi di questa legge, se non si applicherà al pregresso non ci sarà più niente che essa possa preservare, dal momento che le richieste di autorizzazione in corso sono già innumerevoli e tutte localizzate dove i terreni costano meno agli investitori, ma valgono di più per la salute e il benessere della collettività e dell’ambiente.”, spiega TESS.
Progetto di impianto eolico industriale di “Monte La Fine e Monte Pratolungo”
TESS assieme a Comitato No eolico industriale Firenzuola si sono anche espresse in merito al progetto di impianto eolico industriale di “Monte La Fine e Monte Pratolungo”, che, secondo i gruppi, impatterebbe sui territori di Piancaldoli e di Castel Del Rio.
Queste le dichiarazioni in merito:
“Non capiamo quale sia il fine della presentazione che verrà fatta di tale progetto da parte della ditta proponente e organizzata dall’amministrazione di Firenzuola, a Piancaldoli il 7 Marzo alle ore 20 e a Firenzuola l’8 Marzo alle ore 10.00, quando tutto il progetto dovrà essere archiviato.
Non sono infatti state prodotte dalla ditta proponente, nei tempi utili, le integrazioni richieste dagli enti.
Su tale progetto, come comitato e come coalizione, vogliamo sottolineare alcuni aspetti;
Abbiamo bisogno di energia pulita. A questo possiamo rispondere con:
Il fotovoltaico diffuso su tetti di case, capannoni, luoghi industriali e degradati (non sui campi coltivabili)
Il microeolico o altre fonti non impattanti
L’ adesione a CER e CERS (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali) che promuovono produzione e utilizzo locale dell’energia, diminuendone così la dispersione e l’aspetto speculativo.
Con questo progetto invece, come con altri progetti industriali sul nostro appennino, assistiamo all’assalto dei nostri crinali da parte di grandi imprese private che, approfittando degli incentivi che tutte e tutti noi pagheremo in bolletta, hanno il solo fine di fare profitto!
Questi mega impianti eolici proposti in luoghi ricchi di biodiversità e di pregio naturalistico, prevedono disboscamenti selvaggi, costruzione di mega strade per il trasporto sui crinali di giganteschi macchinari, gru, escavatori, betoniere, autoarticolati (strade non ad uso degli abitanti), con l’utilizzo di migliaia di tonnellate di cemento: un enorme cantiere che distruggerà i nostri territori con il declassamento dei nostri crinali a zona industriale!
Un impatto tremendo previsto dal progetto, altro che energia pulita!
Un progetto con 13 torri alte 180 metri sui crinali già provati dalle alluvioni e dalle frane, con conseguente svalutazione economica degli immobili e uno spregio ai borghi storici, al panorama (da Moraduccio saranno visibili tutte le 13 pale), ai castagneti che i nostri nonni e bisnonni ci hanno lasciato in eredità, e che noi dovremmo lasciare alle future generazioni!
Con questo progetto verrebbe annullato il crescente “turismo lento”, escursionistico e naturalistico, che ogni anno di più percorre i sentieri sui nostri crinali e che, ben promosso, ha già prodotto economia, ad esempio sulla Via degli Dei, con un indotto di oltre 12 milioni di euro nel 2023.
Oltre a pagare poi noi in bolletta una percentuale che va alle imprese private che costruiscono gli impianti, è prevista anche l’aggiunta di un prezzo di dispacciamento, ovvero di una percentuale che copre la mancata produzione di energia ogni qual volta le pale restino ferme per mancanza di vento o per esubero di energia prodotta!
Quindi l’impresa costruttrice guadagnerebbe anche senza produttività!
Sul progetto che trovi sul sito del ministero poi, i dati anemometrici (ventosità e produttività) sono oscurati: come mai?
Oltre al danno la beffa: i cittadini pagherebbero per lo scempio dei nostri crinali con una percentuale in bolletta a favore dell’impresa privata che ha rovinato il territorio per sempre, e chi, colonizzando i nostri territori fra Monte La Fine e Monte Pratolungo, si intascherebbe i guadagni di queste operazioni, è un’impresa che ha sede in Danimarca.
TUTTO QUESTO TI SEMBRA SOSTENIBILE?
PENSIAMOCI E AGIAMO INSIEME!
Ti aspettiamo agli incontri organizzati, per dire a gran voce che questo non è il futuro che noi vogliamo per il nostro territorio!”
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