BARI – L’istituzione di un nucleo intersettoriale, dedicato esclusivamente al contrasto di quella che sta diventando sempre più una piaga sociale. Ma anche il rafforzamento dell’attività repressiva. «Perché ogni volta che qualcuno sottrae illegittimamente una casa popolare significa che ha tolto un diritto a chi ha delle reali necessità. E ciò è una vergogna». Non usa mezze misure Pietro De Nicolo, presidente di Arca Puglia Centrale, ascoltato al Comune per fare il punto sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari.
Attenzione – Un’occasione di analisi fornita dalla commissione consiliare Urbanistica-Erp-Legalità per accendere un faro su un tema di fortissima attualità, tra continui casi di chi occupa un alloggio senza avere titoli o chi invece aggredisce forze dell’ordine e impiegati pubblici (come la scorsa settimana nell’assalto agli uffici Erp di Japigia).
Attorno al tavolo, convocato dalla presidente di commissione Stefania Durante (Pd), presenti anche l’assessore all’Emergenza Casa Nicola Grasso e alla Polizia Locale Carla Palone, per individuare delle strategie comuni che possano portare al ripristino e al rispetto delle regole nel vasto patrimonio pubblico immobiliare. E a certificare la situazione ci sono i numeri forniti da Arca, dai 600 alloggi occupati senza titolo sino ai 400-500 ordini di sfratto esecutivo per occupazioni abusive.
Numeri in aumento Numeri che potrebbero salire se solo ci fossero più denunce o segnalazioni «anche da parte degli stessi amministratori di condominio che spesso – spiega De Nicolo in audizione – non lo fanno perché ammettono di avere paura». Quella stessa paura che serpeggia tra molti palazzi di edilizia popolare con casi in aumento di inquilini abusivi e nell’ultimo periodo soprattutto nel centralissimo quartiere Madonnella. «Lì stiamo assistendo a una serie impressionante di case occupate» spiega De Nicolo ai componenti della commissione. Da qui l’appello a rafforzare l’attività di repressione con la creazione di pool dedicati.
La giunta Un invito raccolto dagli esponenti della giunta Leccese. «Serve una attività di coordinamento con tutti i soggetti interessati visto che non c’è una esclusiva competenza – spiega l’assessore Grasso -. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la volontà di intervenire su campagne di comunicazione e sensibilizzazione al contrasto delle occupazioni abusive, ma soprattutto c’è la piena disponibilità a ridurre i tempi tra il rilascio di una abitazione e la sua nuova assegnazione».
Non a caso gli uffici Erp accelerano anche le verifiche giornaliere nei casi di decesso degli assegnatari degli alloggi proprio al fine di prevenire immediate incursioni e occupazioni. Un lavoro certosino per aumentare la disponibilità di alloggi e scorrere le graduatorie per dare una riposta a chi legittimamente attende una casa. E negli ultimi sei anni, dalla graduatoria 2019 sino ad oggi, il Comune di Bari ha soddisfatto le domande di 630 famiglie su un totale di 1.300 circa. E di queste assegnazioni 133 hanno riguardato case di nuova realizzazione a Sant’Anna e a San Marcello.
Cantieri Erp – Ma l’audizione è stata anche l’occasione per rilanciare i numeri dei cantieri dell’edilizia popolare in città: la realizzazione a Japigia, nei pressi del Comando della Polizia Locale, di 36 alloggi con la metà destinati a disabili, i 106 alloggi a San Girolamo e i 48 a Sant’Anna dove Comune e Arca hanno accorpato i rispettivi finanziamenti per realizzare un unico complesso edilizio.
Nelle scorse settimane lo stesso presidente De Nicolo ha incontrato il sindaco Vito Leccese per far ripartire il Piru del quartiere San Paolo. Si tratta del Programma integrato di rigenerazione urbana che prevede un insieme coordinato di interventi di natura pubblica e privata in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico attraverso gli interventi di recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente, la realizzazione di infrastrutture e servizi pubblici e il contrasto al disagio sociale attraverso la realizzazione interventi di edilizia sociale, di infrastrutture ecologiche, spazi pubblici attrezzati e luoghi di aggregazione.
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