Bilanci di genere in quattro Comuni del territorio provinciale e attività di sensibilizzazione nelle scuole secondarie di secondo grado per promuovere la cultura delle pari opportunità tra le studentesse e gli studenti, le loro famiglie ed insegnanti.
“PTPA – La Provincia di Pistoia per la parità di genere 2.0” è il titolo del progetto triennale 2025-2026-2027 della Provincia pistoiese finanziato dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento, attraverso i fondi del PR FSE+2021-2027, della sua legge sulla Cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare di Palazzo Balì a Pistoia dall’assessora regionale all’Istruzione e alle pari opportunità Alessandra Nardini e dal presidente della Provincia pistoiese Luca Marmo. Alla conferenza stampa sono intervenute anche la vicepresidente dell’ente e consigliera delegata alle pari opportunità Lisa Amidei e la consigliera provinciale di Parità Chiara Mazzeo.
Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato nella scorsa primavera, la Provincia di Pistoia ha ottenuto un contributo di circa 477 mila euro. Il progetto si articola su due aree di intervento: i bilanci di genere nei Comuni dell’area pistoiese e della Valdinievole e i percorsi di sensibilizzazione alle differenze di genere nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale.
I bilanci di genere sono iniziati operativamente nel mese di febbraio, durante il quale si sono svolti incontri rivolti ad amministratori e amministratrici e dipendenti, con il coinvolgimento delle realtà territoriali potenzialmente interessate alle politiche di genere.
Ogni anno saranno minimo due le Amministrazioni comunali che redigeranno il proprio bilancio di genere, diventando poi sei in tutto al termine del triennio.
Nelle scuole, le attività si articoleranno in 4 macroaree tematiche all’interno delle quali saranno programmati incontri di disseminazione a cura di esperte e esperti nei vari ambiti d’intervento.
Gli incontri, rivolti a studenti e studentesse, insegnanti e genitori, saranno progettati per stimolare una riflessione tesa a fornire gli strumenti per affrontare, in modo consapevole, situazioni concrete che si possono verificare nella vita personale, scolastica e professionale delle persone. Gli interventi si concluderanno con una restituzione finale partecipata che potrà includere anche i linguaggi delle arti e dello spettacolo. Saranno i singoli Istituti scolastici a scegliere all’interno della proposta offerta dalla Provincia i percorsi tematici a cui aderire. Le macroaree individuate sono la medicina di genere, la pedagogia, il linguaggio di genere, gli stereotipi di genere nel mondo della ricerca scientifica.
Assessora Alessandra Nardini
“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’ – dichiara l’assessora regionale all’Istruzione e alle Pari Opportunità Alessandra Nardini – era un impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni”. “Se vogliamo farlo concretamente – aggiunge – dobbiamo partire dall’educazione, dal rimuovere pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque, cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e sconfiggendo il patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora, eccome”.
“Ecco perché – spiega l’assessora – siamo partiti nel 2022 con un primo bando, che allora definimmo sperimentale, che andava a rifinanziare la nostra legge regionale con complessivi 800mila euro a livello regionale, ed oggi non solo confermiamo il rifinanziamento ma lo incrementiamo notevolmente e diamo continuità a questi interventi, attraverso un bando triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale”.
“Come nel 2022, tra le azioni che le Province possono mettere in campo con queste risorse – sottolinea Nardini – ci sono i bilanci di genere, uno strumento molto utile per mettersi in discussione e migliorarsi, andando ad analizzare come le scelte amministrative fatte impattino, talvolta appunto diversamente, sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e per chiedersi dunque se le scelte adottate siano o meno sufficienti per promuovere una reale e piena parità o come poter fare di più. E poi i progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, azione che ho voluto anche in questo bando obbligatoria per accedere al finanziamento, perché sono fermamente convinta che questa sia la sola strada per prevenire, per impedire in futuro che disuguaglianze e discriminazioni continuino a verificarsi”.
“Voglio ringraziare davvero di cuore l’Amministrazione provinciale di Pistoia, le Amministrazioni comunali e le scuole che hanno aderito e, ovviamente, tutte le realtà associative del territorio coinvolte – conclude l’assessora – per l’impegno su questi temi. La nostra scelta di destinare queste risorse alle Province consentendo loro di poter tornare ad esercitare appieno una loro competenza, quella sulle pari opportunità, non era scontata, ma siamo convinti che la collaborazione tra le diverse istituzioni sia fondamentale e che le Province meritino di tornare ad essere valorizzate e riconosciute, dopo anni in cui sono state depauperate di risorse, economiche e umane. Con questo bando uniamo le forze, per portare avanti insieme questa battaglia di civiltà volta ad affermare la cultura del rispetto delle differenze, tutte, e la cultura della parità”.
Presidente, LUCA MARMO
“La parità di genere grazie al rifinanziamento della legge 16 da parte della Regione Toscana diventa un impegno importante della nostra attività – osserva il Presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo- Grazie alla partecipazione al bando della primavera scorsa la nostra Provincia ha ottenuto un contributo di quasi 500 mila euro. Voglio sottolineare l’importanza di questo progetto anche per la rete di collaborazione coordinata dalla Provincia e resa possibile data la fruttuosa esperienza capitalizzata con il progetto sperimentale già effettuato con il primo bando della Regione.
Questo nuovo progetto, decisamente più corposo anche a fronte del nuovo stanziamento e della durata triennale, rappresenta una straordinaria opportunità per le sfide del nostro tempo, il merito è tutto dei Comuni e delle Scuole che hanno risposto con convinzione e entusiasmo. Progettualità di questo tipo sono centrali per la crescita culturale dei nostri territori”
Vice Presidente e Consigliera con delega alle Pari Opportunità LISA AMIDEI
“Desidero ringraziare la Regione Toscana per aver creduto nel progetto presentato dalla nostra Provincia. Sono felice che alcune Amministrazioni comunali abbiano colto la sfida del bilancio di genere, uno strumento a mio avviso molto utile per mettersi in discussione e migliorarsi, andando ad analizzare come le scelte amministrative fatte impattino, talvolta diversamente, sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini per chiedersi se si fa già abbastanza per promuovere una reale e piena parità o come si possa fare di più. I progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, rappresentano un aspetto a cui tengo moltissimo perché sono fermamente convinta che questa sia l’unica strada per combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere che ancora oggi persistono in ogni ambito, a partire da quello lavorativo, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne in ogni forma in cui essa si manifesta” commenta la Vice Presidente della Provincia Sindaco Lisa Amidei
Consigliera di Parità, Avvocata CHIARA MAZZEO
“Il progetto triennale di contrasto agli stereotipi di genere nelle scuole che abbiamo scelto di articolare nelle quattro macroaree di medicina di genere, linguaggio di genere, stereotipi nel mondo della ricerca scientifica e pedagogia di genere, prevedendo lezioni frontali e laboratori teatrali a cura di docenti (scrittori e sceneggiatori) ‘generazionali’ molto amati dagli adolescenti, ha ricevuto un ottimo riscontro di partecipazione da parte degli istituti scolastici, comprensivi e superiori, del territorio provinciale. La possibilità concessa stavolta dal bando, di articolare il percorso in tre anni ci consente di offrire per la prima volta, ai ragazzi delle scuole medie e superiori un approccio sistemico e non occasionale alla tematica delle pari opportunità, in modo tale da incidere sulla loro formazione cultural
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