Audi A6 Avant: mild hybrid e digitale

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PIÙ GRANDE E FILANTE – Arriverà nelle concessionarie a maggio del 2025 con prezzi a partire da 69.350 euro la nuova Audi A6 Avant, che sarà successivamente anche con carrozzeria berlina. Basata sulla piattaforma modula PPC (Premium Platform Combustion), in comune con le recenti Audi A5 e Q5, la wagon dei quattro anelli si allunga di 6 cm rispetto al modello che va a sostituire (fino a 4,99 metri), promettendo un’abitabilità migliorata grazie anche al passo di 2,93 metri (+1 cm). La linea si fa più sportiva, non solo per un fattore estetico ma soprattutto per ottenere la massima efficienza aerodinamica testimoniata dal Cx di 0,25. A quest’ultima contribuiscono in particolar modo le feritoie in corrispondenza degli archi passaruota, che favoriscono la pulizia dei flussi sulle fiancate, e le prese d’aria adattive al frontale, che si aprono e si chiudono alla bisogna grazie a piccoli motori elettrici. Migliorano la penetrazione aerodinamica anche l’ampio estrattore, lo spoiler al tetto e la ruote specifiche dall’attrito ridotto.

DIESEL E BENZINA A 48 VOLT – La nuova Audi A6 Avant condivide con gli altri modelli realizzati sulla PPC la tecnologia ibrida leggera a 48 volt, che supporta il motore a combustione per massimizzare l’efficienza. Il sistema contribuisce alla marcia con un massimo di 24 CV e 230 Nm di coppia mentre nelle fasi di decelerazione recupera fino a 25 kW di energia agendo da alternatore e permettendo la frenata elettroidraulica: in questo modo la maggior parte delle frenate dovrebbero essere gestire dal motore elettrico, lasciando ai freni principali solo quelle ad elevata intensità. La tecnologia mild hybrid è montata sul turbodiesel 2.0 TDI da 204 CV, disponibile sia con la trazione anteriore che integrale. In attesa delle due varianti plug-in che arriveranno in un secondo momento, al vertice della gamma si trova il V6 3.0 TFSI a benzina da 367 CV, anch’esso dotato di tecnologia MHEV e abbinato di serie alla trazione integrale con un differenziale sportivo posteriore.

TELAIO RAFFINATO – Le sospensioni multilink e una scocca con una resistenza torsionale superiore dovrebbero garantire una guida ancora più piacevole per l’Audi A6 Avant. Oltre all’assetto standard con molle elicoidali e ammortizzatori telescopici, è possibile scegliere le sospensioni sportive, che riducono l’altezza da terra di 20 mm, o anche quelle pneumatiche adattive, che consentono la gestione individuale in base a vari parametri di ciascun ammortizzatore elettroidraulico. Gli esemplari 4×4 possono avvalersi anche dello sterzo integrale che vede l’asse posteriore sterzare in controfase alle basse velocità per migliorare la maneggevolezza, mentre ad andature più sostenute le ruote dietro sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori per aumentare la direzionalità della vettura. 

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AUTO INTELLIGENTE – Non mancano sull’Audi A6 Avant le tecnologie di connettività portate al debutto dalla Q6 e-tron. Cinque piattaforme informatiche controllano tutte le funzioni del veicolo. Si fanno notare i tre schermi all’interno dell’abitacolo, a creare un ambiente interno che ricalca quello dei modelli più recenti del marchio. L’intelligenza artificiale di ChatGPT diventa parte integrante del sistema operativo basato su Android Automotive: l’assistente vocale che risponde al comando “Hey Audi” è in grado di apprendere il comportamento dell’utente ed elaborare risposte sempre più adeguate. È decisamente ampia la gamma di assistenti alla guida, tra cui spicca il sistema in grado di regolare le dinamiche longitudinali e trasversali dell’auto: la tecnologia integra il cruise control adattivo, l’assistenza alla guida nel traffico e il mantenimento attivo della corsia di marcia, aiutando il conducente nelle accelerazioni e nelle frenate anche durante la guida in colonna.

COMUNICA CON LA LUCE – La digitalizzazione si riflette anche nel reparto dell’illuminazione. Le versioni più ricche dell’Audi A6 Avant abbinano i proiettori a matrice di led con la seconda generazione della tecnologia oled. Il componente principale è in chip corredato di circa 1,3 milioni di microspecchi, i cui lati misurano alcuni millesimi di millimetro, in grado di cambiare orientamento fino a 5.000 volte al secondo: in funzione della posizione, la luce viene proiettata verso la strada oppure “assorbita” per generare delle zone d’ombra. Sia i fari anteriori che quelli posteriori possono contare sull’interazione tra la tecnologia di illuminazione e la comunicazione Car-to-X. Se il sistema della vettura riceve avvisi di incidente o veicolo in panne, i fari a matrice di led proiettano sulla strada davanti alla vettura per tre secondi un segnale di avvertimento composto da un triangolo con un punto esclamativo al centro. I fanali oled possono invece diventare dei display, comunicando agli altri utenti della strada potenziali pericoli, per esempio visualizzando simboli di avvertimento triangolari attivi in situazioni critiche. 





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