Arrestato Giovanni Oggioni, chi è l’ex urbanista del Comune di Milano

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Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello urbanistica di Milano ed ex vicepresidente della Commissione paesaggio, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari nell’ambito delle indagini sulla gestione dell’urbanistica a Milano. Le accuse a suo carico includono corruzione, frode processuale, depistaggio e falso.

Giovanni Oggioni è uno dei nomi su cui si è concentrata l’inchiesta della procura meneghina sugli affari immobiliari in città. Ex dirigente e funzionario del Comune di Milano, secondo le accuse Oggioni avrebbe ricevuto 180 mila euro dai costruttori di Assoimpredil per favorire 11 pratiche, oltre ad essersi attivato in prima persona per far pervenire una serie di emendamenti al ddl “Salva Milano”, che sarebbero stati redatti da lui stesso insieme al progettista e componente della Commissione paesaggio Marco Cerri, anch’egli indagato.

CHI È GIOVANNI OGGIONI

Giovanni Oggioni, nato nel 1956, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1980 e ha accumulato oltre tre decenni di esperienza nell’amministrazione del Comune di Milano. Il suo percorso professionale lo ha portato a ricoprire incarichi di rilievo nella gestione urbanistica della città, fino al recente arresto con le accuse di corruzione, falso e depistaggio, legate alla gestione di diverse operazioni edilizie.

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La sua carriera a Palazzo Marino inizia nel 1987, a 31 anni, come funzionario nell’area Gestione del Territorio. Nel 1992 ottiene la qualifica di dirigente e, nel 1998, assume la guida della Direzione di Sviluppo Strategico del Comune. Nel 2004 passa al Settore Pianificazione Urbanistica Generale, contribuendo alla nascita dell’Ufficio Concorsi di Progettazione e dell’Urban Center milanese, strumenti chiave per la definizione del nuovo piano urbanistico di Milano. Il suo ruolo è stato centrale nei grandi cambiamenti della città, supervisionando la riconversione di ampie aree dismesse e il ripensamento delle funzioni urbane su una superficie di circa dieci milioni di metri quadrati.

È stato membro della commissione di valutazione del bando europeo Reinventing Cities. Per cinque anni si è allontanato dall’amministrazione pubblica, lavorando per un’importante azienda della grande distribuzione, per poi rientrare nel 2017 come direttore dello Sportello Unico per l’Edilizia e vicedirettore della Direzione Urbanistica.

Dopo il pensionamento, nel 2021, è stato nominato membro della Commissione Paesaggio, incarico mantenuto fino alla fine del 2023, quando la commissione è stata rinnovata.

LE ACCUSE A GIOVANNI OGGIONI

Secondo l’accusa, Oggioni avrebbe ricevuto utilità da associazioni di categoria dei costruttori edili e da operatori del settore immobiliare. Inoltre Oggioni avrebbe falsificato documenti per rappresentare in modo errato lo stato dei luoghi, superando le altezze consentite, aggirando le norme sui cortili e ampliando le cubature edificabili. Oggioni avrebbe anche  tentato di ostacolare le indagini modificando le credenziali di accesso a cloud già sottoposti a sequestro, impedendo così alla polizia giudiziaria di procedere alle copie forensi.

Le indagini hanno inoltre evidenziato che Oggioni, insieme al progettista Marco Cerri, avrebbe partecipato alla stesura di emendamenti della cosiddetta “legge Salva Milano”. Questo intervento legislativo mirava a bloccare le indagini sull’urbanistica, garantendo la continuazione di un sistema di gestione lucrosa del settore edilizio che, secondo gli inquirenti, perdurava da circa 30 anni.

Le intercettazioni emerse nell’inchiesta rivelano contatti diretti tra gli indagati, tra cui Oggioni, e figure politiche di rilievo nazionale, come Tommaso Foti, attuale Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR, il senatore della Lega Alessandro Morelli e Maurizio Lupi di Noi Moderati.

In particolare, emerge che l’indagato Cerri abbia avuto scambi di informazioni con Lupi, riguardo al testo dell’emendamento della legge ‘Salva Milano’. Cerri ha dichiarato di aver ricevuto una bozza direttamente dalla Camera, e ha confermato di averla poi passata a Tommaso Foti, all’epoca relatore del disegno di legge e capogruppo di Fratelli d’Italia, in collaborazione con Guido Bardelli, assessore alla Casa del Comune di Milano. Cerri rivendica la paternità dell’emendamento, dichiarando di averlo redatto già a febbraio, senza modifiche sostanziali, se non per “tre righe”.

Le indagini mostrano anche che il 21 novembre 2024, giorno in cui la proposta di legge è stata approvata, Cerri ha avuto una telefonata con Lupi, e nello stesso giorno Foti è intervenuto in aula durante la seduta parlamentare. L’ipotesi degli inquirenti, dunque, è che gli indagati abbiano cercato di influenzare l’iter legislativo a favore di un sistema di corruzione, con un coinvolgimento diretto e strategico di politici di spicco.

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LE INDAGINI SU ASSIMPREDIL E ABITARE IN

Nell’ambito della stessa inchiesta, sono indagate anche l’associazione dei costruttori Assimpredil-Ance Milano e la società di sviluppo immobiliare Abitare In.

Assimpredil-Ance Milano è indagata per non aver rilevato un conflitto di interessi: Oggioni aveva stipulato con l’associazione un contratto di consulenza pluriennale del valore di circa 178.000 euro, in vigore dal novembre 2021 e ancora attivo. ​

Abitare In, invece, è sotto indagine per aver assunto la figlia di Oggioni come collaboratrice stabile dal 2020, con una remunerazione di circa 124.000 euro, senza considerare il potenziale conflitto di interessi derivante dalla posizione del padre nel Comune. ​

ALTRE INCHIESTE SU GIOVANNI OGGIONI

Giovanni Oggioni è coinvolto in ulteriori procedimenti giudiziari relativi ad abusi edilizi su progetti come la Torre Milano di via Stresa e il Bosconavigli, con udienze fissate rispettivamente per l’11 aprile e il 26 settembre 2025. Inoltre, è sotto indagine per i cantieri ancora sotto sequestro “Scalo House” di via Lepontina-Valtellina e “Residenze Lac” di via Cancano.

Le indagini coordinate dalla Procura di Milano ipotizzano la presenza di un “sistema” volto a favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e a realizzare operazioni immobiliari speculative.

 

 

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