Al Real il derby di Madrid, l’Arsenal dilaga a Eindhoven

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Per la prima volta negli ultimi nove confronti diretti, il Real Madrid è riuscito ad aggiudicarsi il derby con l’Atletico nei 90’ regolamentari. Lo ha fatto con le reti di Rodrygo al 4’ e di Brahim Diaz al 55’, dopo il pareggio di Alvarez al 32’. Un risultato che non mette le “merengues” al riparo da brutte sorprese e che non regala loro l’accesso anticipato ai quarti di finale di Champions League. È stata una partita tutt’altro che spettacolare, quella del Bernebeu. Nessun delle due squadre ha voluto alzare il ritmo e negli ultimi 20’ entrambe hanno dato mostra di accontentarsi del risultato, con Diego Simeone che ha operato cambi essenzialmente difensivi e il Real che non ha praticamente mai provato ad affondare i colpi alla ricerca del terzo gol. Il derby di Madrid ha per lo meno offerto agli spettatori tre reti una più bella dell’altra e un risultato finale che tiene aperta la suspense in vista della sfida di ritorno, quando l’Atletico dovrà provare a fare qualcosa di più.

Nelle altre partite, da segnalare il 7-1 dell’Arsenal sul campo del Psv Eindhoven, con sette realizzatori differenti. Il che è incoraggiante per una squadra confrontata con numerose assenze proprio sul fronte offensivo.

Infine, poca gloria per i due svizzeri in campo. Jashari e il suo Bruges sono stati battuti 3-1 in casa dall’Aston Villa, Gregor Kobel e il Borussia Dortmund hanno concesso un pareggio interno al Lilla.

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Il Psg ha il diritto di provarci

L’ottima condizione di forma mostrata nelle ultime settimane garantisce al Paris St. Gérmain di poterci provare anche contro il Liverpool, nell’andata degli ottavi di finale in programma al Parc des Pinces. Quella tra francesi e inglesi è una delle tre sfide galattiche proposte già a questo stadio della competizione, ancora piuttosto lontano dalla finale dell’Allianz Arena. Il Psg ha vinto 15 delle 16 partite disputate nel 2025, tra le quali quella contro il Manchester City (4-2), lo scorso 22 gennaio. L’attacco dei parigini sta volando, con 54 reti da inizio anno, 18 delle quali firmate da Ousmane Dembélé, una delle frecce all’arco di Luis Enrique, il quale può contare anche su Bradley Barcola, Désiré Doué, Joao Neve e Vitinha.

Tuttavia, eliminare il Liverpool non sarà una passeggiata. Soprattutto perché la sfida di ritorno si giocherà ad Anfield, con un supporto del pubblico che in più di una circostanza si è rivelato decisivo. I Reds stanno letteralmente dominando la Premier League, con 11 punti di vantaggio (e una partita in più) sull’Arsenal e in Champions League hanno sfiorato l’otto su otto, concedendo soltanto una sconfitta nell’ultima partita, a primo posto già assicurato. Arne Slot può contare su un Momo Salah stratosferico (30 gol e 22 assist in 39 partite), tuttavia la vera arma degli inglesi è il collettivo, con i vari Diaz, MacAllister, Gravenberch, Alexander-Arnold in grado di inventare e finalizzare la giocata decisiva.

Ciò nonostante, Luis Enrique avverte: «Giocheremo contro la migliore squadra d’Europa, che si è qualificata in modo brillante, ma non è nella nostra mentalità speculare, proteggerci, restare sulla difensiva… Attaccheremo, non ci consideriamo inferiori al Liverpool, è un 50-50 e cercheremo di ribaltare la situazione a nostro favore».

Non solo vittoria, ma anche prestigio. Questa è la posta in gioco nel derby tedesco tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, derby che vedrà in campo anche il capitano della nazionale svizzera Grnait Xhaka. L’ultimo successo della squadra più titolata risale al 2022, un’eternità. Inoltre, il Bayer affronta la sfida da campione nazionale in carica, dopo la splendida cavalcata dello scorso anno.

Nella stagione attuale, Xabi Alonso ha vinto ancora una volta il duello tattico con il tecnico bavarese (prima Tuchel, adesso Vincent Kompany), con un successo in Coppa (1-0) e un pareggio in campionato (0-0). Quella di stasera sarà anche la sfida tra due direttori d’orchestra: Xhaka da una parte e Joshua Kimmich dall’altra. Sabato a Francoforte l’elvetico si è dimostrato in grande condizione con 45’ di altissimo livello.

A Rotterdam, l’Inter è chiamata a salvare l’onore del calcio italiano dopo le eliminazioni di Atalanta, Milan e Juventus. Dovrà farlo senza alcuni titolari importanti, tra i quali Yann Sommer e Federico Dimarco.



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