A SMI25 il Ministro Salvini: le grandi opere pubbliche integrate e interconnesse a rete

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Su nucleare: “L’Italia non può restare fuori dalla partita e bisogna pensare a investimenti sulle nuove teconologie come gli Small Modular Reactors”

Milano – Shipping, Forwarding & Logistics Meet Industry (SMI25) entra subito nel vivo con l’intervento di Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel corso dei saluti istituzionali, Salvini ha illustrato le principali opere infrastrutturali e i cantieri in corso che stanno coinvolgendo il Paese su più fronti e ha evidenziato come le grandi opere infrastrutturali di trasporto debbano essere realizzate senza soluzione di continuità e interconnesse a rete.

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Dal palco di SMI25, il Ministro Salvini ha rilanciato anche il tema del nucleare come soluzione strategica per garantire all’Italia un mix energetico più stabile e competitivo. Secondo Il Ministro il contesto odierno è cambiato e le nuove tecnologie rendono l’opzione nucleare più sicura ed efficiente.

Oltre al Ministro i saluti istituzionali hanno visto l’intervento di: l’Amm. Sq. Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore, Marina Militare Italiana; l’Amm. Isp. Capo (CP) Piero Pellizzari, Direttore marittimo della Liguria, Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera; Umberto Masucci, Presidente, The International Propeller Clubs; Betty Schiavoni, Vicepresidente, ALSEA; Alessandro Pitto, Presidente, Fedespedi; Riccardo Fuochi, Presidente, The International Propeller Club – Port of Milan.

La chiusura è stata affidata a due esperti di altissimo profilo in materia geopolitica e geostrategica come Germano Dottori, analista geopolitico e consigliere scientifico di Limes, sulla seconda presidenza Trump e Alessandro Marrone, responsabile Programma Difesa, sicurezza e spazio dell’IAI sull’ L’hard power oggi: capacità militari, tecnologie e politiche.
La seconda sessione dal titolo “Il mare come risorsa e come territorio: necessità di controllo e politica industriale”, si è concentrata sulla posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo. Pierpaolo Ribuffo, capo dipartimento per le politiche del mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sottolineato le opportunità offerte dalla Zona Economica Esclusiva (ZEE) italiana e l’importanza di un approccio sostenibile al mare.

Come ha sottolineato Gabriele Capomasi, partner di PwC Strategy& Italy la subacquea è vista come un settore promettente, con il polo nazionale della Subacquea a La Spezia che punta a sviluppare tecnologie per accedere alle risorse sommerse. I veicoli subacquei senza pilota, adatti a usi civili e militari, sono un’area in crescita con prospettive di sviluppo del 15%. Sparkle, nel settore dei cavi sottomarini in fibra ottica, ha presentato il progetto Blue Raman, che collega Genova a Mumbai, senza passare per l’Egitto o il canale di Sicilia, garantendo una maggiore sicurezza nelle rotte.

La sessione “La logistica estera per il presente e futuro dell’economia industriale italiana” ha visto diversi interventi: Wissem Hani, direttore di FIPA Milano, l’agenzia tunisiana di promozione degli investimenti, ha parlato delle opportunità di investimento in Tunisia, descrivendo il paese come un hub strategico grazie agli accordi bilaterali con l’UE e progetti infrastrutturali come la Transafrica Highway.

Ha anche messo in evidenza le risorse umane, con 65.000 diplomati annuali, di cui una buona parte in ICT, e settori di investimento come digitale, automobilistico e agroalimentare. Manuel Fiocchi, Agency Network Manager di Tarros Group, ha illustrato come l’azienda abbia esportato il proprio modello di qualità in Nord Africa, grazie anche a Simest e alla finanza agevolata.

Ha parlato dell’importanza di formare figure professionali locali, come gli autotrasportatori, e ha sottolineato che avvicinare la produzione alla logistica gioverebbe all’intero settore. Bartolomeo Mino Giachino, presidente di Saimare, ha sottolineato come la logistica italiana debba miliorare a livello di sistema, soprattutto per quanto riguarda le dogane, e ha sottolineato che i corridoi ferroviari ad alta velocità potrebbero rendere l’Italia la principale area logistica del sud Europa.

La sessione in sala Falck è stata ricca di interventi e ha trattato di energia dal punto di vista della logistica, della produzione e dei nuovi consumi, affrontando anche gli shock economici recenti. Zeno Poggi, presidente di Awos, ha analizzato le sanzioni e le misure restrittive nel settore petrolchimico/oil&gas, concentrandosi su Russia, Iran e Venezuela. Fulvio Mamone Capria, presidente di AERO, ha discusso l’importanza dei porti italiani per lo sviluppo delle rinnovabili offshore, in particolare eolico.

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Giulia Scerrato di Boston Consulting Group (BCG) ha evidenziato la rapida crescita dei data center, che assorbono l’1% della domanda globale di energia e arriveranno all’8% nel 2030, ma con ostacoli infrastrutturali in Italia. Luca Brandimarte di Assarmatori ha parlato del cold ironing, indicando la necessità di calibrarne le tariffe e definire responsabilità per alimentare le navi in banchina.

Marco Ripani dell’Associazione Italiana Nucleare ha analizzato il futuro dei reattori nucleari, suggerendo che gli SMR potrebbero coprire il 10% del fabbisogno energetico italiano entro il 2050. Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli Italia, ha avvertito che la progressiva chiusura delle raffinerie italiane, sta facendo aumentare la dipendenza estera con un conseguente aumento dei prezzi. Andrea Fieschi, direttore di Assogastecnici, ha criticato la visione dell’idrogeno come combustibile, suggerendo di considerarlo come vettore energetico mutliuso.

A SMI si è parlato anche di nuovi mercati e in particolare di India, nella sessione organizzata da The International Propeller Club – Port of Milan che, insieme alla Camera di Commercio Indiana per l’Italia (Icci) ha analizzato opportunità di investimenti con il Paese asiatico. Riccardo Fuochi, presidente del Propeller Club di Milano, ha aperto i lavori.

Nel corso della sessione pomeridiana in sala Auditorium si è affrontato il Piano del Mare e la blue economy, con la partecipazione del ministro Nello Musumeci. Massimo Deandreis (SRM – Centro Studi e Ricerche) ha evidenziato le priorità per la competitività dei porti italiani: connessioni ferroviarie, sostenibilità, digitalizzazione e utilizzo delle risorse del PNRR. Mario Mattioli (Federazione del Mare) ha sottolineato il valore della blue economy (180 miliardi di euro) e il gap logistico di 80 miliardi annui nei porti italiani.

Fabio Caffio, ammiraglio in congedo, ha parlato della necessità di regolamentare la Zona Economica Esclusiva italiana per proteggere gli interessi marittimi nazionali. Rodolfo Giampieri (Assoporti) ha evidenziato l’importanza di una strategia unitaria per i porti italiani, evitando di imitare modelli nord-europei. Tomaso Cognolato (ASSITERMINAL) ha criticato la mancanza di una governance centralizzata e di regole uniformi per il sistema portuale, chiedendo una riforma del sistema concessorio.

Infine nel suo intervento in chiusura il Ministro delle Politiche del Mare Nello Musumeci ha sottolineato l’importanza strategica dell’economia del mare per il futuro dell’Italia e dell’Europa meridionale, spesso trascurata rispetto all’Europa continentale. Il Ministro auspica un maggiore coinvolgimento dell’industria e delle istituzioni per colmare questo gap e rendere il settore marittimo un traino per i prossimi decenni. Insiste sulla necessità di un coordinamento nazionale per i porti e propone la creazione di un albo nazionale per la selezione dei presidenti delle Autorità portuali. In quest’ ottica il Ministro sottolinea come il Governo, con il Piano del Mare, stia portando avanti riforme strutturali per creare le condizioni necessarie a questo obiettivo.

SMI è l’appuntamento annuale dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, e quello dell’economia produttiva italiana, promosso da ALSEA e da The International Propeller Clubs. Domani andrà in scena l’ultima giornata di lavori sempre presso il Centro Congressi di Assolombarda.

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