Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Dal consiglio comunale concluso in bagarre all’incontro con il Viceprefetto Rosanna Gamerra. I consiglieri della minoranza consiliare nell’assise di Avellino vogliono andare fino in fondo a quanto dichiarato neI giorni scorsi. Una delegazione del “campo largo-centrosinistra” – questa la dicitura apposta in calce al documento – è stata ricevuta presso la Prefettura del capoluogo irpino nella mattinata di martedì consegnando un documento che riportiamo di seguito nella sua versione integrale.
«Oggetto: garanzia dei diritti dell’opposizione nel Consiglio comunale di Avellino.
Premesso che:
lo Statuto, all’art. 35 comma XI prevede che “nell’esercizio delle sue funzioni, il Presidente del Consiglio comunale si ispira a criteri di imparzialità”;
evidenziato che:
Da parte della presidenza, nel corso della seduta del Consiglio comunale del 18 febbraio 2025, si è impedito di esaminare gli emendamenti, proposti dalla Commissione bilancio, alla delibera per la gestione dello Stadio Partenio Lombardi; in quella sede si è sostenuto che le Commissioni consiliari debbano garantire solo un passaggio formale prima del Consiglio comunale; tale interpretazione è in contrasto con tutte le previsioni dello Statuto e del Regolamento del Consiglio comunale di Avellino, che in nessun articolo vietano alle Commissioni consiliari di proporre emendamenti; l’art. 1 del Regolamento delle Commissioni consiliari ne definisce i compiti al comma 1: “il Consiglio comunale si avvale dell’opera preparatoria, istruttoria, predecisoria, referente e consultiva”.
In particolare l’art. 21 del Reg. Cons. com., comma II, recita: “in caso di eventuale intervenuta modifica del testo originario in sede di Commissione, è data facoltà al Sindaco ed al proponente di chiedere che il Consiglio si pronunci su tutta o parte della proposta iniziale”; tale procedura, nel caso in questione, è stata completamente elusa, ignorando del tutto l’operato della Commissione bilancio e minando i diritti dei consiglieri di avanzare proposte anche attraverso la formulazione di emendamenti in Commissione consiliare, oltre che in Consiglio comunale.
Si rappresenta inoltre che:
in data 19 febbraio la Sindaca di Avellino, dott.ssa Laura Nargi, ha nominato il dott. Pasquale Penza quale amministratore unico pro-tempore della società partecipata Acs; tale nomina è illegittima e va revocata per le seguenti ragioni:
non si è rispettato il dettame del comma II dell’art. 60 dello Statuto: “sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio il Sindaco provvede alla nomina, alla designazione ed alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, salvo i casi in cui questa competenza è espressamente riservata dalla legge al Consiglio comunale. Tutte le nomine e designazioni debbono essere effettuate entro quarantacinque giorni dall’insediamento, ovvero entro i termini di scadenza del precedente incarico”; è superfluo sottolineare che la previsione statutaria ha come suoi presupposti i commi 8 e 9 dell’art. 50 del TUEL.
Inoltre, l’art. 12 del Reg. Cons. com. al comma II prevede che: “in sede di Conferenza il Sindaco sente i Capigruppo in ordine alle nomine ed alle designazioni dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni”; le norme in materia di designazioni in enti o altri organismi, da parte del Sindaco, sono state del tutto ignorate o eluse; in particolar modo sono stati violati i diritti della Conferenza dei Capigruppo e della minoranza ad essere preventivamente informati in caso di nomina; manca il presupposto fondamentale della delibera per individuare i criteri delle nomine da parte del Consiglio comunale da approvare entro i 45 giorni dall’insediamento ed è stato così leso il diritto-dovere del Consiglio comunale di poter concorrere attraverso gli indirizzi alle decisioni che competono, ai sensi dei commi 8 e 9 dell’art. 50 del T.U.E.L..
Le questioni legate all’urgenza di tale nomina risultano strumentali e pretestuose perché altrimenti si sarebbe dovuto provvedere entro i 45 giorni previsti dalle norme; non essendo stata sentita preventivamente la Conferenza dei Capigruppo e non essendo stata approvata la delibera di indirizzo per le nomine dal Consiglio comunale, in autotutela, la Sindaca dovrebbe revocare la nomina dell’amministratore dell’Acs e ripetere l’iter secondo legge.
Infine, si precisa che: nel Consiglio comunale del 28 febbraio 2025, durante la votazione, la presidenza ha consentito ad un Consigliere della maggioranza di chiedere la verifica del numero legale; ai sensi del comma IV dell’art. 55 del Regolamento: “durante la votazione a nessun Consigliere può essere data la facoltà di parlare”; tale violazione del Regolamento ha impedito, alla Massima Assise cittadina, di poter deliberare sulla costituzione di una Commissione speciale per la Legalità e la Sicurezza ed ai Consiglieri comunali di maggioranza di assumere responsabilità politica di un voto contrario.
Per tutto ciò rappresentato e per quanto di competenza, si chiede il Suo autorevole intervento per far garantire il rispetto delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti del Consiglio comunale di Avellino».
L’integrazione del consigliere Ettore Iacovacci sulla mancata approvazione del bilancio di previsione
«L‘art. 141 comma 2 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel) prevede che nell’ipotesi in cui non sia approvato nei termini il bilancio di previsione, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l’organo regionale di controllo [ora il Prefetto] nomina un commissario affinché lo predisponga d’ufficio per sottoporlo al Consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo regionale di controllo [ora il Prefetto] assegna al Consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del Consiglio.
Alla data odierna (04 marzo 2025) non risulta essere stato ancora approvato dalla Giunta Comunale di Avellino lo schema di bilancio di previsione 2025-2027, come risulta dall’assenza di tale deliberazione all’Albo Pretorio dell’Ente.
In considerazione di quanto sopra, considerato che il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, prorogato al 28 febbraio 2025 dal Decreto Min. Interno del 24.12.2024, risulta, alla data odierna, essere scaduto, senza che risulti l’intervenuta approvazione, da parte della Giunta Comunale, dello schema del suddetto documento contabile, si chiede a S.E. Prefetto di Avellino, dott.ssa R. Riflesso, di assumere ogni iniziativa di competenza ai sensi della suindicata normativa e di darne tempestiva comunicazione agli scriventi».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link