Si risveglia l’immobiliare “Difficile trovare alloggi in affitto per studenti e lavoratori”

Segnali di risveglio del mercato immobiliare piacentino, grazie alla riduzione dei tassi di interesse deciso dalla Bce. Il secondo semestre del 2024 ha mostrato una ripresa del residenziale, con una domanda in aumento per le compravendite, sostenuta da un contesto economico più favorevole. Quanto agli affitti, la richiesta continua a essere più alta dell’offerta, in particolare faticano a trovare casa gli studenti e i lavoratori, i cosiddetti “working poor” della logistica e degli altri settori a bassa qualifica. Si ampliano anche sul nostro territorio gli affitti brevi e le formule b&b. E’ il quadro che esce dall’Osservatorio immobiliare Fiaip di Piacenza: nella sala convegni di Confindustria Piacenza nella mattinata del 4 marzo si è tenuta la presentazione ufficiale dei dati relativi al secondo semestre del 2024. I numeri e il loro contesto sono stati illustrati da Marco Gazzola (Presidente Fiaip Piacenza), Marco Ghioni (Responsabile Osservatorio Fiaip Piacenza) e Paolo Rizzi (Direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica).

In apertura dei lavori è stato sottolineato che nel secondo semestre del 2024, l’Istat ha registrato una lieve crescita della popolazione, sia nel Comune che nella Provincia di Piacenza, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento demografico si inserisce in un contesto economico in evoluzione, caratterizzato da una graduale riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (Bce). Tale decisione è stata possibile grazie alla frenata dell’inflazione, che ha avuto un impatto positivo sul mercato immobiliare. Di conseguenza, si è assistito a un aumento della domanda, in particolare da parte di coloro che cercano di accedere mutui con condizioni più favorevoli.

“Dentro a uno scenario caratterizzato daa questi fattori – è stato evidenziato – abbiamo registrato una spinta alla crescita delle domande per l’acquisto degli immobili. A dicembre 2024, la domanda per l’acquisto di abitazioni ha mostrato infatti un sensibile aumento rispetto al primo semestre dello stesso anno (nei primi sei mesi del 2024 a Piacenza le compravendite residenziali sono state 2034, di cui 757 nel capoluogo). Tuttavia, è importante notare che nel 2023 le compravendite registrate dall’Agenzia delle Entrate avevano evidenziato un calo del 9,7% rispetto al record del 2022, principalmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse. I dati dei primi tre trimestri del 2024 hanno confermato una diminuzione dei volumi rispetto all’anno precedente, ma si attendono i dati definitivi del quarto trimestre che indicano segnali di ripresa, grazie ai recenti tagli dei tassi.

Per quanto riguarda il mercato degli affiti è sempre molto vitale, con tante richieste che non vengono soddisfatte, quelle di studenti e lavoratori in particolare. “Non si riesce ad accontentare tutti – è stato rimarcato – perchè gli immobili disponibili non sono sufficienti. Le previsioni del mercato per il 2025 sono stazionarie per quanto riguarda il valore degli immobili, quanto al numero di compravendite la tendenza è di andare verso una stabilità, ma molto dipenderà dalle politiche internazionali a dai fattori di incertezza come la guerra e i dazi, che influenzeranno le decisioni”.

MANCANO ALLOGGI IN AFFITTO – Nel 2024, la domanda nel settore delle locazioni residenziali si è mantenuta stabile rispetto all’anno precedente, ma continua a essere molto alta rispetto all’offerta disponibile. A dicembre 2024, il rendimento lordo del comparto residenziale ha raggiunto l’8,8%, confermando il trend di crescita degli ultimi anni. Questo aumento dei rendimenti è attribuibile alla diffusione delle locazioni brevi e dai canoni di locazione che sono cresciuti a un ritmo superiore rispetto ai prezzi di vendita, anche a causa della carenza di prodotto sul mercato.

Le previsioni per il 2025 sono orientate verso una stabilizzazione; con un possibile allentamento dei tassi di mutuo e una maggiore stabilità economica internazionale, si prevede che il mercato possa tornare a crescere, favorendo anche gli investimenti a lungo termine. Grande attenzione per gli immobili ad alto efficientamento energetico. In tema di locazioni la richiesta di di case in affitto è sempre molto alta, un fenomeno che spingerà molti piccoli e medi investitori all’acquisto di case da mettere a reddito.

LE ZONE PREGIATE DI PIACENZA – La zona più costosa di Piacenza resta localizzata nel centro storico, i prezzi nell’area compresa tra il Duomo e Piazza Cavalli per il nuovo o ristrutturato possono andare dai 2700 ai 4mila al metro quadro. Le altre zone di pregio della città sono barriera Genova, il Pubblico Passeggio, la zona di via Veneto, zona stadio. Oggi i clienti cercano immobili in buono stato, o nuovi provvisti di tutti gli standard di efficientamento energetico più elevati, con pannelli solari, riscaldamento a pavimento, la domotica, vengono prediletti appartamenti pronti senza dover eseguire i lavori. In tema di affitti, Ghioni ha sottolinetato la carenza di alloggi e la domanda assai elevata: “Non si riescono a soddisfare tutte le richieste, si fa in particolare fatica a dare risposte a studenti o lavoratori della logistica. Per questo motivo i valori dei canoni di locazione sono aumentati, a dicembre 2024 il rendimento lordo del residenziale ha raggiunto un valore dell’8,8 %, un incremento avvenuto per il rincaro delle locazioni brevi e dei canoni di affitto, in presenza di una scarsità dell’offerta sul mercato”.

STUDENTI E WORKING POOR SENZA CASA – Il professor Paolo Rizzi del Lel ha sottolineato: “Quello immobiliare è un settore molto importante per Piacenza e l’Italia, sia sul fronte delle costruzioni che della gestione dei servizi immobiliari. E’ anche un bene rifugio come dimostra la rendita. Cresce la domanda e cala leggermente la vendita. Nel settore delle locazioni la domanda è spinta dai giovani, immigrati e dei turisti. Inoltre il fenomeno dei bed & breakfast è esploso anche a Piacenza, in altre città viene contrastato ma da noi non ancora. Ma riflettiamoci. “Altro tema fondamentale è quello degli immigrati – ha aggiunto Rizzi – perchè molti sono working poor, proprio perché non hanno una abitazione. Lo vediamo a Castelsangiovanni. Qui entra in gioco la politica: occorre trovare delle soluzioni, perché da questo si dimostra la civiltà delle nostre istituzioni”.