Sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, ok all’odg

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Approvato in Consiglio comunale, con 25 voti favorevoli, l’odg, presentato dai consiglieri di Pensa Perugia (Lorenzo Mazzanti e Cesare Carini) e di Anima Perugia (Laura Tanci, Simone Cenci, Riccardo Vescovi, Federico De Salvo) e fatto proprio da tutti i membri effettivi della IV commissione, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare.

 

L’atto – illustrato in aula da Federico De Salvo – descrive i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione come “problema di sanità pubblica di crescente importanza per la loro progressiva diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra i giovani e per l’eziologia multifattoriale complessa”. Tali disturbi – spiega l’odg – in Italia coinvolgano circa tre milioni di persone, di cui il 90 per cento donne; oltre 2 milioni gli adolescenti. Negli ultimi decenni, in particolare, c’è stato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che sono sempre più frequenti le diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia: il 59 per cento dei casi ha tra i 13 e 25 anni di età, il 6 per cento ha meno di 12 anni. Le diagnosi più frequenti sono quelle legate all’anoressia nervosa presente nel 46 per cento dei casi, la bulimia nervosa nel 28 per cento e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge eating disorder, Bed) nel 15 per cento. Durante la pandemia si è registrato un incremento di nuovi casi del 30 per cento e una crescita del 50 per cento di richieste di prima visita.

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I proponenti sottolineano che oggi i percorsi terapeutici danno risultati molto confortanti, ma che la prognosi dipende da alcuni importanti fattori, come la tempestività della diagnosi e del trattamento, la continuità delle cure e un approccio multidisciplinare alla malattia. Molte persone oggi non arrivano alle cure e, in base all’odg, ciò si deve anzitutto al fatto che i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono egosintonici. La seconda ragione discende dal fatto che non vi è continuità assistenziale sull’intero territorio nazionale e le strutture di cura sono diffuse in modo disomogeneo; un’altra ragione è la difficoltà del primo livello di intervento (medici di base e pediatri) a riconoscere e indirizzare i pazienti e le loro famiglie verso le strutture specializzate.

Per quel che riguarda l’Umbria, sempre in base ai dati raccolti dai proponenti, sono 22mila coloro che soffrono di disturbi del comportamento alimentare e il 30% ha meno di 14 anni. I Dca rappresentano peraltro la seconda causa di morte tra gli adolescenti.

 

“Si può parlare di una vera e propria epidemia sociale che chiede di agire immediatamente”, conclude l’odg, che formula due impegni per l’amministrazione. Primo: promuovere, in maniera diffusa a capillare, campagne di comunicazione istituzionale (utilizzando tutti i canali, anche web e social, e le farmacie Afas) per una una maggiore diffusione della conoscenza del numero verde “SOS disturbi alimentari” 800 180 969. Secondo: avviare un dialogo e un confronto con le reti e gli enti socio-sanitari del territorio perugino per una mappatura delle strutture che forniscono servizi di ambulatorio, day hospital, ricovero ospedaliero e riabilitazione residenziale, al fine di migliorare l’assistenza, la prevenzione e cura dei Dca a livello locale.

 

Leonardo Varasano (Progetto Perugia), prima del ritorno in aula della sindaca Ferdinandi, ha rilevato in negativo l’assenza di esponenti dell’esecutivo.

Elena Fruganti (FdI), invece, ha ricordato di aver fatto proprio l’atto con convinzione, visto che tocca un tema su cui non possono esservi divisioni di parte, facendo però riferimento a errori comunicativi che a suo avviso si dovevano rettificare.

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Gianluca Tuteri (gruppo misto) ha espresso perplessità su alcune iniziative finora assunte attraverso le farmacie auspicando che in futuro la comunicazione su certe tematiche sia organizzata al meglio.

Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha esaltato l’approccio multidisciplinare proposto dall’odg per combattere i Dca e la cronicizzazione degli stessi.

Per Chiara Calzoni (Perugia Civica) il tema riguarda tutti, soprattutto oggi nell’epoca dei social, e su di esso si deve lavorare insieme. I dati, secondo la consigliera, impongono di agire con determinazione e tempestività e l’odg va nella giusta direzione prevedendo iniziative di prevenzione e sensibilizzazione.

Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria) ha ringraziato i consiglieri di opposizione per il sostegno all’atto auspicando che l’emergenza sia percepita in tutta la sua drammaticità a tutti i livelli, anche sul piano dell’investimento di risorse.

Nicola Volpi e Riccardo Mencaglia (FdI) hanno ribadito il sostegno a un atto che tocca un tema trasversale. Mencaglia ha anche affermato che l’obiettivo del governo nazionale è sostituire i fondi straordinari con misure come i “Lea” per garantire una copertura finanziaria strutturale a vantaggio di chi soffre di certi disturbi.

Edoardo Gentili (FI) ha ricordato di aver ritenuto giusto chiedere in commissione di allargare l’atto a tutti i consiglieri. Dopo aver menzionato quanto fatto dal governo dal 2024 e dichiarandosi favorevole a misure finanziate in maniera strutturale e non una tantum, ha invitato a continuare a lavorare insieme.



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