quali conseguenze economiche per l’Italia e l’Europa?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


I dazi sono imposte applicate sulle merci importate, con lo scopo di regolare il commercio tra Paesi. Pagati dall’importatore al momento dello sdoganamento, possono servire sia ad aumentare le entrate statali, sia a proteggere le industrie nazionali dalla concorrenza estera.

Tuttavia, se da un lato possono favorire i produttori locali, dall’altro rischiano di innescare tensioni commerciali, alzare i prezzi per i consumatori e rallentare gli scambi globali.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Guerra dei dazi affonda le Borse, cosa sta succedendo. Le misure di Trump, la risposta della Cina: Wall Street ko, S&P brucia i guadagni post-elezioni, Milano -3,5%

Proprio i dazi sono tornati al centro del dibattito internazionale dopo che il presidente Usa, Donald Trump, ha annunciato nuove tariffe su Canada, Messico e Cina. La decisione ha scosso i mercati di tutto il mondo mentre le Borse europee temono di essere le prossime a subire le conseguenze delle misure protezionistiche della Casa Bianca. 

Tipologie di dazi e impatto sui prezzi

Esistono diverse categorie di dazi:

  • Dazi ad valorem, calcolati in percentuale sul valore del bene importato.
  • Dazi specifici, determinati in base alla quantità fisica del prodotto (ad esempio, un importo fisso per chilogrammo).
  • Dazi antidumping, introdotti per contrastare la vendita di merci straniere a prezzi inferiori rispetto a quelli nazionali.
  • Dazi compensativi, utilizzati per neutralizzare sussidi statali concessi ai produttori esteri.

Questi strumenti influenzano direttamente i prezzi di mercato, rendendo i beni importati meno competitivi rispetto a quelli locali. L’aumento dei costi doganali si riflette sui consumatori, limitando le loro opzioni d’acquisto e potenzialmente alimentando l’inflazione.

I dazi come freno al commercio

L’imposizione di tariffe doganali rappresenta una barriera al commercio internazionale, influenzando sia le esportazioni che le importazioni. Gli Stati che adottano politiche protezionistiche rischiano ritorsioni da parte di altri Paesi, dando vita a tensioni commerciali che possono ridurre le opportunità di crescita economica.

Guerra dei dazi affonda le Borse, cosa sta succedendo. Le misure di Trump, la risposta della Cina: Wall Street ko, S&P brucia i guadagni post-elezioni, Milano -3,5%

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

A livello globale, i dazi possono scatenare guerre commerciali, con impatti destabilizzanti sui mercati finanziari. Spesso, l’annuncio di nuove tariffe genera incertezza tra gli investitori e ripercussioni negative sulle Borse, a causa del timore di un rallentamento economico.

Il caso delle auto elettriche cinesi e la risposta dell’Ue

Nel 2024, la Commissione europea ha deciso di incrementare i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi, sostenendo che Pechino penalizza i produttori europei.

Un’indagine dell’Ue ha rivelato che l’industria automobilistica cinese beneficia di ingenti aiuti statali, alterando la concorrenza. L’obiettivo di queste misure è tutelare il settore automobilistico europeo e garantire condizioni di concorrenza più eque.

Le risorse proprie tradizionali dell’Ue

I dazi doganali costituiscono una delle principali fonti di finanziamento del bilancio dell’Unione Europea. Classificati come Risorse proprie tradizionali (Rpt), vengono raccolti dagli Stati membri, che ne curano la gestione e il controllo. Diversamente da altre entrate, come l’IVA o i contributi nazionali, i dazi derivano direttamente dalle politiche commerciali dell’UE e contribuiscono al finanziamento delle spese comunitarie.

La nuova politica protezionistica Usa

Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2025, gli Stati Uniti hanno rafforzato le misure protezionistiche. Il presidente ha annunciato dazi del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina, giustificandoli con l’obiettivo di contrastare il traffico di droga e difendere l’industria americana.

Queste misure hanno suscitato immediate reazioni:

  • Il Canada ha introdotto tariffe su prodotti americani.
  • Il Messico ha promesso una risposta proporzionata.
  • La Cina ha annunciato contromisure e ha presentato un ricorso presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc).

L’Ue nel mirino di Trump

Trump ha più volte minacciato di applicare nuovi dazi nei confronti dell’Unione Europea, accusandola di pratiche commerciali sleali. Ora la minaccia si è concretizzata: l’amministrazione statunitense ha annunciato tariffe del 25% sulle auto europee, un settore chiave per l’economia del Vecchio Continente. Bruxelles ha subito reagito, affermando che non resterà a guardare. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Ue è pronta a rispondere con:

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

  • Dazi su prodotti americani strategici.
  • Accordi commerciali con altre potenze economiche.
  • Politiche per ridurre la dipendenza dagli Usa.

Nel frattempo, il conflitto commerciale tra gli Stati Uniti e i loro principali partner si è già acceso. Washington ha imposto tariffe del 25% sul Canada, che ha reagito con controdazi per un valore di 155 miliardi di dollari canadesi. Anche la Cina è stata colpita con un’aliquota del 20% sulle sue esportazioni verso gli Usa e ha risposto con dazi del 15% su alcuni prodotti agroalimentari americani, tra cui mais, pollame e grano.

Dazi Usa in vigore da oggi: tariffe del 10% contro la Cina, del 25% per Canada e Messico. «E dal 2 aprile anche sui prodotti agricoli»

Ma i dazi imposti a Pechino non preoccupano solo gli Stati Uniti. La risposta di Xi Jinping su alcuni prodotti americani potrebbe innescare uno scompenso inflazionistico con conseguenze su scala mondiale. Questo scenario, tuttavia, era stato previsto dalla Cina, che negli ultimi anni ha intensificato le importazioni dal Sud America per diversificare il proprio mercato e ridurre la dipendenza dal commercio con gli Usa. Se non verrà trovato un compromesso, l’escalation commerciale rischia di aggravarsi ulteriormente, mettendo a dura prova l’equilibrio economico globale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link