Perché l’Antitrust non si fida di Ryanair

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L’autorità di controllo dei mercati accusa la low cost di aver fornito «informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in esito alle richieste» dell’Antitrust su un ipotetico «abuso di posizione dominante» di Ryanair

Continuerà ancora il duello tra Ryanair e l’Antitrust nostrana. Il vettore low cost è infatti accusato di “aver fornito informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in esito alle richieste di informazioni formulate dall’autorità in data 31 ottobre e 14 dicembre 2023”.

LA QUESTIONE

I fatti risalgono al settembre 2023, con l’avvio di un’istruttoria da parte dell’Antitrust nei confronti di Ryanair DAC, primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli che interessano aeroporti italiani, per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell’articolo 3 della legge n. 287/1990 e/o dell’articolo 102 TFUE, consistente nel precludere gli acquisti da parte delle agenzie di viaggio, fisiche e/o online, dei biglietti Ryanair tramite il sito internet della stessa e nell’offerta di condizioni peggiorative tramite GDS, “così impedendo e/o ostacolando le agenzie stesse nella vendita di biglietti aerei della compagnia – che tipicamente rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi – al fine di favorire le vendite dirette di biglietti aerei sul proprio sito”.

LA TESI DELL’AGCM

Una condotta che per l’Agcm pregiudicava lo “svolgimento di una concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori che si avvalgono di tali operatori”.

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IL TIRA E MOLLA TRA ANTITRUST E RYANAIR SUI DOCUMENTI

Nell’ambito della propria indagine, venivano richieste informazioni in data 31 ottobre 2023 a Ryanair al fine di ricostruire caratteristiche, struttura e operatività del Gruppo Ryanair in Italia, anche in comparazione con gli altri Paesi europei e nella quale si chiedeva in particolare di “fornire i Business Plan relativi all’Italia elaborati dal gruppo Ryanair nel periodo 2021-2023”.

La risposta di Ryanair però non soddisfaceva la curiosità dell’Antitrust che inoltrava una seconda richiesta chiedendo di “precisare se le società del Gruppo Ryanair” predisponessero “dei business plan o documenti di pianificazione strategica comunque denominati e in qualunque forma predisposti che riguardino – anche in parte – le attività delle imprese del Gruppo Ryanair in Italia. Nel caso in cui le società del Gruppo Ryanair” avessero avuto “simili documenti” l’autorità chiedeva di “fornire copia integrale di tali documenti elaborati nel periodo 2021-2023.”

IL RICORSO AL TAR E IL CONSIGLIO DI STATO

Un duello epistolare destinato però a proseguire dato che, sottolinea l’Agcm, con  l’ulteriore risposta pervenuta il 19 dicembre 2023, Ryanair si limitava “a trasmettere esclusivamente alcuni documenti presenti sul sito internet del Gruppo”.

Seguivano quindi le ispezioni per avere accesso ai documenti, contrastate da ricorsi al Tar da parte del vettore guidato da Michael O’Leary con cui si chiedeva alla magistratura di vietare l’utilizzazione e l’eventuale visione a terzi della documentazione acquisita in sede ispettiva, istanza accolta dai giudici amministrativi di primo grado ma rigettata dal Consiglio di Stato.

Si arriva infine all’oggi, con l’Antitrust che sostiene che “dalla documentazione acquisita” senza la collaborazione del vettore “emerge che Ryanair DAC si è resa inottemperante alle richieste di informazioni formulate dall’Autorità in data 31 ottobre e 14 dicembre 2023, trasmettendo informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti”.

L’Agcm ha fissato in 30 giorni il termine entro il quale Ryanair potrà presentare “nuovi scritti difensivi e chiedere di essere sentita”.

L’AUMENTO DEI PASSEGGERI

Intanto la compagnia aerea low-cost irlandese comunica di aver trasportato 12,6 milioni di passeggeri a febbraio 2025, in aumento del 14% rispetto allo stesso mese del 2024 (quando i passeggeri erano stati 11,1 milioni), con un load factor del 92%, uguale a un anno prima. In totale ha operato oltre 71.360 voli a febbraio 2025.

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