l’Europa avanza, Italia eccellenza nella produzione industriale green. I nuovi Report

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Home > News > Economia Circolare > Inquinamento zero: l’Europa avanza, Italia eccellenza nella produzione industriale green. I nuovi Report

La Commissione Europea e l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) hanno pubblicato il secondo rapporto di Monitoraggio e Prospettiva Zero Pollution, offrendo un’analisi dettagliata dei progressi dell’UE nel raggiungere gli obiettivi di inquinamento zero entro il 2030. Contestualmente, la Commissione ha reso noto anche il quarto rapporto Clean Air Outlook.

SCARICA “Zero pollution monitoring and outlook 2025

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Pubblicati i nuovi Report Zero Pollution dell’UE

L’Unione Europea fa il punto su risultati raggiunti in materia di inquinamento in funzione degli ambiziosi obiettivi, tra cui quello “zero emissioni”, fissati per il 2030. La seconda relazione sul monitoraggio e le prospettive dell’inquinamento zero e la quarta relazione sulle prospettive di aria pulita pubblicate il 3 Marzo dalla Commissione e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), forniscono una panoramica dettagliata delle politiche volte a contrastare il cambiamento climatico e, dati alla mano, degli effetti concreti delle azioni implementate. 

In particolare, il documento Zero pollution monitoring and outlook 2025 dell’EEA evidenzia come le politiche comunitarie abbiano portato a una riduzione dell’inquinamento atmosferico, con la qualità dell’aria migliorata grazie a nuove normative e alla riduzione delle emissioni. Tuttavia, i livelli di inquinamento rimangono eccessivamente elevati, in particolare se si parla di rilascio di microplastiche nell’ambiente, e produzione di rifiuti.

Verso un’Europa a inquinamento zero: progressi e sfide

Entrambi i Report sottolineano la necessità di azioni più incisive per centrare gli obiettivi fissati per il 2030. In questo contesto, è indubbio che promuovere leconomia circolare rappresenti una leva strategica per ridurre il consumo di risorse e mitigare l’impatto sugli ecosistemi e sulla salute umana.

Secondo il Rapporto di monitoraggio e prospettiva zero pollution, l’inquinamento da rifiuti marini, pesticidi e antimicrobici è in calo. Più nel dettaglio, l’analisi biennale mostra miglioramenti per sei degli obiettivi Zero Pollution, sottolineando al contempo alcune criticità significative. L’inquinamento atmosferico continua, infatti, a causare un numero elevato di decessi, mentre le emissioni di ammoniaca e ossidi di azoto rappresentano una minaccia persistente per gli ecosistemi europei. Dati confermati anche dal quarto rapporto Clean Air Outlook, che evidenzia come, nonostante il calo delle emissioni, la qualità dell’aria rappresenti ancora un grave rischio per la salute umana e la biodiversità.

Zero Pollution Dashboard: il monitoraggio dei progressi ambientali

I documenti pubblicati sono accompagnati da una piattaforma, la Zero Pollution Dashboard, strumento che monitora i progressi delle regioni e delle capitali europee nella riduzione dell’inquinamento di aria, acqua e suolo. La piattaforma consente di confrontare le performance ambientali delle diverse aree rispetto alla media UE, analizzando indicatori chiave legati alla salute, alla protezione degli ecosistemi e alla sostenibilità dei modelli di produzione e consumo.

Dai dati emerge che 15 regioni, distribuite tra Austria, Finlandia, Francia, Germania e Svezia, presentano attualmente i livelli di inquinamento più bassi dell’Unione. L’Italia, invece, non si posizione bene nella classifica da Air Pollution, con valori ben al di sopra dei limiti fissati dalla Comunità europea. Nel Lazio, ad esempio, i livelli di inquinamento monitorati nel 2020 sono inferiori dell’8% rispetto al 2016, ma sforano i limiti europei del 19,3%. In compenso, il Bel Paese si colloca tra i virtuosi in materia di riduzione dell’inquinamento da produzione industriale. Grandi progressi sono stati registrati in questo campo. Sempre con riferimento al Lazio, il trend evidenzia una diminuzione del 37,9% dal 2017.

Le nuove normative UE per un ambiente più sano

Sul fronte legislativo, per fronteggiare le sfide derivanti dall’inquinamento, l’UE ha già intrapreso importanti revisioni normative, tra cui la Direttiva sulle emissioni industriali, la Direttiva sulla qualità dell’aria, la Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, la Direttiva quadro sui rifiuti, la Direttiva quadro sulle acque e il Regolamento sul Mercurio. Inoltre, il nuovo Regolamento sul ripristino della natura contribuirà a ridurre ulteriormente le pressioni sugli ecosistemi e a migliorarne la resilienza.



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