Le colpe di un sistema in affanno non ricadano sugli insegnanti – Valledaostaglocal.it

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Il sistema scolastico della Valle d’Aosta si trova nuovamente al centro di un delicato dibattito, questa volta riguardante la gestione di una situazione che coinvolge un bambino affetto da diabete, il cui diritto all’istruzione rischia di entrare in conflitto con quello alla salute. La vicenda, che ha avuto ampio spazio su un settimanale locale, ha messo in luce problematiche importanti legate alla somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico e alla responsabilità degli insegnanti nel gestire situazioni di emergenza sanitaria. “Come Segretari generali della CISL Scuola e dello SNALS-Confsal della Valle d’Aosta – si legge in una nota – ci preme fare alcune riflessioni in merito e chiarire alcuni aspetti cruciali, che vanno ben al di là delle singole individualità coinvolte.

Innanzitutto, è fondamentale sottolineare che la responsabilità degli insegnanti non può essere ridotta a una mera questione di “volontà”. Le normative esistenti, purtroppo, non forniscono risposte chiare e definitive su questo tipo di situazioni, creando una vacatio normativa che inevitabilmente ricade sulle spalle del personale scolastico. Alessia Démé, Segretaria regionale della CISL Scuola, osserva che “le insegnanti non possono essere chiamate a farsi carico di responsabilità sanitarie che vanno oltre le loro competenze professionali”. La dirigenza scolastica, pur giustamente preoccupata per la sicurezza degli studenti, ha dato per scontata una disponibilità che non può essere assunta automaticamente. “La disponibilità alla somministrazione del farmaco deve essere chiesta in modo chiaro e preventivo”, aggiunge Alessia Démé, sottolineando che la situazione avrebbe potuto essere gestita diversamente fin dall’inizio.

La dirigenza, infatti, ha dato per certo che le insegnanti fossero obbligate a somministrare il farmaco prescritto dalla pediatra per i diabetici in caso di ipoglicemia, ma questo non è il caso. Alessandro Celi, Segretario regionale dello SNALS-Confsal, sottolinea che “è necessario che le scuole non solo garantiscano l’accesso all’istruzione, ma che lo facciano anche rispettando le competenze e i diritti del personale che vi lavora”. Celi prosegue affermando che “la responsabilità non può ricadere esclusivamente sugli insegnanti, che hanno già un carico di lavoro significativo”. Il Protocollo, che regola le modalità di intervento in casi di patologie specifiche come il diabete, richiede chiarimenti e verifiche più approfondite. Non si tratta solo di un aspetto organizzativo, ma di un delicato equilibrio tra diritto allo studio e la gestione di responsabilità sanitarie non sempre nelle competenze degli insegnanti.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

A questo proposito, è essenziale ricordare che esistono soluzioni alternative già previste dalla normativa, che prevede la possibilità di stipulare convenzioni con enti locali o associazioni di volontariato, come la Croce Rossa, per garantire l’assistenza necessaria in casi del genere. Celi sottolinea che “la scuola e le istituzioni locali devono collaborare meglio per garantire che ogni bambino, indipendentemente dalle sue condizioni di salute, possa accedere al diritto allo studio in sicurezza”. Sarebbe stato più opportuno, quindi, che la dirigenza scolastica avesse esplorato tutte le opzioni disponibili, prima di negare l’iscrizione al bambino. La responsabilità non può ricadere sulle spalle delle insegnanti, che, sebbene preparate nella gestione educativa e didattica, non sono pronte a farsi carico di rischi sanitari che esulano dalle loro competenze professionali. A loro va tutta la nostra fiducia: hanno agito correttamente nell’esprimere le proprie difficoltà e nell’esigere una gestione più adeguata della situazione.

In conclusione, la vicenda che coinvolge il bambino diabetico, purtroppo, è solo l’ultimo capitolo di una serie di situazioni che mettono in evidenza le difficoltà di un sistema scolastico che, purtroppo, non riesce a rispondere sempre con la dovuta tempestività e chiarezza alle esigenze di tutti gli attori coinvolti. È fondamentale che la discussione continui, affinché le responsabilità siano distribuite equamente e i diritti di tutti, dai bambini agli insegnanti, vengano tutelati in modo adeguato e giusto.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link