il trasporto internazionale di merci pericolose su strada

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Le principali novità contenute nell’edizione 2025 del manuale ADR, il riferimento ufficiale per il trasporto internazionale su strada di merci pericolose.

  1. Cos’è l’ADR
  2. L’ADR 2025
  3. ADR: a cosa serve
  4. Chi deve conoscere l’ADR?
  5. Le nuove regole dell’ADR 2025

  6. Gli accordi multilaterali ADR firmati dall’Italia
  7. Un consiglio finale…
  8. Approfondimenti e temi correlati

Cos’è l’ADR

Il trasporto internazionale stradale di merci pericolose è regolamentato, a livello internazionale e per i paesi che hanno aderito all’accordo, dall’ADR.

Tale Accordo, concluso a Ginevra il 30 settembre 1957, si compone di:

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  • 17 articoli che sanciscono i principi normativi e le procedure di adesione, applicazione e revisione dell’Accordo,
  • e di due allegati (Allegato A ed Allegato B) che sono parte integrante dell’Accordo stesso, e che contengono le disposizioni regolamentari alle quali ci si deve attenere per lo svolgimento dei trasporti in questione.

Il testo degli allegati viene regolarmente aggiornato ogni due anni, per tener conto dello sviluppo tecnologico e di nuove esigenze del mondo del trasporto, anche sulla base degli emendamenti apportati alle Raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose, che contengono, in forma normativa, le disposizioni comuni a tutti i modi di trasporto.

L’ADR 2025

  • Per i trasporti internazionali, dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore l’edizione 2025 dell’ADR, predisposta dal gruppo di lavoro (WP.15) del Comitato dei trasporti interni dell’UNECE (Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite), fermo restando che – in accordo col capitolo 1.6.1.1 ADR – fino al 30 giugno 2025, è consentito effettuare i trasporti in accordo con la vecchia edizione 2023.

Questo, perché sia possibile per tutte le aziende interessate aggiornare per tempo procedure e formazione, e per l’autorità competente recepire e introdurre le nuove regole nel nostro Ordinamento giuridico.

  • Per quanto riguarda i trasporti nazionali, invece, l’ADR 2025 entrerà in vigore a valle del Decreto di recepimento della Direttiva Delegata (UE) 2025/149,che ha adeguato la Direttiva 2008/68/CE (Direttiva quadro sul trasporto di merci pericolose), e comunque non più tardi del 30 giugno 2025.

ADR: a cosa serve

Come noto, l’ADR (acronimo di Accord relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route) ha come obiettivo quello di regolamentare i trasporti internazionali di merci pericolose su strada, salvaguardando l’ambiente, la sicurezza degli operatori e quindi la vita umana.

È utile ricordare che la normativa ADR si applica anche al trasporto di rifiuti pericolosi per quanto compatibili con i criteri di classificazione previsti.

La nuova edizione 2025 si basa sulla 23° ed. delle Raccomandazioni ONU sul trasporto di merci pericolose e sul lavoro sviluppato in seno all’UNECE dal WP15, Organo deliberante in materia trasporti terrestri.

Questa norma, nella sostanza, ci dice quando e a quali condizioni è consentito o vietato trasportare merci pericolose via strada.

Le sanzioni, tipicamente amministrative, diventano penali in caso di sinistro ove ci siano lesioni a terzi.

Chi deve conoscere l’ADR?

La normativa ADR si applica a tutti i soggetti i quali – in qualità di speditori, caricatori, scaricatori, riempitori, imballatori e trasportatori di merci pericolose – rientrano nella così detta “filiera” del trasporto ADR.

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Tali soggetti devono obbligatoriamente essere formati prima di iniziare a lavorare in azienda.

In mancanza di tale formazione essere affiancati da un tutor:

“Le persone impiegate presso gli operatori di cui al capitolo 1.4, il cui campo d’attività comprende il trasporto di merci pericolose, devono avere una formazione rispondente alle esigenze che le loro attività e responsabilità comportano durante il trasporto di merci pericolose. I dipendenti devono essere addestrati conformemente all’1.3.2 prima di assumere delle responsabilità e devono svolgere funzioni, per le quali la formazione richiesta non è ancora stata fornita, solamente sotto la supervisione di una persona addestrata”.

Gli stessi soggetti, fatti salvi i casi di esenzione contemplati dalla legge e in particolare dal nuovo DM Trasporti 07/08/2023, hanno anche l’obbligo di nominare in azienda la figura del Consulente ADR (DGSA) così come previsto dall’ADR e dal D.Lgs. 35/2010 (art.11, comma 2).



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