Come in famiglia. Concluso con ottimi risultati il progetto dedicato alla terza età | Bellunopress

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Casa di riposo “Maria Gaggia Lante” di Cavarzano – Belluno

Una vita che vale la pena di essere vissuta fino in fondo, in un contesto famigliare anche all’interno di una residenza per anziani. E’ questo l’obiettivo, etico e ambizioso, alla base del progetto “Come in famiglia”, finanziato dal bando “Welfare & Famiglia” della Fondazione Cariverona e sostenuto da un contributo della stessa di 420 mila euro su 600 mila complessivi. A realizzarlo, insieme al Comune di Belluno, i Comuni di Feltre, Limana, Longarone e Zoldo, San Vito, Ponte nelle Alpi e le associazioni Cucchini di Belluno e Mano Amica di Feltre tutti in qualità di partner. L’iniziativa, avviata nel 2019, aveva subito una battuta d’arresto negli anni della pandemia per poi riprendere ed essere portata a termine con successo nelle scorse settimane. Per il Comune di Belluno il valore complessivo del progetto è stato di 225.000 euro di cui 158.00 euro assicurati dalla Fondazione Cariverona e la restante parte finanziata con fondi propri da Ser.S.A.

“Si tratta di un progetto di grande valore per gli anziani ospiti delle rsa, perché consente di ricreare, all’interno della struttura, ambienti familiari. Questo ha effetti positivi sulla memoria e sui ricordi, contribuendo al benessere degli ospiti specialmente nei momenti di visita da parte di familiari e amici – spiega l’assessore al sociale, Marco Dal Pont -. Per un anziano, allontanarsi dal proprio ambiente quotidiano può generare disagio e sofferenza; rendere gli spazi della struttura più accoglienti e ‘casalinghi’ aiuta ad attenuare questo malessere, favorendo un maggiore senso di serenità. Un aspetto particolarmente significativo del progetto è stato quello delle cure palliative. Con questo primo passo, le abbiamo introdotte all’interno della casa di riposo. Il nostro obiettivo ora è proseguire su questa strada, potenziando ulteriormente questo servizio essenziale per il sollievo dal dolore”.

Il progetto si poneva tre obiettivi fondamentali, declinati dai partner con iniziative diverse:
1 – La creazione di ambienti famigliari all’interno delle strutture di accoglienza per anziani, di spazi pensati come abitazioni e dove poter ricreare quel senso di intimità domestica che rischia di essere perso all’intero di una casa di riposo. Salotti e sale lettura dove gli anziani possano trascorrere del tempo con i propri famigliari, ma anche rigenerazione di spazi esterni. Alla Gaggia Lante Ser.S.A., dopo lo spostamento degli uffici dell’area amministrativa nel Centro Servizi, ha ristrutturato spazi nell’area centrale ricavando più “salottini” di ritrovo per ospiti e famigliari. Non solo, in diversi nuclei sono state sistemate, rese più accoglienti e confortevoli, diverse sale soggiorno e in un nucleo è stata allestita una vera e propria cucina. L’investimento complessivo è stato di 225.000 euro, di cui 95.000 euro per arredi e 75.000 per attività strutturali.
2 – La creazione delle “Linee di Indirizzo per l’implementazione delle cure palliativa nelle strutture residenziali per anziani della provincia di Belluno” e formazione del personale delle rsa nella gestione di una fase delicata del percorso di fine vita. Gli obiettivi sono stati raggiunti grazie al coinvolgimento delle associazioni Cucchini e Mano amica. In particolare il gruppo di lavoro coordinato da Luigi Pais Dei Mori, infermiere legale e Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Belluno, ha elaborato un manuale che è stato distribuito in tutte le strutture aderenti al progetto.
Tutto il personale delle varie strutture, inoltre, è stato formato sul tema delle cure palliative in struttura. Per gli infermieri e gli psicologi è stato organizzato un corso di Formazione ECM proprio con lo scopo di rinforzare l’importanza del messaggio trasmesso. Le iniziative hanno coinvolto anche i famigliari, per i quali sono stati organizzati momenti di supporto/conforto finalizzati all’elaborazione del lutto.
Valore complessivo dell’iniziativa, comune a tutti i partner: 30.000 euro
3 – Attività di sostegno al familiare nella fase delicata del fine vita ed elaborazione del lutto. In particolare alla rsa di Belluno è stato attivato un gruppo di auto mutuo aiuto per permettere ai famigliari dei residenti venuti a mancare di incontrarsi e condividere il vissuto inerente il lutto per il proprio caro. L’iniziativa è curata dal servizio di psicologia di Ser.S.A. che contatta personalmente i famigliari al momento del decesso del residente e a distanza di qualche mese.

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“Il progetto ha affrontato il tema del benessere, sia psicologico che fisico, nell’ultima fase della vita di un anziano da più punti di vista – spiega l’amministratore unico di Ser.S.A., Giuseppe Montuori -. Nel 2025 è inaccettabile che una persona debba provare dolore negli ultimi anni della propria vita, quando esistono metodologie efficaci, come le cure palliative, in grado di garantire sollievo e una quotidianità più serena.
A questo si aggiunge la creazione di ambienti ospitali e accoglienti, che ricordano la casa: spazi in cui gli ospiti possano prepararsi un caffè con i familiari, leggere un libro o persino cucinare, ritrovando gesti e abitudini che contribuiscono al loro benessere”.





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