Trasporto locale: ancora un rinvio –

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La Regione Lazio aveva affidato alla Agenzia Regionale per la Mobilità l’incarico di acquisire le informazioni dai Comuni del Lazio e successivamente studiare la riforma dei servizi di Trasporto pubblico locale per i singoli territori. Trasferito alla Azienda Strade Lazio (ASTRAL) l’incarico progettuale, sono stati avviati i colloqui e le riunioni con i Comuni, sono state presentate le linee guida e successivamente, nel 2024, le proposte della Regione alle quali gli enti locali hanno presentato le osservazioni ritenute indispensabili.

Per Tivoli, il servizio gestito dalla CAT, aveva visto un vero e proprio dimezzamento, sarebbero state eliminate del tutto la linea che saliva al Medicus di Monte Ripoli e quelle che servono i quartieri Campolimpido, Villa Braschi e Colle. Successivamente, le osservazioni presentate dall’Assessorato alla mobilità dell’amministrazione Proietti sono state accolte ed i servizi ripristinati nel progetto. Permangono comunque nel nuovo schema di trasporto pubblico locale, incongruenze sui percorsi previsti che dovranno essere discusse ed aggiornate nella fase iniziale. E’ stata respinta, per esempio, l’osservazione relativa ad un collegamento diretto tra i siti monumentali di Tivoli. L’interlocuzione, tra Amministrazioni comunali e società di trasporto che riceverà l’incarico della gestione era già prevista in una comunicazione regionale del 21.10.22. La gestione avrà durata di nove anni con possibilità di proroga per ulteriori quattro anni e mezzo.

La riforma

Punto base della riforma del trasporto pubblico regionale è la diminuzione di circa otto milioni di chilometri annui, attualmente a gestione Cotral, che dovranno essere trasferiti ai TPL dei singoli Comuni. L’obbligo deriva dalla Legge 102/2009 sulla concorrenza che, recependo il regolamento 1370/2007 approvato dal Parlamento europeo, prescrive di mettere a gara, “tramite contestuale procedura ad evidenza pubblica, almeno il 10 per cento dei servizi oggetto dell’affidamento, a soggetti diversi da quelli sui quali viene esercitato il controllo analogo”, a privati quindi.

Attualmente l’onere per il trasporto locale è a carico della Regione Lazio mentre a carico dei Comuni resta il versamento dell’IVA. Dall’entrata in funzione della riforma Tpl l’intera spesa sarà a carico della Regione ed i Comuni non avranno l’onere dell’iva il cui importo potrebbe essere inserito in bilancio per eventuali servizi integrativi laddove non fosse sufficiente il contributo della Regione.

Per Tivoli il costo complessivo del servizio attuale, la cui percorrenza annuale è di 651.941 chilometri, si avvicina al milione e mezzo di euro. Le unità’ di rete Sul territorio regionale la riforma prevede 11 Unità di rete, la cui gestione è stata messa a bando. Quella del territorio tiburtino, la numero 5-Valle dell’Aniene, è molto vasta, comprende 43 Comuni ed i suoi confini sono delimitati dai territori di Guidonia, Tivoli, San Polo dei cavalieri, Comuni della Valle Ustica e della Valle Empolitana, Comuni al confine con l’Abruzzo ed il Sublacense. E’ suddivisa in cinque sub-unità, una delle quali comprende Guidonia, Tivoli, San Polo e Marcellina. La popolazione servita dal servizio, prevista nella sub unità Tivoli-Guidonia al 85%, è stata stimata in 144.242 persone con la presenza di 14 scuole e 8 presidi sanitari. Valutati in 1.264.344 i chilometri/anno percorsi dai bus in servizio effettivo. La dotazione finanziaria regionale, dovrebbe essere di 3.944.231 euro ma si tratta di cifre necessarie di aggiornamento.

Il punto

Visti i rinvii e l’assenza di comunicazioni ufficiali certe relative all’avvio definitivo del nuovo TPL regionale, un incontro con i vertici ASTRAL è stato chiesto dal Gruppo di lavoro specifico istituito a livello regionale da Legambiente Lazio nell’ambito della iniziativa annuale Pendolaria. La manifestazione si occupa del trasporto pendolare e del traffico urbano connesso con l’inquinamento da gas di scarico e rumore. Nella riunione con la dirigenza ASTRAL di settore, è stato comunicato lo stato di avanzamento della riforma. Sono già conclusi i bandi di gestione per le 11 unità di rete con l’apertura delle proposte di offerta. Per quattro Unità, che hanno ricevuto una sola offerta, è probabile l’avvio del servizio all’inizio dell’estate, per le altre i tempi saranno più lunghi poiché, come spesso accade, potrebbero essere avanzati ricorsi dopo le assegnazioni. Saranno a breve convocati i Sindaci di ogni Unità di rete per la definizione definitiva dei particolari delle linee e degli orari. Ad essi, o ai loro delegati, dovranno anche essere comunicati i nuovi servizi Cotral, elemento fondamentale per valutare complessivamente la funzionalità del nuovo Tpl nei confronti dell’utenza.

Per i Comuni, è confermata la possibilità, nel primo anno del nuovo servizio, di concordare con i gestori le modifiche ai percorsi ed agli orari mantenendo i limiti chilometrici ed i costi stabiliti. E’ prevista la tutela dei lavoratori impiegati nelle società che attualmente gestiscono i servizi TPL in tutta la regione. Nel frattempo la Regione Lazio ha già acquistato duecentoquindici nuovi bus, alimentati a metano, che saranno assegnati alle società che gestiranno i servizi. (Gianni Innocenti)

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