Aumentano gli anziani in provincia di Ravenna: nel 2042 l’incidenza salirà a oltre il 20%

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La nuova segreteria Fnp Cisl Romagna: da sinistra il ravennate Antonino Parrinello, la cesenate Maria Antonietta Aloisi e il ravennate Alessandro Tremamunno

Venerdì 28 febbraio si è tenuto all’hotel Corallo di Riccione il quarto congresso dei pensionati Cisl Romagna, che rappresenta oltre 30 mila iscritti sul territorio romagnolo, per affrontare il tema dell’invecchiamento della popolazione e il suo impatto sul welfare.

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La nuova segreteria generale: due i ravennati presenti

Il congresso, il quarto della categoria dei pensionati, ha visto la riconferma a segretario generale della cesenate Maria Antonietta Aloisi, affiancata in segreteria dai ravennati Antonino Parrinello ed Alessandro Tremamunno. Il congresso ha visto la partecipazione anche del segretario nazionale dei Pensionati Cisl Emilio Didonè, la segretaria generale Fnp CislL Emilia Romagna Gina Risi e Francesco Marinelli, segretario generale Cisl Romagna.

Una sfida demografica che coinvolge tutta la società

La popolazione italiana sta invecchiando rapidamente: nel 2050 gli over 65 rappresenteranno oltre il 30% del totale, circa 20 milioni di persone. “L’inverno demografico è un fattore centrale per le nostre analisi – ammette la segretaria generale Maria Antonietta Aloisi – e per le politiche da mettere in atto. Ciò infatti dovrà certamente portare ad una sfida seria per l’intera società, una riorganizzazione complessiva che deve toccare il lavoro, il welfare, l’attività e i servizi sociali, il rapporto lavoro-pensione”.

Nonostante l’allarme diffuso sui costi crescenti delle pensioni e della sanità, Aloisi ha respinto una visione catastrofica dell’invecchiamento. “Vogliamo respingere con forza l’immaginario collettivo catastrofico, alimentato in questi anni, che vedrebbe un aumento di costi delle pensioni e della spesa sanitaria insostenibili. Il progresso scientifico che sta portando ad un allungamento della vita è un progresso umano e civile che va apprezzato. Quello che si deve fare però è certamente prendere coscienza del cambiamento e riorganizzarsi, con politiche che siano davvero lungimiranti. Come federazione dei pensionati una delle nostre attività principali è proprio la contrattazione sociale con le istituzioni e noi a tutti i tavoli cerchiamo di contribuire in maniera propositiva per cercare sempre il progresso ed il benessere dell’intera comunità locale, sempre a sostegno di chi è più fragile”.

Nessun conflitto tra generazioni, ma un sostegno reciproco

Durante il congresso si è discusso del rapporto tra giovani e anziani, spesso dipinto in chiave conflittuale. Aloisi ha ribadito che i pensionati continuano a sostenere economicamente figli e nipoti, contribuendo alla stabilità delle famiglie: “Il dialogo intergenerazionale è il fondamento di una società coesa, è una responsabilità collettiva riconoscere il valore di ogni fase della vita e fare della cooperazione tra generazioni un pilastro per una strategia condivisa”.

Un welfare innovativo per la Romagna

Il segretario generale della CISL Romagna, Francesco Marinelli, ha evidenziato l’urgenza di politiche locali innovative per garantire una qualità della vita dignitosa agli anziani: “Affrontare le sfide demografiche, oltre a quelle sociali ed ambientali della Romagna- sottolinea – richiede una visione di lungo termine e l’impegno di tutti gli attori della comunità, inclusi enti locali, imprese, associazioni e cittadini. Le proiezioni demografiche per le province romagnole evidenziano un invecchiamento significativo della popolazione in tutte e tre i territori. Servirà un sapiente mix di politiche pubbliche locali per un welfare 4.0 di territorio che garantisca la sostenibilità delle spese sociali soprattutto indirizzate al potenziamento dei servizi dedicati alle fasce anziane della popolazione ed un rafforzamento della medicina preventiva anche grazie ad una massiccia digitalizzazione del sistema sanitario di area vasta”.

I numeri dell’invecchiamento in Romagna

I dati della Regione Emilia-Romagna confermano l’aumento della popolazione over 65 nel decennio 2012-2022: i giovani (0-19 anni) sono calati da 195.014 a 190.431 (-4.583 unità), con un’incidenza del 17,07%. Anche nella fascia 20-64 anni si è registrato un calo, con un’incidenza del 58,12%. Risulta invece significativo l’aumento dell’incidenza della popolazione nelle fasce 64-79 anni e 80 e oltre, passando rispettivamente dal 15,55% al 16,28% nella prima fascia e dal 7,21% all’8,53% nella seconda.

Per quanto riguarda le proiezioni demografiche al 2042 in Emilia-Romagna, queste delineano uno scenario di riferimento che offre interessanti spunti di riflessione sul futuro demografico in Romagna, con un aumento della popolazione romagnola del 1,16% (Ravenna -2%, Forlì-Cesena + 0.57%, Rimini +3,4%), ma concentrato soprattutto nelle fasce di età più alte.
In provincia di Ravenna l’incidenza degli over 65 salirà dal 16,50% al 22,12%.
In provincia di Forlì-Cesena: gli over 65 passeranno dal 16,37% al 21,06%.
In provincia di Rimini: crescita della popolazione complessiva (+3,4%), ma aumento della fascia over 65 dal 15,91% al 21,08%.

La provincia di Ravenna nel dettaglio

Analizzando in dettaglio i dati della provincia di Ravenna, si prevede una relativa stabilità della popolazione complessiva. Di particolare interesse sono le fasce di età perché nella fascia di età 0-19 anni si passerebbe da una incidenza attuale del 16,67% al 14,69%, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dal 57,58% al 53,94%. Particolare attenzione alle fasce 65-79 anni e 80 e oltre che aumenterebbero l’incisione attuale del 16,50% al 22,12%, primo caso e dal 9,25% al 11,87% nel secondo. Questi dati sono rilevanti perché, se confermati, indicano un cambiamento significativo nella struttura demografica della provincia di Ravenna, con un invecchiamento della popolazione e una riduzione della percentuale di giovani.

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