Anthony Davis: «Nessuno sapeva nulla della trade? Io non ci credo!»

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A metà del primo quarto della sfida tra Lakers e Mavericks, Anthony Davis ha alzato lo sguardo verso il jumbotron della crypto.com Arena e ha visto scorrere il video tributo in suo onore. La franchigia della Città degli Angeli lo ha celebrato per i suoi cinque anni e mezzo in maglia gialloviola.

Nonostante fosse impossibilitato a giocare a causa di uno stiramento all’adduttore, The Brow ha accolto il tributo con il sorriso, salutando il pubblico di Los Angeles. «Se avessi giocato, sarebbe stato ancora più emozionante», ha raccontato a Dan Woike del Los Angeles Times. «Ovviamente è stato un momento speciale, per tutto il tempo che ho passato qui. Il video era incredibile! Così come l’amore del pubblico e l’ovazione che ho ricevuto.»

Davis ha ammesso di non aver ancora processato del tutto il momento: «Forse dovrò rivederlo. Durante la partita ero concentrato sul campo. Non ho avuto il tempo di fermarmi e analizzarlo. Ma è la prima volta che ricevo un omaggio simile, e penso sia stato fantastico da parte dei Lakers. Sono onorato e grato per il gesto.»

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😵‍💫 L’incredulità di Anthony Davis

Sono passate quattro settimane e mezzo dallo scambio che ha scosso la NBA. Anthony Davis dice di aver accettato immediatamente la decisione, consapevole che quanto accaduto «Fa parte del business.»

Con i Lakers, The Brow ha vinto un titolo NBA al fianco di LeBron James nel 2020, la NBA Cup nel 2023. Inoltre, è stato convocato quattro volte all’All-Star Game, inserito due volte sia negli All-NBA Team che negli All-Defensive Team e inserito nel team del 75º anniversario della NBA.

Eppure, è stato ceduto per un altro giocatore. «Hanno fatto delle scelte», ha commentato Davis. «Non so se dovevano farlo, ma era quello che volevano. Io sono andato avanti. Ho una moglie e dei figli a cui pensare, capisci, no? Ora devo capire come portarli a Dallas e farli ambientare.»

La telefonata che ha cambiato tutto è arrivata il 1º febbraio, mentre AD era a casa a recuperare da un problema agli addominali. Dopo aver visto la vittoria dei Lakers sui Knicks, ha scritto nella chat di squadra ai suoi ex compagni per congratularsi. Poco dopo, lo smartphone ha squillato: era Rob Pelinka, il GM dei Lakers, che lo informava della trade.

Davis è rimasto senza parole, totalmente colto di sorpresa. Ha subito chiamato LeBron James, sperando che il suo amico potesse spiegargli cosa fosse successo e perché. «Quando è successo, onestamente non ne sapevo nulla», ha detto AD [in modo più colorito, NDR]. «LeBron è stato il mio compagno per sei anni… La prima cosa che ho pensato di fare è stata chiamarlo. So che dal front office mi sarebbero arrivate solo risposte politiche.»

The Brow ha poi aggiunto: «Il front office fa quello che deve per l’organizzazione, quindi non so se conoscerò mai la verità su tutta la vicenda. Non so cosa sia vero e cosa no, da parte della dirigenza. Così ho pensato di sentire la mia controparte, l’amico e compagno con cui ho condiviso il campo per anni, per capire cosa fosse successo. Abbiamo parlato, tutto qui.»

Davis, però, non è convinto che nessuno sapesse nulla in anticipo. «Tutti dicono che non ne sapevano nulla e altre str***ate del genere, ma io non ci credo!» Ad ogni modo, il lungo ha chiuso il capitolo: «È passato. Ora sono pronto ad andare avanti con Dallas e a provare a vincere un titolo con questi ragazzi. Per prima cosa, devo tornare in campo e prepararmi a competere. Lo shock è durato tutta la notte dopo l’ufficializzazione della notizia, ma ora è tutto alle spalle.»

🆙 Il debutto con i Mavericks

Dopo lo scambio, Anthony Davis ha preso un volo per Dallas la domenica mattina successiva per sostenere le visite mediche, per poi unirsi alla squadra il lunedì a Philadelphia. Ha parlato con Jason Kidd, suo ex assistente ai Lakers nel 2020, e con il GM Nico Harrison, artefice della trade.

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L’accoglienza nella città texana non è stata semplice: la tifoseria era in subbuglio dopo l’addio di Luka Dončić, il volto della franchigia, che nel 2023/24 aveva portato i Mavericks alle NBA Finals. Il giorno della prima partita casalinga di Davis, l’8 febbraio, i tifosi avevano addirittura organizzato una protesta.

AD ne era consapevole, ma aveva un solo obiettivo: «Voglio solo essere un giocatore su cui possono contare, uno che porta energia e che li faccia sentire sicuri della scelta fatta dalla dirigenza.»

Sul parquet, ha parlato con i fatti: 26 punti, 16 rimbalzi, 7 assist e 3 stoppate. Durante un timeout nel primo quarto, si è girato verso il pubblico e ha urlato «Sono qui!», ricevendo un’ovazione in risposta. «Capisco perfettamente chi hanno perso. Ma volevo dare ai tifosi speranza, e penso di esserci riuscito.»

Purtroppo, dopo 31 minuti di grande impatto, Davis ha subito l’infortunio all’adduttore che lo tiene ancora fuori. «Ovviamente è una sfortuna, ma penso che in quel poco tempo abbiano visto il nostro potenziale. Torneremo a quello livello.»

Ora, Davis vuole solo lasciarsi alle spalle il passato e dimostrare il suo valore con la sua nuova squadra: «Ci sono molte emozioni anche dal loro punto di vista. Voglio mostrare alla squadra il motivo per cui Nico ha fatto questa scelta.»

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (3:30 🇮🇹) tra Domenica 2 e Lunedì 3 Marzo per affrontare gli LA Clippers alla crypto.com Arena.

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In copertina: Anthony Davis durante la gara tra Lakers e Mavericks del 25 Febbraio 2025 alla crypto.com Arena di Los Angeles. (Credit: Mark J. Terrill, AP Photo)


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


LeBron James ha superato Kareem Abdul-Jabbar, diventando il miglior realizzatore della storia della NBA. Leggi gli articoli dedicati al record del quattro volte MVP scritti dalla redazione di LakeShow Italia:


NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!





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