Presentati oggi i dati sulla mobilità urbana e tracciata la roadmap per raggiungere gli obiettivi al 2030. Focus sulla sicurezza stradale e spazio urbano
Perugia, 1 marzo 2025 – Arriva a Perugia – dopo aver fatto tappa nei giorni scorsi a Milano, Genova, Firenze, Prato, Bologna, Torino e Padova – la campagna itinerante di Legambiente “Città2030, come cambia la mobilità” che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile e favorire la creazione di centri urbani più vivibili.
Si è svolta questa mattina nella sede della biblioteca comunale di Ponte San Giovanni, a Perugia, la conferenza di Legambiente Umbria alla presenza di Maurizio Zara, presidente Legambiente Umbria, Paolo Festi, presidente FIAB Perugia Pedala, Azzurra Muzzonigro, Sex and the City APS, con la partecipazione di Francesca Tizi, assessora all’istruzione, e Pierluigi Vossi, assessore alla mobilità, del Comune di Perugia per presentare i dati sull’inquinamento atmosferico, le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana e le proposte concrete per trasformare il capoluogo umbro in una città più sostenibile entro il 2030.
Andando ad analizzare i dati emerge che il tasso di motorizzazione di Perugia, pari a 77 auto ogni 100 abitanti, stabilmente elevatissimo e molto distante dell’obiettivo al 2030, quando si dovrà giungere al di sotto delle 35 auto ogni 100 abitanti. Resta alto anche il tasso di incidentalità, con 4 incidenti ogni 1.000 abitanti, dato da dimezzare così come previsto dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale, rispetto ai dati rilevati nel 2019. Tuttavia, come riportato nel bilancio della polizia municipale di gennaio scorso, si segnala un significativo aumento dei decessi stradali (+233% rispetto al 2023) e un aumento degli incidenti che coinvolgono le e i pedoni, risultati che confermano l’urgenza di adottare misure che mitighino l’incidentalità stradale nel capoluogo umbro.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, i principali inquinanti restano sotto i livelli di guardia. Questo dato deve però tener conto della futura direttiva dell’Unione Europea in materia; per questo, sin da ora, è necessario ridurre la concentrazione media annuale di particolato sottile PM10 del 3% (fonte: elaborazione Mal’Aria 2025 Legambiente).
“L’applicazione delle misure per la Città a 30 km/h a Bologna hanno prodotto effetti straordinariamente positivi e noi dobbiamo seguire quella strada quanto prima – ha sottolineato Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria – sia per ridurre il numero di incidenti stradali, sia per ridare spazio e aria pulita alle persone. Come già ribadito più volte, anche con uno specifico manifesto redatto insieme a FIAB Perugia Pedala e rivolto alla politica regionale e comunale, vogliamo una città che sia a misura delle persone e che metta al centro la qualità ed accessibilità degli spazi pubblici.
E’ necessario ridisegnare lo spazio pubblico, a partire da quello intorno alle scuole, anche attraverso interventi sperimentali di urbanismo tattico, per favorire la mobilità sostenibile, la sicurezza dell’utenza debole della strada e la socialità, attraverso la realizzazione di zone 30 e strade scolastiche che restituiscono la giusta dimensione urbana alla centralità delle persone che la vivono”.
“L’altro grande e drammatico tema che caratterizza la nostra città e più in generale la nostra regione-, prosegue Zara, -“è quello della sicurezza stradale e della incidentalità che sempre più frequentemente interessa chi si muove a piedi o in bici. Insieme a FIAB, e grazie alla collaborazione attivata con l’Università del Politecnico di Milano abbiamo presentato dati eloquenti che fanno vedere per la prima volta la collocazione geografica di questo tipo di incidentalità, un vero e proprio Atlante dei morti e dei feriti gravi in bici e a piedi.
I dati disponibili si riferiscono a quanto accaduto fino al 2022 e dovranno essere aggiornati nei prossimi anni, ma sappiamo già che la situazione degli ultimi due anni è perfino peggiorata. Sappiamo che occorre partire da una attenta analisi scientifica di questi dati per affrontare il tema sicurezza stradale e per evitare le tante, troppe morti che all’Umbria costano economicamente oltre 250 milioni di euro l’anno, secondo i dati dell’Istat, e che piegano emotivamente tante famiglie a dolori e perdite che potremmo evitare mettendo in campo misure efficaci per ridurre la velocità dei mezzi in città e permettere una mobilità attiva, sicura e realmente alternativa all’auto”.
Sul punto, Paolo Festi, Presidente di FIAB Perugia Pedala, ha segnalato che dopo un lungo e comune percorso iniziato insieme a Legambiente ben tre anni fa, sarà avviata a breve l’operatività della Consulta per la mobilità attiva e la sicurezza stradale del Comune di Perugia dove, con tanti altri soggetti e associazioni, si potranno portare all’attenzione dell’amministrazione locale istanze e misure volte a rendere Perugia una città realmente più sicura, inclusiva, pedonabile a misura delle persone.
Ma la mobilità e l’accessibilità degli spazi urbani sono un tema di giustizia sociale; troppo spesso, la carenza di servizi o la loro scarsa qualità penalizzano fasce della cittadinanza più fragili che vivono in contesti urbani di discomfort le cui criticità sono acuite dalla frammentazione e dalla cattiva manutenzione dei percorsi, a volte dalla loro totale impraticabilità, della scarsa o inesistente illuminazione e dal fenomeno endemico della sosta selvaggia in una delle città italiane con il più alto tasso di motorizzazione.
E proprio di inclusività ed equità come elementi cardine nel ridisegno degli spazi urbani e della mobilità si è parlato questa mattina, anche grazie al prezioso intervento, seppur da remoto, di Azzurra Muzzonigro, architetta e co-fondatrice dell’associazione Sex And The City che osserva le città da un punto di vista del genere e che ha messo a fuoco quanto le città 15 o addirittura 5 minuti siano città più giuste ed eque, facilitando l’incontro tra le varie esigenze della vita di una persona, soprattutto delle donne, nel conciliare il lavoro, la cura della famiglia e la cura di sé.
Al termine del suo intervento, inoltre, Azzurra Muzzonigro ha presentato il lavoro Milano Atlante di genere, un progetto di ricerca sviluppato da Sex & the City per esaminare gli spazi urbani attraverso una lente di genere. Il progetto si propone di decostruire il paesaggio urbano contemporaneo delle città utilizzando specifici strumenti di osservazione, che mettono in luce come la città risponda – o non risponda – alle esigenze delle donne e delle minoranze di genere. Il risultato è uno strumento teorico e pratico per progettare ambienti più inclusivi e attenti ai bisogni diversificati e ai corpi che abitano lo spazio urbano.
“Città2030: come cambia la mobilità” è un viaggio in 20 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità green e per favorire la creazione di centri urbani più vivibili. La campagna prende in esame il percorso che i principali capoluoghi italiani hanno intrapreso per arrivare pronti alle scadenze del 2030, come la nuova direttiva sulla qualità dell’aria, il taglio delle emissioni così come previsto dal Fitfor55 e il dimezzamento delle vittime della strada. Dopo Perugia continua il suo viaggio verso Modena (4/03), Pescara (5/03), Trieste (12/03), Napoli (7/03), Messina (7-8/03), Olbia (7-8/03), Avellino (10/03), Reggio Calabria (13/03), Brindisi (14/03) e a Roma (17-18). Completano il programma due tappe spin-off a Cassino e Pomigliano d’Arco, dedicate alla crisi del settore automotive.
Il racconto della campagna e la petizione. È possibile seguire tutte le tappe di Città2030 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab. Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione online “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria
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