Consiglio comunale, approvati tutti gli atti propedeutici al bilancio

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Al termine di una doppia seduta consiliare iniziata mercoledì, nella tarda serata di ieri il Consiglio comunale ha approvato anche il “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari”. Si tratta dell’ultimo dei cinque atti propedeutici al Bilancio di previsione, la cui seduta comincerà lunedì 3 marzo alle 10.
Il “Piano”, composto da una quarantina di voci, è stato illustrato all’Aula dall’assessore al Patrimonio Salvatore Consiglio che ha ne spiegato le logiche. “Da un lato- ha detto tra l’altro Consiglio- si intendono alienare beni ritenuti non più strategici e che risultano particolarmente onerosi per la loro gestione. Dall’altro si vogliono valorizzare quelli che rientrano in una condivisione progettuale con tutti di Assessorati”.
Gli stabili messi in vendita hanno un valore indicativo di mercato che ammonta a circa 7 milioni di euro. I più importanti sono la Biblioteca comunale di via dei Santi Coronati stimata 2 milioni 250 mila euro e l’ex ospedale e monastero delle Cinque Piaghe (esclusa la Galleria Montevergini) stimato poco meno di 2 milioni e 600mila euro. Gli altri immobili, tutti non utilizzati, sono un basso adiacente alla Biblioteca, l’ex Scuola rurale di via Avola, l’immobile di via Aracoeli-ex asilo e chiesa Clarisse, due immobili in via Zummo, un terreno “Ex batteria lido Armenia”. Per l’ex Biblioteca comunale S.Pietro, a seguito di un emendamento di più consiglieri letto in aula dal presidente Di Mauro, se ne subordina l’alienabilità ad un provvedimento dispositivo in tal senso della Soprintendenza.
A seguito dell’approvazione di due emendamenti, l’Aula ha inserito nella voce “Alienazioni” altrettanti immobili: l’emendamento a firma Cavarra ed Imbrò inserisce un terreno di via Luigi Foti, il cui diritto di superficie risulta già dato in concessione per 99 anni; quello a firma Scimonelli inserisce un immobile sito in viale S.Panagia 34.
Nella lista degli immobili da valorizzare inseriti nella proposta ci sono alcuni tra quelli di maggiore pregio del patrimonio comunale: Mercato ittico e Antico Mercato, Villa Reimann, ex liceo classico di via Gargallo, ex convento del Ritiro, ex chiesa dei Cavalieri di Malta, Galleria Montevergini, Palazzo Montalto Pupillo, Palazzo Impellizzeri, Latomie dei Cappuccini. Ancora i campi da tennis della Cittadella dello sport e di viale Santa Panagia, villa Formosa, i campi di calcio di via Pachino e di Cassibile, l’impianto sportivo di Belvedere, la piscina grande e quella piccola della Cittadella e l’impianto sportivo di via Lazio, la pista piana di pattinaggio.
Nel Piano inseriti anche il “presidio di legalità” di via Algeri, l’ex ospizio Madonna delle Grazie, Villa Ortisi, l’ex ufficio casa ed agricoltura, porzione dell’ex Tribunale in Ortigia, Villa Incorvaia, Casina Minniti, piano terra dell’ex convento del Ritiro, la palestra ex Chindemi, i locali bar della Cittadella, due beni confiscati in via Grottasanta e via delle Fornaci, un locale in via Vermexio.
Il locale bar del nuovo Palazzo di giustizia, a seguito di un emendamento presentato da diversi consiglieri ed illustrato da Firenze, è stato eliminato dal Piano C. Un emendamento tecnico di Buccheri ha poi portato allo scorporo di due immobili, i campi tennis di viale S.Panagia e villa Formosa Plutzgummer.
Non si è fatto attendere il disappunto del gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa sull’approvazione di tutti gli atti propedeutici al bilancio. “Nelle giornate di mercoledì e giovedì l’aula ha discusso tutte le proposte funzionali al bilancio: la maggioranza ha votato tutto acriticamente, forte delle dichiarazioni dell’amministrazione attiva, mostrando chiaramente la loro idea di città e una visione distorta del presente e futuro, il Partito Democratico no. Atti su atti funzionali a proseguire un’attività amministrativa approssimativa e scadente, durante una discussione scandita a colpi di maxi emendamenti votati a maggioranza. Un’amministrazione pronta a privatizzare i parcheggi, convinta a vendere la sede dell’attuale biblioteca comunale e l’ex biblioteca S. Pietro, velocissima a votare a favore dell’ascensore alla villetta Aretusa, certissima nell’adeguare gli oneri su nuove costruzioni e ristrutturazioni al massimo possibile senza battere ciglio. Le domande delle opposizioni non hanno trovato risposta, le sollecitazioni ad approfondire i singoli temi e le singole questioni sono state strozzate”.

 

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