Gli aspetti chiave della normativa sul bonus 100€ in busta paga sono contenuti nella circolare n. 19/E, con la quale l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le disposizioni normative per l’erogazione del bonus fiscale destinato ai lavoratori dipendenti. L’accredito dell’importo straordinario, previsto dall’articolo 2-bis del Decreto Legge n. 113/2024, riguarda i lavoratori con figli a carico che hanno percepito la somma aggiuntiva in concomitanza con la tredicesima mensilità. I datori di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta, hanno l’obbligo di includere questa somma nella Certificazione Unica 2025.
In relazione alla Certificazione Unica 2025 e agli obblighi fiscali per i lavoratori autonomi, è importante considerare anche le scadenze relative alla trasmissione dei modelli per i lavoratori autonomi. Per una panoramica completa su come compilare correttamente la Certificazione Unica per i lavoratori autonomi e gli aggiornamenti relativi alle nuove scadenze (con esclusione dei forfettari), ti invitiamo a guardare il video “CU (Certificazione Unica) lavoratori autonomi entro il 31 marzo 2025, ma senza forfettari”, pubblicato da Studio DMZ Italy.
Di seguito, analizziamo i dettagli e le istruzioni operative per una corretta compilazione del modello fiscale.
Importanza dell’Inserimento del Bonus 100€ in busta paga nella Certificazione Unica 2025
Con l’entrata in vigore del decreto Omnibus, ufficializzato con la legge 143/2024, sono state introdotte diverse misure urgenti di natura fiscale, tra cui l’accredito una tantum a favore dei lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro.
Secondo Fisco Oggi, il quotidiano dell’Agenzia delle Entrate, la somma straordinaria rientra nel calcolo del reddito imponibile ai fini IRPEF e deve essere proporzionata ai giorni di effettivo servizio prestati nel 2024.
Per garantire una corretta dichiarazione fiscale, i datori di lavoro devono:
- inserire nella Certificazione Unica 2025 i dati reddituali complessivi del dipendente percepiti nell’anno d’imposta 2024;
- rispettare le disposizioni normative per evitare errori nella determinazione del reddito imponibile;
- fornire informazioni precise per agevolare la dichiarazione dei redditi da parte dei lavoratori.
Come compilare la Certificazione Unica 2025
L’inserimento del bonus Natale nella CU 2025 richiede la compilazione di specifici campi nel modello fiscale. Secondo informazionefiscale.it, i datori di lavoro devono riportare le somme percepite dai dipendenti in diversi punti, tra cui:
- Punto 721: indicare i redditi da lavoro dipendente relativi al periodo d’imposta 2024, escludendo quelli già inseriti in altre voci fiscali;
- Punto 723: inserire l’importo effettivo della somma una tantum accreditata al lavoratore, fino a un massimo di 100 euro;
- Punto 724: specificare il riconoscimento del bonus, indipendentemente dalla modalità di corresponsione in busta paga;
- Punto 725: riportare eventuali recuperi dell’importo in fase di compensazione fiscale.
Cosa fare in caso di più datori di lavoro?
La corresponsione del bonus non è limitata ai lavoratori con un unico datore di lavoro. Nei casi di cessazione di un impiego e successivo nuovo contratto nel corso del 2024, l’onere di inserire i dati nella CU 2025 spetta all’ultimo datore di lavoro.
In queste situazioni, è necessario compilare il Punto 726, riportando le informazioni relative a tutti i rapporti di lavoro intercorsi durante l’anno fiscale.
Scadenze per il rilascio e la trasmissione della CU 2025
Secondo quanto emerge dalle istruzioni rese note dall’Agenzia delle Entrate per la Certificazione Unica 2025, il modello “sintetico” deve essere consegnato al lavoratore entro il 27 marzo 2025, in quanto il termine ordinario del 16 marzo cade di domenica.
Nella medesima data, è obbligatorio trasmettere in via telematica il modello “ordinario” all’Agenzia delle Entrate.
Per le certificazioni riguardanti redditi prodotti da prestazioni di lavoro autonomo svolte nell’ambito di arte o professione abituale, il modello deve essere trasmesso entro il 31 marzo 2025.
Nel caso di certificazioni relative a redditi esenti o non rilevanti per la dichiarazione precompilata, il termine del modello coincide con quello della dichiarazione dei sostituti d’imposta, fissato al 31 ottobre 2025.
Conseguenze di errori nella compilazione
Una compilazione errata della Certificazione Unica 2025 può comportare diversi problemi sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Le principali conseguenze includono:
- recupero errato dei fondi: se i dati relativi all’importo accreditato non sono corretti, il lavoratore potrebbe ricevere un importo inferiore o dover restituire somme percepite in eccesso;
- sanzioni fiscali: errori nella compilazione della Certificazione Unica 2025 possono comportare sanzioni amministrative a carico del datore di lavoro, con la necessità di correggere eventuali incongruenze in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi;
- disallineamenti nei dati fiscali: un’errata comunicazione delle somme percepite può generare anomalie nei calcoli dell’IRPEF, influenzando eventuali detrazioni spettanti al lavoratore.
Per evitare tali problemi, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e verificare con attenzione la correttezza dei dati inseriti nella Certificazione Unica 2025.
Principali aspetti del bonus 100€ in busta paga nella Certificazione Unica 2025
- Normativa e obblighi: il bonus 100€ in busta paga, previsto dal Decreto Legge n. 113/2024, è destinato ai lavoratori dipendenti con figli a carico e deve essere incluso nella Certificazione Unica 2025 dai datori di lavoro.
- Compilazione della Certificazione Unica: i datori di lavoro devono seguire specifiche istruzioni per inserire correttamente il bonus nella Certificazione Unica 2025, inclusi i dettagli sui redditi da lavoro dipendente e l’importo accreditato.
- Scadenze e conseguenze di errori: le scadenze per la trasmissione della Certificazione Unica 2025 sono fissate al 27 marzo 2025 per il modello sintetico e al 31 marzo 2025 per i redditi da lavoro autonomo. Errori nella compilazione possono portare a sanzioni e disallineamenti fiscali.
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