BILANCIO / 4 – ALTRE SEI MOZIONI SONO STATE RESPINTE — Sito Ufficio Stampa Comune di Modena

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Su un totale di 13 mozioni collegate al Bilancio di previsione 2025-2027 e presentate dai diversi gruppi consiliari, sono state sei quelle respinte dal Consiglio comunale di Modena nel corso della seduta di venerdì 28 febbraio. Nuove dotazioni per la Polizia locale, riduzione Irpef e “Fattore famiglia comunale” erano i principali temi dei documenti non approvati.

In particolare, l’Assemblea non ha approvato le tre mozioni presentate dal gruppo Fratelli d’Italia che chiedevano all’Amministrazione di: acquistare metal detector portatili per la Polizia locale (illustrata da Luca Negrini, respinta con anche il voto a favore di Lega Modena, Forza Italia, Modena in ascolto, Modena per Modena e il voto contrario di Pd, Avs, Spazio democratico, M5s e astensione per Pri-Azione-Sl e Modena Civica); realizzare il Museo del Risorgimento di Modena (illustrata da Ferdinando Pulitanò e respinta con anche il voto a favore di Lega Modena, Forza Italia, Modena in ascolto, Modena per Modena e Pri-Azione-Sl e il voto contrario di Pd, Avs, M5s e Spazio democratico, astensione del sindaco Massimo Mezzetti e Modena Civica) e completare e mettere in sicurezza il sistema di scolo dell’area Fossa Bernarda (illustrata da Dario Franco e respinta con anche il voto a favore di Forza Italia, Modena in ascolto, Modena per Modena, e quello contrario di Pd, Avs, Spazio democratico e M5s e astensione per Pri-Azione-Sl, Lega Modena e Modena Civica).

Altre due mozioni chiedevano all’Amministrazione di: ridurre l’addizionale comunale all’Irpef (illustrata da Elisa Rossini di Fratelli d’Italia, sottoscritta da Lega Modena, Forza Italia e Modena in ascolto, e respinta con anche il voto a favore di Modena per Modena e Modena Civica, e quello contrario di Pd, Avs, Spazio democratico, Pri-Azione-Sl e M5s) e introdurre il “Fattore famiglia comunale” a integrazione dell’Isee (illustrata da Dario Franco di Fratelli d’Italia e sottoscritta da Lega Modena, Forza Italia e Modena in ascolto, e respinta con anche il voto a favore di Modena per Modena e il voto contrario di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Spazio democratico, M5s e astensione di Modena Civica).

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L’ultima mozione chiedeva all’Amministrazione di istituire una commissione consiliare speciale che si occupasse delle materie di assistenza agli anziani (presentata da Maria Grazia Modena di Modena per Modena e respinta con il voto a favore di Pri-Azione-Sl, Lega Modena, Forza Italia e Modena Civica e quello contrario di Pd, Avs, M5s e astensione per Spazio democratico, Fratelli d’Italia e Modena in ascolto).

“Acquistare quattro metal detector portatili per la Polizia locale e formare adeguatamente gli agenti” era la richiesta della mozione illustrata da Luca Negrini (Fratelli d’Italia) che ha sottolineato come “lo strumento consenta di avere maggiore sicurezza in fase di perquisizione, consentendo agli agenti di ridurre il rischio in fase di intervento”. Il documento specifica che quattro metal detector portatili (“non otto come riportato erroneamente dall’assessora competente”) sono già in possesso della Polizia locale “ma si tratta di un numero non sufficiente per garantire un funzionale impiego”. Inoltre, nell’atto si riportava che “il sindacato di Polizia locale ha evidenziato come gli agenti non fossero a conoscenza della presenza di tale strumento in Comando e neanche formati per il suo utilizzo”.

“Istituire un Museo del Risorgimento modenese, in cui stimolare conoscenza, raccogliere memoria del processo di unificazione del Paese ed educare i cittadini agli ideali dell’amor di Patria”. Era l’invito all’Amministrazione della mozione illustrata da Ferdinando Pulitanò di Fratelli d’Italia che, ripercorrendo le tappe locali di quel periodo storico e le vicende del precedente Museo del Risorgimento (“temporaneamente chiuso nel 1990, per lavori di restauro e catalogazione, ma da allora la raccolta non è più fruibile da cittadini e studiosi”), chiedeva di reperire fondi per progettare e istituire un nuovo museo.

“Individuare nel Bilancio una somma di 36 mila euro, come da preventivo richiesto dal Settore competente, per completare e mettere in sicurezza il sistema di scolo dell’area Fossa Bernarda, anche con l’inserimento di una pompa fissa di emergenza a motore diesel”. Era la richiesta della mozione illustrata da Dario Franco di Fratelli d’Italia che, riportando le osservazioni del Comitato “Alluvionati non per caso”, chiedeva, nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza del sistema di scolo, di prevedere collegamenti con gruppi elettrogeni mobili per ovviare a eventuali interruzioni di fornitura elettrica, in caso di alluvioni, che interrompano il funzionamento dell’impianto di sollevamento già previsto.

“Valutare la revisione delle aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef con l’obiettivo di ricondurle a quelle in vigore antecedentemente al 2020”. Era la richiesta principale della mozione illustrata da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) nella quale si specifica che “in quanto imposta diretta, l’addizionale grava sul reddito, riducendo conseguentemente le disponibilità dei cittadini”. Sottolineando quindi che “l’aumento dell’addizionale deliberato nel 2020 ha determinato un progressivo e costante incremento delle entrate, come rilevato dai risultati di amministrazione”, il documento chiedeva di ridurre le aliquote.

“Verificare, con un progetto sperimentale di tre anni, la possibilità di introdurre per il calcolo delle rette e gli accessi ad alcuni servizi, il Fattore famiglia comunale”. Era la principale richiesta contenuta nella mozione illustrata da Dario Franco (Fratelli d’Italia) nella quale si precisava che il “Fattore famiglia” è uno strumento integrativo dell’Isee che permette di dare una rappresentazione più precisa e corretta delle condizioni socioeconomiche delle famiglie che chiedono agevolazioni tariffarie o contributi integrativi al reddito.

 “Istituire una Commissione consiliare speciale, come previsto da normativa, che si occupi delle materie di assistenza agli anziani”. Era la richiesta della mozione presentata da Maria Grazia Modena (Modena per Modena) nella quale si specifica che, “in quanto patrimonio per la società, gli anziani vanno doverosamente tutelati”. Ricordando che nel 2024 è stata approvata dal Consiglio una mozione che chiedeva l’istituzione del Garante degli anziani, il documento richiedeva che la Commissione, una volta istituita, si coordinasse per operare con la Commissione affari istituzionali e istituire il regolamento per disciplinare la figura “Garante degli anziani”.

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