Tre anni di guerra in Ucraina e l’impatto sulle persone con disabilità

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Tre anni di conflitto hanno messo a durissima prova la resilienza degli oltre 3 milioni di persone con disabilità che vivono in Ucraina. Ma «con il costante e continuo supporto, unito all’impegno per l’inclusione, queste persone non saranno lasciate indietro», viene sottolineato dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, che traccia un bilancio delle azioni messe in campo finora
Oleksandr ha ricevuto supporto per un appartamento accessibile (Crediti foto: Olha Ivashchenko)

Il 24 febbraio ha coinciso con il terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: esattamente 1.097 giorni di una guerra che ha devastato milioni di vite, tra cui quelle di oltre 3 milioni di persone con disabilità che risiedono nel Paese. L’EDF, il Forum sulle Disabilità, ha tracciato un bilancio del lavoro portato avanti su questo fronte.
Come anche sottolineato sulle nostre pagine sin dal 2022, le persone con disabilità hanno dovuto affrontare sfide sproporzionate fin dall’inizio del conflitto, dagli ostacoli per l’evacuazione, alla mancanza di rifugi accessibili, fino all’interruzione dei servizi: «Ecco perché – dicono dall’EDF – insieme ai nostri partner ci siamo mobilitati per sostenere l’organizzazione delle persone con disabilità in Ucraina, fornendo aiuti vitali e sostenendo politiche inclusive per la disabilità. Questo ha significato il supporto diretto a oltre 70.000 persone. E mentre l’Ucraina continua a resistere e a cercare di ricostruire, l’inclusione delle persone con disabilità deve rimanere una priorità».

Qualche cifra per capire ancor meglio di cosa si stia parlando:
° 300.000: è il numero di persone che hanno acquisito una disabilità a causa delle ferite di guerra;
° 1 milione e 800.000: le persone con disabilità che necessitano di assistenza umanitaria;
° 3 milioni e 900.000: le persone in Ucraina nche si stima soffrano di condizioni di salute mentale da moderata a grave; e le persone con disabilità, naturalmente, sono tra quelle più a rischio;
° La metà delle famiglie sfollate che vivono in rifugi collettivi include persone anziane o persone con disabilità.

Due sono state le iniziative principali messe in campo per l’Ucraina: Empower Ukraine e Ukrainian Crisis – OPD led disability inclusive response and recovery,  supportate dal Ministero degli Affari Esteri tedesco e dall’organizzazione CBM International. Tali iniziative coinvolgono 15 organizzazioni partner di 8 Paesi, tra cui anche 2 organizzazioni di persone con disabilità in Ucraina, l’Assemblea Nazionale delle Persone con Disabilità in Ucraina e la cosiddetta “Lega dei Forti“. Nelle fasi iniziali, il programma ha anche supportato le organizzazioni dei Paesi vicini nell’assistere le famiglie evacuate dal Paese.
Alcuni degli effetti concreti dei programmi includono:
più di 70.000 persone supportate attraverso servizi diretti, di cui almeno 36.000 persone con disabilità. I dati di un sondaggio parziale indicano che il 58% sono donne con disabilità e il 13% bambini con disabilità;
– più di 11.500 persone che hanno ricevuto assistenza in denaro e dispositivi di assistenza;
– sono stati distribuiti almeno 850.000 euro tramite assistenza in denaro ai beneficiari;
– più di 8.000 persone con disabilità e le loro famiglie hanno ricevuto servizi di trasporto, generalmente per sostenere visite sanitarie;
– più di 10.500 persone sono state raggiunte da attività di assistenza sanitaria mentale inclusiva, compresi primi soccorsi psicologici, corsi di formazione sulla salute mentale inclusiva, servizi psicosociali e consulenze individuali;
– professionisti sanitari e umanitari hanno partecipato a programmi di formazione sull’inclusione della disabilità.
Le stime su cui si basano questi dati vanno valutate per difetto, a causa dei diversi indicatori presenti nei vari progetti. «Accessibilità e inclusione devono essere al centro degli sforzi di recupero, mentre l’Ucraina si avvia verso la ricostruzione», sottolineano dall’EDF.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

L’impatto del lavoro svolto si tocca anche attraverso alcune storie di resilienza, come quella di Oleksandr, un veterano di Kiev ed ex motociclista, che ha subito una lesione al midollo spinale nel 2022. Attraverso il programma, esperti in design inclusivo per la disabilità gli hanno fornito supporto per ridisegnare e modificare il suo appartamento all’insegna dell’accessibilità. Questo ha aiutato Oleksandr a recuperare l’indipendenza e a fa parte di un’iniziativa che ha assistito oltre 52 persone nel migliorare l’accessibilità in Ucraina.
Inoltre, un programma ad hoc per i lavoratori sociali ha fornito loro numerose biciclette, ciò che potrebbe sembrare una scelta insolita per chi vive in aree urbane, ma i lavoratori sociali dell’Ucraina servono vari villaggi e decine di famiglie. Hanno quindi bisogno di trasportare prodotti per l’igiene, cibo e medicinali, a volte su distanze molto lunghe. La fornitura di biciclette è stata molto popolare, e la necessità resta per altro non del tutto soddisfatta.
Da segnalare ancora l’“Accademia per i Diritti delle Persone con Disabilità”, ossia la Riga Academy, serie di corsi di formazione in presenza per attivisti sui diritti delle persone con disabilità e rappresentanti del governo ucraino, focalizzati sulle migliori pratiche per l’attuazione dei diritti delle stesse persone con disabilità.
E infine, il contribuito alla transizione verso la vita indipendente, con lo sviluppo della specifica Strategia che garantisce garantire il diritto di ogni bambino in Ucraina a crescere in un ambiente familiare per il 2024-2028, in collaborazione con le Autorità Statali. (C.C. e S.B.)

Per ulteriori informazioni: Phillipa Tucker, coordinatrice per l’Europa Orientale e Centrale dell’EDF (phillipa.tucker@edf-feph.org).



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