Orbita bassa: il nuovo campo di battaglia tra potenze spaziali

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 Dalle comunicazioni globali alle operazioni militari, la concorrenza nel settore dell’internet satellitare in orbita bassa (LEO) è aumentata in modo vertiginoso e continuerà a crescere nei prossimi anni.

La crescente competizione nell’internet satellitare tra potenze globali

Oltre a:

si sono aggiunti ulteriori attori, tra cui:

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Con l’obiettivo di dominare le comunicazioni civili e militari senza cavo, dunque, è sempre più guerra aperta tra gli attori del settore spaziale di Cina e Stati Uniti. “Chiunque installi per primo i satelliti ha un vantaggio strategico; i ritardatari si ritrovano con posizioni e altitudini meno favorevoli”, ha detto il tenente generale in pensione dell’aeronautica militare taiwanese Chang Yen-ting.

Si prevede che il mercato dell’internet satellitare possa crescere da 13,50 miliardi di dollari nel 2025 a 186,84 entro il 2034, “con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 33,90% durante il periodo di previsione (2025-2034)”, sostiene Market Research Future (MRFR) in un recente rapporto. Le dimensioni di tale mercato sono state valutate in 10,83 miliardi di dollari nel 2024. Secondo MRFR, inoltre, la velocità e l’affidabilità dei servizi Internet via satellite sono in continuo miglioramento da parte dei fornitori, con il prezzo diminuito di recente. Il Nord America che ha la più grande quota del mercato globale dell’internet satellitare. Attualmente, i principali attori del mercato sono Singtel Group, FreedomsAT, Echostar Corporation, Thuraya Telecommunications Company, Eutelsat Communications SA, Oneweb.net, SpaceX, Viasat, Inc. e Axess.

Vantaggi strategici dell’orbita bassa e domanda militare in crescita

Molti satelliti sono attualmente posizionati in orbita geostazionaria (GEO) a 22.300 miglia sopra l’equatore. Tre satelliti GEO possono coprire l’intero globo, ma il ritardo nella trasmissione del segnale è significativo a causa della loro distanza dalla terra. I satelliti LEO, invece, in orbita a un’altitudine di 1.200 miglia, sono molto più adatti alle telecomunicazioni, fornendo Internet ad alta velocità per comunità remote, imbarcazioni marittime e militari in guerra.

Il segmento LEO dell’internet satellitare ha dominato il mercato, rappresentando il 41% del fatturato (1,72 miliardi), precisa MRFR. “Questo perché la connettività mobile a banda larga in tutto il mondo è stata rivoluzionata dalla tecnologia Internet satellitare”.

La crescente domanda di Internet via satellite da parte dei militari

Secondo Market Research Future (MRFR), il mercato dell’internet satellitare è guidato dalla crescente domanda da parte dei militari. I servizi di comunicazione satellitare, infatti, offrono una capacità di banda sicura per le operazioni militari condotte in aree remote con infrastrutture di comunicazione inadeguate e instabili.

Per questo, MRFR prevede che il fatturato dei servizi satellitari fissi (FSS) utilizzati nelle applicazioni militari e governative aumenterà notevolmente nei prossimi anni. La tecnologia satellitare commerciale viene incorporata nelle reti di comunicazione militare dai governi di tutto il mondo. Questo è il risultato dell’intensificazione degli sforzi governativi per rispondere alla crescente domanda di Internet via satellite per il telelavoro in una serie di applicazioni, tra cui le comunicazioni in movimento (COTM) e l’intelligence, la sorveglianza e la ricognizione aerea (AISR) (COTM). I servizi satellitari sono eccellenti nel fornire la copertura affidabile e ubiqua che questi servizi richiedono.

La corsa ai lanci: la Cina tenta di recuperare il divario con gli Usa

Nel 2021, SpaceX aveva previsto di raggiungere una copertura di servizio ininterrotta entro l’autunno dello stesso anno, mentre OneWeb entro la fine del 2022.

Al 31 dicembre 2024, Starlink ha lanciato oltre 7000 veicoli spaziali, tra cui V2-Mini e V2-MiniDTC. e si è prefissata l’obiettivo di gestirne 42.000 entro la fine del decennio. Space X ha effettuato un totale di 494 lanci, segnando il record di 96 dei 220 lanci mondiali nel 2023, con la Cina che si posiziona al secondo posto con 46 invii.

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Eutelsat OneWeb, invece, ha completato il dispiegamento dei satelliti, ma non ha ancora iniziato a fornire servizi a livello mondiale a causa di ritardi a terra.

Amazon ha avviato la ricerca e lo sviluppo del Progetto Kuiper nel 2018. A luglio 2020, ha ottenuto dalla Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti, la licenza per distribuire e gestire i relativi satelliti che prevede di iniziare ad inviare nel 2025.

Nel 2024, la Cina ha puntato a 100 lanci di satelliti, ma secondo alcuni analisti ne avrebbe effettuati solo 68, mentre SpaceX ha completato con successo 134 lanci del Falcon.

Tuttavia, secondo i dati dell’astrofisico Jonathan McDowell – analizzati dalla società di consulenza tecnologica Analysys Mason – lo scorso anno Pechino avrebbe lanciato un numero record di 263 satelliti LEO.

Per colmare il divario con gli USA, Pechino sta sviluppando diverse enormi costellazioni LEO:

  • La Guowang (Rete Nazionale),
  • la Qianfan (Mille Vele) che ha lanciato i suoi primi 18 satelliti LEO nel 2024
  • e la Honghu-3 (Cigno) e prevede di lanciare più di 38.000 satelliti entro il 2030.

L’11 febbraio scorso, la Cina ha distribuito 10 satelliti Internet – il secondo gruppo di satelliti low-Earth orbit della rete internet di proprietà statale – con il nuovo razzo Long March 8A, una versione potenziata del precedente Long March-8, inaugurato nel 2020, di cui mantiene il nucleo del primo stadio e i booster.

Secondo quanto dichiarato dalla China Academy of Launch Vehicle Technology (Calt) – che ha progettato il Long March 8A – il lancio del nuovo razzo apre per Pechino una serie di altri lanci in programma per il 2025. Sarebbero dieci in totale quelli che riguarderanno la famiglia di razzi Long March 8, di cui cinque o sei dovrebbero essere eseguiti proprio dal Long March 8A.

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Nei prossimi anni, Pechino sarà in grado di avviare diverse missioni di lancio di oltre 10.000 costellazioni ciascuna. “La Cina continuerà l’implementazione su larga scala delle sue costellazioni di Internet satellitare, migliorando ulteriormente la copertura delle comunicazioni globali. La Spacesail Constellation, una megacostellazione in orbita terrestre bassa, è pronta a lanciare il suo servizio Internet satellitare mondiale quest’anno, supportando settori come trasporti, nuova energia, città intelligenti e agricoltura intelligente, tra gli altri”, ha dichiarato di recente Pechino, annunciando il suo programma spaziale per il 2025.

Le implicazioni strategico-militari delle reti satellitari LEO

Shen Ming-shih, ricercatore presso il Taiwan Institute for National Defense and Security Research, ha dichiarato ad The Epoch Times che Pechino vede queste reti non solo come fornitori di servizi Internet commerciali, ma anche come risorse strategiche per le comunicazioni, la sorveglianza e potenzialmente per applicazioni militari.

La rete Internet satellitare, infatti, ha svolto un ruolo cruciale nella difesa dell’Ucraina, dimostrando come le costellazioni LEO possano avere un impatto diretto sui risultati militari, fornendo comunicazioni resilienti sul campo di battaglia. Tuttavia, c’è un fattore limitante. Mentre Chang nota che “first to orbit” gode di un vantaggio nell’occupare fisicamente determinati corridoi LEO, l’attuale quadro normativo è governato dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. L’Unione supervisiona il coordinamento delle frequenze e le licenze per i sistemi satellitari, un processo che può richiedere anni e deve rispettare i requisiti “use it or lose it”

La corsa della Cina a occupare una parte maggiore dell’orbita terrestre inferiore ha sollevato preoccupazioni tra i decisori politici occidentali, che temono che ciò possa estendere la portata del regime di censura di Internet di Pechino, riporta la Reuters. I ricercatori del think-tank American Foreign Policy Council hanno affermato in un documento di febbraio che Washington dovrebbe aumentare la cooperazione con le nazioni del Sud del mondo se volesse “contestare seriamente la crescente incursione della Cina nel dominio digitale”.

“La rapida espansione di Starlink e il suo utilizzo nella guerra in Ucraina hanno catturato l’attenzione di ricercatori militari come quelli della National University of Defense Technology della Cina, spingendo lo Stato a stanziare ingenti finanziamenti per reti satellitari rivali”, scrive la Reuters.

“Hongqing Technology, fondata nel 2017 e impegnata nello sviluppo di una costellazione di 10.000 satelliti, questo mese ha raccolto 340 milioni di yuan, per lo più da investitori affiliati allo Stato. L’anno scorso, SpaceSail si è assicurata 6,7 ​​miliardi di yuan (930 milioni di dollari) in un round di finanziamenti guidato da un fondo di investimento statale incentrato sul potenziamento delle capacità produttive della Cina. Anche i ricercatori cinesi, tra cui molti affiliati all’Esercito Popolare di Liberazione, hanno rivolto la loro attenzione al campo. La Cina ha pubblicato un record di 2.449 brevetti relativi alla tecnologia satellitare LEO nel 2023, rispetto ai 162 del 2019, secondo il database AcclaimIP di Anaqua”.

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Secondo un’analisi della Reuters, molti si concentrano su reti satellitari convenienti e sistemi di comunicazione a bassa latenza, sottolineando l’impegno della Cina nel colmare il divario tecnologico.

Tecnologie per tracciare e distruggere i satelliti avversari

Pechino sta anche sviluppando strumenti per tracciare e monitorare la costellazione di Starlink. La Cina, infatti, ha iniziato a creare mezzi per disconnettere e distruggere i satelliti Starlink per proteggere la propria sicurezza nazionale.

Secondo l’Istituto di tecnologia di tracciamento e comunicazione di Pechino, Pechino deve sviluppare capacità anti-satellite, compresi sistemi di controllo con una scala e una sensibilità senza precedenti, per tracciare e monitorare ogni satellite Starlink.

“È necessario utilizzare una combinazione di metodi di sconfitta soft e hard per costringere alcuni satelliti Starlink a perdere le loro funzionalità e distruggere il sistema operativo del raggruppamento”, scrivono esperti militari di Pechino in un articolo pubblicato sulla rivista cinese Modern Defense Technology.

Secondo gli esperti cinesi, i droni militari e i caccia stealth statunitensi possono aumentare la velocità di trasferimento dati di oltre 100 volte utilizzando la connessione Starlink.

Hfytt SpaceX ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per sviluppare nuove tecnologie basate sulla piattaforma Starlink, tra cui strumenti altamente sensibili in grado di rilevare e tracciare armi ipersoniche che si muovono nell’atmosfera terrestre a una velocità cinque volte superiore a quella del suono o addirittura superiore.

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Si dice anche che la Cina stia sviluppando una serie di tecnologie anti-satellite alternative, tra cui microonde in grado di interrompere le comunicazioni o bruciare componenti elettronici.

Gli scienziati cinesi hanno anche sviluppato laser per accecare o danneggiare i satelliti, nanosatelliti che possono essere lanciati in grandi numeri per disattivare satelliti più grandi e armi informatiche per hackerare una rete di comunicazioni satellitari.

La Cina stringe patti per avere il controllo globale

Come riferisce la Reuters, a novembre scorso SpaceSail avrebbe firmato un accordo con il Brasile – che sarebbe anche in trattative con il servizio internet Project Kuiper di Bezos e con la canadese Telesat – annunciando di essere in trattative con oltre 30 paesi.

Due mesi dopo, ha iniziato a lavorare in Kazakistan. Spacesail Kazakhstan, una sussidiaria della cinese Spacesail International, si è infatti ufficialmente registrata presso l’Astana International Financial Centre (AIFC) con un investimento di 17 milioni di dollari. L’azienda prevede di istituire una struttura locale per integrare i suoi servizi Internet satellitari con l’infrastruttura di comunicazione del Kazakistan.

Il Ministero dello sviluppo digitale, delle innovazioni e dell’industria aerospaziale del Kazakistan dovrebbe formalizzare la cooperazione con Spacesail con la firma di un memorandum d’intesa entro l’anno, dopodiché verrà annunciata una tempistica dettagliata per il lancio di Internet satellitare, ha riferito Kursiv il 22 gennaio.

Secondo BNE Intellinews, il Kazakistan sta già testando le sue capacità di Internet satellitare. È stato lanciato un progetto pilota per portare i servizi Internet Starlink nelle scuole nelle aree remote. Inoltre, nel 2024 sono stati introdotti nel paese i servizi Internet satellitari dei provider globali OneWeb e Amazon Kuiper.

In Pakistan, sia SpaceX che Shanghai Spacecom Satellite Technology stanno cercando di entrare, ma le complicazioni geopolitiche e di licenza persistono.

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La Cina, inoltre, ha anche stretto quasi due dozzine di patti con le nazioni africane nel tentativo di superare gli Stati Uniti nello spazio. Gli investimenti in satelliti e infrastrutture stanno conquistando amicizie, e stanno dando alla Cina l’accesso ai dati di sorveglianza raccolti da satelliti e telescopi, nonché una presenza permanente nelle strutture che costruisce.

“Il programma spaziale cinese sostiene lo sviluppo economico e promuove la modernizzazione della difesa nazionale. I successi nello spazio simboleggiano l’emergere della Cina come potenza mondiale”, ha affermato l’Aerospace Center for Space Policy and Strategy, un think tank statunitense, in un rapporto pubblicato lo scorso ottobre.



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