aiuti per 8 milioni di famiglie e imprese. Le misure approvate dal Consiglio dei Ministri


Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto bollette, stanziando 3 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese contro il caro-energia. Il provvedimento prevede bonus fino a 500 euro per chi rientra nei requisiti del bonus sociale e introduce misure per la trasparenza delle bollette e la riduzione dell’onere fiscale. Contestualmente, il governo ha approvato il disegno di legge delega sul nucleare sostenibile, aprendo la strada a un futuro energetico più indipendente e meno costoso per l’Italia.

Cosa prevede il decreto bollette

Il nuovo decreto destina 1,6 miliardi di euro alle famiglie e 1,4 miliardi alle imprese. Il finanziamento proviene dalla Cassa servizi energetici e ambientali, evitando così un ulteriore indebitamento per lo Stato.

Aiuti alle famiglie: bonus bollette fino a 500 euro

Per contrastare il caro-energia, il governo ha introdotto un bonus bollette destinato a chi ha un ISEE fino a 25.000 euro. Il contributo è così suddiviso:

  • 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro (su richiesta)
  • Fino a 500 euro per chi già beneficia del bonus sociale (ISEE fino a 9.530 euro)
  • Coinvolte circa 8 milioni di famiglie

Inoltre, il decreto prevede bollette più trasparenti, con l’obbligo per i fornitori di specificare chiaramente i costi applicati e gli oneri di sistema.

Sostegno alle imprese e riduzione delle bollette

Per le imprese, il governo ha previsto:

  • Taglio degli oneri di sistema per le PMI, con un risparmio stimato fino al 20% sulle bollette
  • Fondo da 800 milioni di euro per compensare l’onere della tassazione sulle emissioni di CO₂
  • Sgravi fiscali e misure per garantire maggiore competitività al settore produttivo

Le misure avranno una durata di tre mesi, con la possibilità di essere prorogate in base all’andamento dei prezzi dell’energia.

Nucleare sostenibile: il governo rilancia l’energia atomica

Oltre al decreto bollette, il governo ha approvato anche un disegno di legge delega per lo sviluppo del nucleare sostenibile in Italia. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “Vogliamo garantire all’Italia energia sicura, pulita e a basso costo. Ora il Parlamento dovrà esprimersi. Oggi il governo ha stanziato 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette. Siamo intervenuti per dare una risposta immediata alla necessità del momento, ma abbiamo anche deciso di guardare al futuro con scelte di lungo periodo, perché è questo quello che serve all’Italia, scelte coraggiose e strutturali. È l’impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l’impegno che intendiamo rispettare“.

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha sottolineato che l’obiettivo è ridurre la dipendenza energetica dall’estero, garantendo alle future generazioni un’energia più economica e sicura.

Le reazioni politiche: tra sostegno e critiche

L’approvazione del decreto ha suscitato reazioni contrastanti:

  • Antonio Tajani (Forza Italia) ha definito la giornata “storica”, elogiando l’introduzione del nucleare sostenibile come un passo avanti per l’indipendenza energetica italiana, il Ministro ha infatti dichiarato: “il lavoro svolto con grande cura dal ministro Gilberto Pichetto può rendere l’Italia moderna e competitiva, in un settore nel quale già esprime eccellenze pubbliche e private. Per Forza Italia il nuovo nucleare sostenibile è un punto qualificante del programma, che coerentemente portiamo avanti per il bene del Paese, delle sue famiglie e del settore produttivo
  • Partiti di opposizione (PD, M5S, AVS) criticano il provvedimento, chiedendo al governo di puntare di più sulle energie rinnovabili e di consentire ad Acquirente Unico di stipulare contratti pluriennali con produttori di energia pulita.

Anche le associazioni dei consumatori hanno espresso delusione, sottolineando che le misure sono temporanee e non risolvono il problema strutturale dell’alto costo dell’energia.

Il decreto bollette rappresenta un primo intervento per alleviare il peso del caro-energia, ma la durata limitata delle misure e le incertezze sull’evoluzione del mercato energetico rendono necessario un piano più strutturale. Il dibattito sul nucleare sostenibile potrebbe segnare una svolta nel panorama energetico italiano, ma resta da vedere se il Parlamento accoglierà la proposta del governo.

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