“Qui un nuovo modello formativo . Stretto il contatto con le aziende”

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Porta il nome di un grande italiano, Sandro Pertini, il nuovo laboratorio tecnologico che da ieri è la casa dell’Its, la scuola di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica. Prima c’era l’ex mercato coperto, c’è stata la storia della città, oggi si costruisce il futuro e per l’occasione arriva il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per un taglio del nastro del tutto significativo, ad aprire una montagna di possibilità. È il vescovo Rocco Pennacchio a portare la sua benedizione ad un luogo che deve unire e tenere insieme i giovani e le loro speranze. Emozionato il sindaco Paolo Calcinaro che spiega come da un luogo in stato di abbandono con problemi di staticità si sia arrivati, con fondi europei e con il Pnrr, ad avere ad edificio bello, moderno, luminoso, per ora apre il piano terra, un grande locale adibito a laboratorio tecnologico polifunzionale che ospiterà mostre espositive, conferenze e convegni, con oltre 300 posti a sedere; all’interno di esso sarà presente anche uno spazio dedicato allo show cooking, il tutto per complessivi 800 metri quadrati. L’Its ad oggi collabora con il Montani per l’uso dei laboratori, il primo passaggio del ministro è proprio allo storico istituto, per poi incontrare il tessuto economico e sociale della città, tutti i dirigenti, le forze dell’ordine, con il prefetto Edoardo D’Alascio. Tutti insieme a salutare quella che il sindaco Calcinaro chiama l’università del lavoro, con i corsi biennali che offrono possibilità di occupazione per il 90 per cento degli studenti: “Le aziende cercano manodopera qualificata, i cittadini si vogliono affacciare con dignità al mondo del lavoro, tornerà qui movimento e vita in centro storico, questi i primi risultati della nuova sede dell’Its tra Fermo – Porto Sant’Elpidio”, conclude il sindaco. La speranza, e lo ribadisce l’onorevole Giorgia Latini, che si arrivi a organizzare sempre nel fermano un campus che possa portare qui anche studenti da fuori territorio, la zona di Porto Sant’Elpidio mette già a disposizione un terreno, il Ministro assicura che si può aprire un discorso e che i fondi ci sono. L’assessore regionale all’istruzione Chiara Biondi spiega che sono 600 gli studenti in regione che si iscrivono all’Its in forma gratuita per 25 corsi professionalizzanti, il 90 per cento di chi ha frequentato ha trovato lavoro, “vuol dire che è un investimento fondamentale per cercare di far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro, piccole e medie imprese che hanno bisogno di ragazzi formati e professionali”. L’Its gode anche del supporto della Camera di commercio, con un investimento complessivo di un milione e 250 mila euro per le quattro sedi, con Fermo anche Jesi, Recanati e Fano.

La sfida è anche nel percorso di studi che prevede 4 anni di scuola superiore tecnica o professionale e due anni di specializzazione all’Its, nel fermano hanno risposto l’istituto superiore di Amandola e il Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio, Valditara spiega che si tratta di un percorso che molti studenti stanno abbracciando, siamo già a 6300 iscritti al primo anno per il 2025. Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Donatella D’Amico parla di reti che si costruiscono e permettono di guardare quel futuro in modo roseo. L’Its Smart Academy di Fermo è stato il primo istituto regionale a credere nella riforma ministeriale. I corsi che si tengono a Villa Baruchello a Porto Sant’Elpidio sono infatti al secondo anno: “Si è rivelata una formula vincente perché la scuola è attenta alle esigenze delle aziende, ha detto Andrea Santori, presidente dell’Its, e spesso si avviano corsi co-progettati con i responsabili delle stesse aziende. La parte dell’interazione scuola/lavoro ha la sua forza negli stage aziendali di 800 ore suddivise in 400 per ciascuno dei due anni finali”.

“I nuovi laboratori, l’attivazione delle cucine e dell’area convegni darà un nuovo grande impulso – ha concluso Santori – ad una scuola che sta dando risposte importanti all’economia e al bisogno di lavoro professionalizzante dei ragazzi”. Valditara sottolinea la necessità di tenere sempre al centro di ogni progetto formativo i giovani e i loro talenti: “Questo nuovo modello formativo prevede di lavorare a stretto contatto con le aziende per capire di cose c’è bisogno, di far incontrare la domanda dell’economia con i talenti dei giovani. Oggi sono qui perché volevo dare una testimonianza di vicinanza e di forte volontà di garantire ai nostri giovani e ai nostri territori un futuro sempre più importante che arricchisce tutti perché la lotta contro il disagio e la povertà si vince diffondendo ricchezza benessere prosperità occupazione e opportunità”. Ribadisce che si farà un campus tecnologico e professionale per ogni regione, ci sono 35 milioni dal Governo e altri 100 milioni che pure saranno spesi per questo progetto che amplia le possibilità dei giovani di spostarsi, di studiare ovunque, di crescere con i territori.

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Saldo e stralcio

 

Angelica Malvatani



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