In Choose Paris Region, aziende, stakeholder e istituzioni lavorano per attrarre talenti e investitori. «Qui, sulle sponde della Senna, un equilibrio perfetto tra lavoro e vita privata»

Nella bella capitale francese, sulle sponde della Senna, Choose Paris Region riunisce stakeholder pubblici e privati ​​provenienti dai settori industriali, turistico e della produzione audiovisiva per migliorare l’attrattività della Regione. Qui, un gran numero di aziende, grandi, piccole e medie, assieme alle autorità locali, fa sinergia per svolgere la propria parte all’interno di un ecosistema che punta a sostenere e promuovere la regione. Tra i fondatori ci sono la Regione di Parigi, l’Area metropolitana del Grand Paris, la Camera di Commercio e l’industria della Regione di Parigi, il governo francese, Bpifrance e Business France. Questo nuovo appuntamento con Grand Tour, il nostro Viaggio tra i luoghi dell’innovazione del giovedì allargato oltre i confini nazionali, oggi arriva a Parigi, in uno degli ecosistemi più attrattivi in Europa per investimenti e numero di imprese. Qui ci ha accolto Francesco Travagli, director of Investment Promotion & Facilitation di Choose Paris Region.

Da Parigi al mondo

«Con un team di 120 dipendenti in Europa, Stati Uniti e Cina, Choose Paris Region aiuta ogni anno più di mille aziende internazionali a stabilirsi e ad accelerare il loro sviluppo nella principale regione europea – spiega il direttore Travagli – Il nostro headquarter si trova in rue Simon Veil, a poche centinaia di metri dalla Senna, ma abbiamo delle sedi anche a Mumbai, New York e San Francisco. Con 1.000 progetti all’anno, e un ritorno di circa 3 miliardi di euro, il giovane tessuto imprenditoriale parigino attrae investimenti da tutto il mondo. Nella sola regione di Parigi contiamo 12mila startup, 250 incubatori, 50 acceleratori e 10 miliardi in fundraising nel 2023».

Immerso in questo ecosistema che si caratterizza per la sua sorprendente dinamicità e che riesce ad attrarre all’ombra della Tour Eiffel investitori, venture capitalist e business angels da tutto il mondo, Choose Paris Region richiama aziende e talenti internazionali per lavorare a stretto contatto con gli attori locali della regione nell’ottica di fornire alle aziende internazionali i servizi di cui hanno bisogno, garantendo uno sviluppo sostenibile ed equilibrato. «Choose Paris Region contribuisce allo sviluppo di settori industriali forti, innovativi e sostenibili lavorando non solo con gli stakeholder del turismo ma fornendo anche una serie di risorse, strumenti e supporto che consentono ai professionisti di sviluppare e distribuire un’offerta di alta qualità, innovativa e adattata». Tra i comparti che più sono seguiti in Choose Paris Region non ci sono solo quelli dell’industria e del turismo, ma anche quello della produzione cinematografica e audiovisiva. «La Regione di Parigi è la prima in Europa a sostenere le produzioni francesi e internazionali facendo leva sul suo patrimonio culturale e sulla sua concentrazione di professionisti e aziende specializzate – spiega il direttore – Ci troviamo in una regione in cui l’offerta di talenti è molto alta e in termini di Ricerca e Sviluppo gli investimenti sono i più alti dell’UE».

In perfetto equilibrio

L’Agenzia sostiene e fornisce risorse ai talenti internazionali che desiderano stabilirsi e vivere nella regione di Parigi. «Su oltre 2 milioni di abitanti circa il 20% sono stranieri – racconta il direttore – A Parigi c’è un buon equilibrio per quanto riguarda il “life balance”, con un mix tra città e natura vincente. Non mancano sempre nuovi progetti di piste ciclabili, spazi verdi e le istituzioni investono sempre di più nel comparto agritech».

Tutti – o quasi – quindi, vogliono venire a vivere a Parigi, che annovera tra i suoi punti di forza anche la comunicazione: «Sfruttiamo qualsiasi evento aperto al pubblico, come ad esempio le Olimpiadi che si sono tenute l’anno scorso, per attrarre qui gli investitori, fargli conoscere la nostra regione e le opportunità di sviluppo che offre. Gli italiani, ad esempio, rappresentano la terza popolazione che viene più spesso in questa città, dopo gli americani e gli inglesi. In particolare, qui arrivano gli studenti – ne contiamo all’incirca 800mila – e spesso si fermano non più solo per studiare ma perchè trovano lavoro. Ci sono anche tanti dottorandi nel comparto accademico e della ricerca».

Startup e settori su cui si scommette a Parigi

Parlando di startup, Choose Paris Region scommette su diversi comparti, tra cui quello del fashiontech, dell’AI, dell’energia, della finanza, con diversi cluster in alcune zone della Regione. «Con eventi di open innovation, aiutiamo le startup a pianificare investimenti, sviluppare il go-to-market, fare setup, nell’amministrazione e nella parte legale. Ogni anno selezioniamo più di 2000 startup – spiega il direttore Travagli – e ci mettiamo in contatto con oltre 4.000 PMI e scaleup di tutti i principali settori: dalla produzione industriale e aerospaziale alla salute e all’energia. Organizziamo dei tech meeting con grandi corporate che ci comunicano quali sono i loro interessi in termini di innovazione e selezioniamo 30 startup per ogni evento a cui proponiamo incontri 1to1».

I percorsi che qui vengono offerti alle startup si concentrano su come assumere, fare business, ricerca e sviluppo. «Poi arriva un passaggio centrale: mettere in contatto queste realtà con il mercato e gli attori locali, pubblici o privati – continua Francesco – Noi lo facciamo offrendogli anche consulenza alla pianificazione di progetti importanti, prioritari e strategici. Con 40 persone che si occupano di investimenti in Choose Paris Region, accompagniamo progetti internazionali, di accelerazione e di contatto con le p.a con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri». Qui le startup non sono supportate soltanto nella fase del go-to-market, ma prima e dopo, come spiega il direttore: «Le aiutiamo anche nelle procedure amministrative, con il supporto dei contabili, in progetti di re-location, e le inseriamo in un ecosistema che gli permette di svilupparsi – e conclude – Internamente non abbiamo programmi di accelerazione, ma ci concentriamo sugli investitori stranieri che per noi sono fondamentali e permettono di connetterle all’ecosistema locale. Infine, ogni anno lanciamo diverse call for application che coprono più settori e attraggono candidati da tutto il mondo».