Altamura, la Regione finanzia la chiusura della discarica ‘ex Tradeco’

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Una ferita profonda cheha segnato l’intera comunità di Altamura e che oggi, dopo decenni, sta per essere risanata. La discarica ‘ex Tradeco’, è oggi al centro di un progetto già avviato di messa in sicurezza e chiusura definitiva, grazie risorse stanziate da Regione Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027. Questa mattina, nel corso della conferenza stampa nella sede del Palazzo del comune di Altamura, l’iniziativa è stata raccontata alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani. Presenti all’incontro anche l’assessore regionale al Personale, Gianni Stea, il consigliere regionale, Francesco Paolicelli,  il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Vito Leccese, il direttore generale Arpa Puglia, Vito Bruno, e il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella.

Individuate 13 discariche pericolose in Puglia

L’incontro di Altamura è il secondo di una serie di appuntamenti che Regione Puglia, con l’assessorato regionale all’Ambiente, ha programmato nei Comuni nei quali sono stati individuate le 13 discariche con alto grado di pericolosità. Al sito discarica ‘ex Tradeco’, in particolare, in località le Lamie nel comune di Altamura, è stato assegnato ordine di priorità numero 4.

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Emiliano: “Ad Altamura protagonisti del risanamento”

“Volevo ringraziare il sindaco Petronella e tutta l’amministrazione per la collaborazione che consideriamo di grandissima importanza – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – la vicenda che riguarda questa discarica comincia anni fa con un’ispezione disposta dall’Arpa insieme ai Carabinieri del Noe, quando ancora non era completamente nota l’entità del problema. Un’operazione che ci ha consentito di prendere cognizione di quello che stava accadendo. E nello stesso momento Regione Puglia chiudeva una serie di infrazioni europee legate all’abbandono di rifiuti, sottraendo l’Italia e la Puglia dal rischio di sanzioni pesantissime, ma soprattutto garantendo l’inizio di lavori di bonifica di altre discariche. Oggi abbiamo messo a disposizione, come primo finanziamento, ben 75 milioni di euro rivenienti da fondi europei per chiudere impianti di discariche dismessi e insicuri: li utilizzeremo, così come stiamo facendo, agendo sempre di concerto con i Comuni e, come Regione, utilizzando i poteri sostitutivi previsti dal Testo unico degli Enti locali del Codice dell’ambiente. Stiamo collaborando con la Città metropolitana di Bari, con tutte le Province pugliesi e con Arpa Puglia per fare in modo che questa strategia sia attuata al meglio per il bene delle comunità e dei cittadini. Il comune di Altamura sta dimostrando di essere protagonista in maniera concreta, anche dal punto di vista finanziario, di questo progetto di risanamento. Siamo adesso nella fase in cui dobbiamo fare tutte le indagini utili per capire quali sono gli indirizzi di progettazione, insieme alle procedure di caratterizzazione per definire cosa bisogna fare. È un lavoro talmente complesso che ha reso necessario la sottoscrizione di un disciplinare tra Regione Puglia e il comune di Altamura per far funzionare nella stretta collaborazione, e secondo un’unica strategia, gli uffici regionali e quelli comunali preposti. E auspichiamo ciò avvenga anche in altre amministrazioni ove verranno avviati i progetti dei siti in oggetto”.

L’assessora Triggiani: “Nei territori per chiudere le discariche pericolose”

“Abbiamo scelto di essere nei territori – ha sottolineato l’assessora Serena Triggiani – non solo per presentare tutte le attività che porteranno alla chiusura definitiva delle discariche pericolose, ma anche per sottolineare il protagonismo delle comunità e dei loro amministratori che si impegnano, con il supporto di Regione Puglia, a migliore ambiente, paesaggio e a tutelare la salute umana. Il percorso già avviato nel comune di Altamura rientra nell’ambito di una strategia di riqualificazione ambientale importante che riguarda tutta una serie di azioni tecniche che abbiamo scelto di raccontare proprio nei territori, i veri protagonisti  del cambiamento, con il supporto dell’Arpa Puglia, nostro braccio tecnico e scientifico di analisi. La discarica nel momento in cui subisce un abbandono da parte del gestore necessita di uno studio approfondito per capire la gravità e, successivamente, le modalità di intervento per la riqualificazione ambientale e paesaggistica. Ed è ciò che stiamo facendo adesso, grazie alle risorse che abbiamo: per il comune di Altamura sono stati impegnati al momento 150mila euro destinati all’avvio delle prime attività per la redazione del progetto di chiusura del sito di discarica e l’esecuzione delle indagini ambientali prodromiche alla stessa progettazione di chiusura. Come ha sottolineato il presidente Emiliano è  qualificante e decisivo in questa fase il gruppo di lavoro e la metodologia creata data dalla stretta collaborazione tra funzionari regionali che hanno lavorato in questi anni alacremente insieme ai tecnici dei comuni ad Arpa, cui va il mio particolare ringraziamento. Il disciplinare tra Regione e Comune di Altamura, in particolare, rappresenta una best practice da diffondere e applicare al fine dell’attuazione della nostra strategia di salvaguardia e di tutela dell’ambiente, ma anche della salute dei cittadini. Tra le nostre priorità è l’istituzione di una task force regionale con la nostra avvocatura e i territori interessati da abbandoni indiscriminati di discariche che ci permetterà di capire tutte le azioni da attuare e tutti i diritti che potremmo far valere per tutelare cittadini e territori”.

Il sindaco Petronella: “I lavori per la messa in sicurezza dureranno 5 anni”

“Ho fortemente voluto che l’Agenzia avviasse una ricognizione delle discariche in stato di abbandono, siti di particolare pericolosità – ha sottolineato il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno – L’esito della ricognizione ha costituito la radice tecnico-scientifica sulla quale si è innestata l’azione della Regione Puglia e dei Comuni, finalizzata a consentire la strutturata ed ordinata chiusura in sicurezza d’impianti classificati a rischio. Coordinandomi con Ispra, predisporremo relazioni tecniche a supporto della contestazione del ‘danno ambientale’, ove sussistente”.

“Si tratta di un’opera complessa e, osiamo dire, colossale, poiché la discarica si estende per oltre 75mila metri quadri, ove sono stati insilati oltre un milione di tonnellate nei circa venti anni di esercizio – ha commentato il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella – I lavori della messa in sicurezza avranno una durata prevista di almeno cinque anni. Effettuate tutte le verifiche sarà emesso, da parte della Regione Puglia, il provvedimento di chiusura definitiva dell’impianto. In seguito scatterà, così come previsto per legge, la cosiddetta post-gestione che avrà una durata di trent’anni, al fine di monitorare costantemente il controllo della situazione e quindi la fase di mineralizzazione-inertizzazione completa dei rifiuti presenti nella discarica. La sottoscrizione dell’accordo è un passaggio indispensabile per procedere realmente alla messa in sicurezza del sito e ripristino ambientale per giungere alla chiusura definitiva, al fine di garantire tranquillità all’intera popolazione. Ci rendiamo conto della situazione e dobbiamo procedere per rassicurare i nostri concittadini e il nostro territorio, contando sulla collaborazione”.



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