1 marzo: manifestazione cittadina a Bologna contro il caro-biglietti

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Questo Sabato a Bologna si terrà la manifestazione cittadina, concentramento alle ore 14.30 da Piazzale XX settembre, indetta da Potere al Popolo e altre sigle sociali e ambientali, come Ecoresistenze, Extinction Rebellion, USB e SGB contro il caro-biglietti.

L’ultima manovra dell’amministrazione comunale in mano al Partito Democratico ha infatti deciso di aumentare del 53% il costo degli autobus.

In queste settimane una forte mobilitazione ha attraversato il capoluogo emiliano-romagnolo, tra contestazioni al consiglio comunale e l’agitazione politica condotta nelle fermate degli autobus. Una mobilitazione nata per contrastare la manovra messa in campo dal comune che vuole scaricare sulle fasce popolari della città i costi delle grandi opere inutili come il TRAM e il Passante, le privatizzazioni del servizio pubblico locale e l’impatto della crescente inflazione.

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Dentro questo contesto, uno sciopero nazionale dell’Unione Sindacale di Base del 24 febbraio nel trasporto pubblico locale (TPL), che ha avuto un picco di adesione attorno all’80% a Bologna, ha fatto sentire con più forza anche la voce dei lavoratori, insieme a quella delle tante realtà e dei tanti cittadini indignati, verso questa manovra.

Il sindaco Lepore, di fronte ad un’opposizione popolare fuori dalle sale comunali che ha il coraggio di alzare la voce contro questo provvedimento, ha addirittura accusato di complotto le realtà promotrici: un’ulteriore conferma della chiusura a qualsiasi forma di dialogo con la cittadinanza portata avanti dal comune, anche di fronte alla richiesta, avanzata da Potere al Popolo, di consigli comunali aperti per parlare della manovra con tutte le persone che usufruiscono del servizio pubblico prima che, il 1° marzo, entri in vigore.

La strategia delle forze che esprimono l’attuale amministrazione, compresa Coalizione Civica è una forma di “coazione a ripetere” nel modi di operare di fronte ai nodi che stanno venendo al pettine, cercando di tappare i buchi di questa manovra con un confronto fittizio con CGIL-CISL-UIL, che non mette in discussione l’aumento ma prova a trovare delle forme di compromesso al ribasso per gli utenti.

Anche il governo ha la sua responsabilità in questo genere di provvedimenti, per quanto le opposizioni cittadine di destra provino a cavalcare l’onda del malcontento: anzi, è proprio il loro partito che a livello centrale ad aver tagliato milioni di euro ai trasporti pubblici locali. Segnale che la loro opposizione, oltre a polemizzare sul colore della giunta, non porta con sé nessun’alternativa. Fosse per loro, aggiusterebbero qualche particolare, farebbero magari qualche taglio più in altri settori del Welfare.

Per questo motivo la manifestazione cittadina di questo sabato 1 marzo assume un ruolo centrale per costruire una vera opposizione popolare nella città di Bologna: le tante realtà che hanno chiamato alla protesta per questo sabato mettono insieme tante parti di una città che sta profondamente cambiando, e che mette al centro le necessità degli investitori privati e degli speculatori, svendendo il già risicato welfare pubblico e alla tutela dell’ambiente. Una prospettiva non nuova se si sono seguite le proteste del Parco Don Bosco e i progetti che proprio in quel luogo il comune voleva attuare se non fosse stato per la protesta popolare che è riuscita a fermare i lavori.

Pensando alla vittoria ottenuta sul Don Bosco, sarà importante partecipare alla manifestazione di questo sabato per iniziare a costruire un argine che si opponga alle politiche ecocide, di privatizzazione e di smantellamento del welfare portate avanti dal comune di Bologna, dove gran parte delle fasce popolari, giovani e studentesche sono espulse non solo dal centro, ormai completamente messo a valore, ma anche dai quartieri immediatamente limitrofi.

Serve costruire una città popolare e attenta ai bisogni dei tanti cittadini che la vivono, nelle loro particolarità, che siano studenti o lavoratori, pensionati o migranti, e non una città costruita oggi a misura dei pochi ricchi che se la possano permettere.

Per questo invitiamo alla partecipazione, questo sabato ore 14.30 a piazza XX settembre.

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