Nuove regole per l’assegno unico 2025

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L’Assegno unico e universale (istituito dal D.Lgs 29 dicembre 2021 n. 230) è un sostegno economico riconosciuto alle famiglie con figli a carico e attribuito ad ogni figlio fino alla maggiore età o, in determinate condizioni, al compimento del 21° anno, e senza limite di età per i figli disabili.

Unico e universale. L’Assegno è unico poiché finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti al sostegno della genitorialità e della natalità. Universale perché garantito in misura minima a tutte le famiglie che abbiano figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.939,56 euro.

L’importo dell’Assegno varia in base alla condizione economica del nucleo familiare attestata da un ISEE valido al momento della presentazione della domanda; all’età e al numero di figli; alle eventuali situazioni di disabilità dei minori.

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Cosa cambia nell’assegno unico 2025: principali novità

Rispetto allo scorso anno, nel 2025 diventa operativa l’esclusione dall’ISEE dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari fino a 50mila euro prevista dalla Legge di Bilancio 2024. L’importo dell’assegno unico e universale (AUU) è inoltre escluso dall’ISEE ai fini del riconoscimento dei bonus per le nuove nascite e nido.

L’Assegno 2025 è stato rivalutato dall’INPS dello 0,8% su tutti gli importi. Aumentano l’importo del bonus per le famiglie con 4 o più figli (150 euro nel 2025 rispetto ai 100 del 2024) e le maggiorazioni legate alla disabilità.

Requisiti e ISEE: chi può richiedere l’assegno unico nel 2025

L’assegno unico e universale per i figli a carico è esteso a tutte le categorie di lavoratori: dipendenti (pubblici e privati), autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Tanto al momento della presentazione della domanda che per tutta la durata del beneficio il richiedente dev’essere necessariamente e congiuntamente in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’UE o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadinanza di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolarità di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • residenza e domicilio in Italia;
  • sia o sia stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Per quanto riguarda l’ISEE, alle famiglie che al momento della domanda sia in possesso di un ISEE valido, l’Assegno viene corrisposto in base alla corrispondente fascia ISEE (vedi Circolare numero 33 del 04-02-2025).

L’importo, commisurato al valore ISEE, è corrisposto retroattivamente (con tutti gli arretrati) anche a chi al momento della presentazione della domanda non sia in possesso di un ISEE, ma lo stesso sia successivamente attestato entro il 30 giugno.

Ricordiamo peraltro che l’assegno unico per figli a carico, poiché universale, può essere richiesto anche con ISEE superiore alla soglia di 45.939,56. In questo caso, verranno corrisposti solo gli importi minimi previsti dalla normativa.

Importi e maggiorazioni: come calcolare l’assegno unico aggiornato

Gli importi aggiornati sono stati comunicati dall’INPS con la circolare del 4 febbraio 2025 n. 3. Come anticipato poc’anzi, a partire dal 1° gennaio di quest’anno, l’importo dell’Assegno e le relative soglie ISEE sono state adeguate sulla base dell’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024).

Inoltre, per i genitori con figli a carico inferiori a 1 anno di vita l’assegno viene aumentato del 50% fino al compimento del primo anno di vita. Per le famiglie con almeno 3 figli e ISEE fino a 45.939,56 euro, aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni. Per le famiglie con almeno 4 figli, aumento fisso di 150 euro al mese.

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Per quel che riguarda le maggiorazioni, è riconosciuta una “Maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025)” per chi abbia un ISEE fino a 25mila euro e abbia ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) nel 2021.

Il calcolo dell’Assegno è legato a una quota variabile progressiva (da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE superiore a 45.939,56).

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati:

  • per i nuclei familiari numerosi (per i figli successivi al secondo);
  • per le madri di età inferiore a 21 anni;
  • nucleo con quattro o più figli, se i genitori sono entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • per i figli affetti da disabilità;
  • per i figli di età inferiore a un anno;
  • per i figli di età compresa tra 1 e 3 anni nel caso di nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 45939,56 euro.

Come presentare la domanda per l’assegno unico 2025

Per la presentazione della domanda ci sono diverse possibilità: online direttamente sul sito dell’INPS; tramite contact center (da rete mobile allo 06.164.164 o gratuitamente da rete fissa al numero 803.164); recandosi presso qualsiasi patronato; contattando gli uffici di CNA Biella allo 015.351121 o via mail all’indirizzo mailbox@biella.cna.it.

Non bisogna dimenticare che l’assegno unico e universale per i figli a carico viene erogato d’ufficio, in continuità, a chi ne abbia già beneficiato, nel caso in cui all’interno del sistema informativo dell’INPS risulti presente la relativa domanda con lo stato “accolta”.

Le domande già presentate, infatti, valgono anche per gli anni successivi a quello di presentazione, eccetto che per la comunicazione di eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda, come ad esempio, la nascita di un figlio o il raggiungimento della maggiore età.

Peraltro, la circolare INPS del 4 febbraio 2025 n. 33 precisa anche che per determinare l’importo dell’AUU è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il 2025.

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Assegno unico e altre agevolazioni: quali bonus sono compatibili

Come precisa l’ente erogatore, ovvero l’INPS, l’Assegno unico e universale “è compatibile con la fruizione di altre misure in danaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali, ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. È altresì compatibile col Bonus Asilo Nido”.

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