Passione, determinazione, tenacia, entusiasmo, intraprendenza, lungimiranza. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono le donne imprenditrici di successo: professioniste che hanno scelto di inseguire i propri sogni, mettendosi in gioco, e con perseveranza e volontà sono riuscite a realizzarli. Di “Imprenditoria femminile tra passato e presente” si è parlato durante il convegno organizzato dal “Club di Salerno del Soroptimist International”, presieduto dalla professoressa Maria Tota, insieme ad altre sette associazioni del territorio: “Inner Wheel Club Paestum città delle rose” presieduto dalla professoressa Antonietta Rocco; dalla “Compagnia dell’Eclissi”, presieduta dal dottor Vincenzo Tota; dall’associazione “Adorea”, presieduta dalla dottoressa Paola Nigro, rappresentata dalla Past President Mariapina Giudice ; dall’Associazione Lucana “Giustino Fortunato” presieduta dalla dottoressa Dina Crimaldi Oliva, rappresentata dal Vicepresidente Pasquale Ferrone; dalle associazioni “Parco Storico Sichelgaita “ e “Hortus Magnus”, presiedute dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi; e dall’associazione “Fidapa Sezione di Salerno, presieduta dalla professoressa Maria Rosaria Pagnani, rappresentata dalla Past President Rita Mazza Laurenzi. La professoressa Maria Tota ha presentato tutte le rappresentanti delle associazioni e spiegato gli obiettivi dell’incontro:” Quello di unire gli impegni di tutte le associazioni per il raggiungimento degli obiettivi comuni, quali la promozione della parità di genere e il contrasto alla violenza contro le donne. Con questo incontro, dedicato all’imprenditoria femminile, vogliamo raccontare delle storie di donne coraggiose che, in passato, ma ancora oggi, sfidano i preconcetti, gli stereotipi di genere e, libere da condizionamenti, perseguono i loro obiettivi, seguono le loro ambizioni e le loro inclinazioni. Vogliamo raccontare le storie di queste donne che possano ispirare, essere prese a modello dalle giovani generazioni”. La dottoressa soroptimista Lissie Tarantino, ha raccontato la storia dell’imprenditrice portoghese Gracia Nasi:” Questo era il suo nome ebreo ma era nota come Beatriz de Luna. Nata nel 1510 a Lisbona, dove la sua famiglia si era rifugiata dopo l’editto di espulsione degli ebrei dalla Spagna, fu una delle finanziere ebree più ricche del Rinascimento. A 18 anni sposò il cugino Francisco Mendes che a Lisbona si occupava di commerci su vasta scala. Quando morì il marito, Beatrice aveva venticinque anni ed ebbe la forza di portare avanti la ditta Mendes, che si occupava soprattutto di commercio di spezie. Si trasferì ad Anversa dove già c’era il cognato Diogo: alla sua morte Beatrice ereditò metà del capitale dell’azienda e divenne amministratrice dell’immensa fortuna dei Mendes”. La dottoressa Tarantino ha raccontato che Gracia Nasi, quando ci fu la persecuzione degli ebrei ad Ancona e il Papa dell’epoca sequestrò tutti i beni degli ebrei:” Gracia Nasi impose il blocco del commercio navale ebraico al porto di Ancona per oltre un anno. La storia di Gracia Nasi dimostra che non ci sono lavori che le donne non possono fare: basta solo credere in sé stesse”. A raccontare la loro storia di imprenditrici di oggi sono state la CEO della I.M.C. Cavi S.r.l., Anna Maria Prete, e la dottoressa innerina Daniela Senatore, fondatrice di “Biancamore”. L’Amministratore Delegato della I.M.C. Cavi S.r.l., azienda leader nel campo dei cavi speciali, che ha la sua sede nella Zona Industriale, in Via Mecio Gracco, è stata raccontata dalla CEO Anna Maria Prete : “Siamo specializzati nella produzione di cavi per automazione industriale, trasmissione dati e controllo, cavi extraflessibili, cavi resistenti agli oli, cavi per celle solari, cavi per sensoristica in immersione, cavi petrolchimici, cavi per radiofrequenza e computer, cavi coassiali per TV digitale terrestre, satellitare, cavi per impianti civili e cavi navali. Siamo presenti da oltre cinquant’anni sul territorio salernitano da quando mio padre, Francesco Prete, negli anni settanta, fondò l’azienda. Purtroppo ci ha lasciati all’età di cinquant’anni, a causa di un infarto, e io, che avevo diciannove anni, e mio fratello Andrea, che ne aveva ventitré, decidemmo di continuare l’attività”. L’imprenditrice salernitana ha raccontato che l’azienda esporta i suoi prodotti in molti paesi esteri:” Siamo presenti sul mercato europeo, soprattutto quello tedesco, e sul mercato asiatico e sudafricano”. Tante le difficoltà incontrate negli anni che ha superato brillantemente:” Ero una donna giovanissima e iniziare a lavorare in un campo tecnico, che all’epoca era ancora a predominanza maschile, non è stato facile. Soprattutto dopo, quando da moglie e madre di due figli ho dovuto conciliare lavoro e famiglia. Mi hanno aiutato molto, sia mio marito, che è un medico, sia mia madre che abitava vicino a me”. L’imprenditrice salernitana ha consigliato alle giovani donne di mettersi in gioco: “Le giovani generazioni sono forti, sicure di quello che fanno. Se hai l’idea giusta qualsiasi impresa riesce a decollare”. La dottoressa Daniela Senatore laureata in Economia all’Università Bocconi di Milano, fondatrice dell’azienda “Biancamore” che ha la sua sede a Paestum, realizza una linea di prodotti cosmetici utilizzando il latte delle bufale:” Mi occupo soprattutto di marketing, produzione e comunicazione. I nostri prodotti sono molto qualitativi perché il latte di bufala ha delle proprietà che fanno bene alla pelle e che abbiamo studiato insieme alla professoressa Anna Maria D’Ursi, Ordinario di Chimica Farmaceutica presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno. In pratica il grasso del latte di bufala, applicato sulla pelle, crea un film che è idratante ed essendo ricco di lattoferrina, blocca le molecole di metallo pesante presenti nell’atmosfera combattendo così i processi di invecchiamento sui quali influiscono anche agli agenti atmosferici. Usare i nostri prodotti significa anche trovare, in questa vita frenetica e veloce, una sorta di alleato che consenta di dedicare un po’ di tempo a sé stessi, di prendersi cura di sé, di fare una pausa rigenerante, scegliendo un benessere naturale, percorrendo un viaggio sensoriale che fa bene al corpo e all’anima”. Tanti i prodotti che è possibile acquistare direttamente presso lo store “Casa Biancamore”, in “Via delle gardenie” a Paestum, oppure sul sito www.biancamore.it : detergenti, creme, confezioni di shampoo e balsamo, burro cacao, indumenti realizzati in fibra di latte e vari accessori. Ma com’è nata l’idea di creare una linea di prodotti cosmetici per il corpo a base di latte di bufala?” Tutto ha inizio dal latte. Puro, genuino, nutriente. Il nettare della vita, prodotto dalle bufale in un luogo incontaminato: Paestum, dove le antiche tradizioni rivivono ogni giorno attraverso semplici gesti e dove, per tornare bambini, basta perdersi nel profumo del latte. Proprio qui, in attesa del mio primo figlio e in cerca di un rimedio naturale per la mia pelle irritata, ho deciso di immergermi in una vasca di acqua tiepida e latte di bufala. In ogni storia c’è della verità e, come le donne del passato che utilizzavano il latte per nutrire la pelle, anche io ho trovato sollievo grazie al bagno rigenerante. Da lì, l’intuizione: trasformare questo naturale rimedio in una promessa di benessere per tutti. E la promessa è stata mantenuta. Sommando l’esperienza della Famiglia Barlotti, dedita all’allevamento delle bufale dagli inizi del 1900, all’innovazione cosmetica moderna, io e mio fratello Pasquale siamo passati dalla riscoperta di un antico rimedio alla realizzazione di un progetto imprenditoriale”. La dottoressa Senatore ha consigliato alle donne di avere maggiore fiducia in sé stesse: “Le donne hanno una determinazione gentile: io non mi sono mai arresa. La passione e la tenacia alla fine ripagano. Credo molto in un futuro etico”.
Aniello Palumbo
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