Nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, a Roma, si è svolta l’audizione pubblica per la presentazione del dossier sulla candidatura di Aliano a Capitale italiana della Cultura 2027. Sono intervenuti il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, l’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, il Capo di Gabinetto della Regione Basilicata, Gianpiero Perri, e Annalisa Percoco della Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem), in- caricata della presentazione del dossier che, come sottolineato anche dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi «mira a valorizzare Aliano come simbolo di rinascita culturale e sviluppo sostenibile, mettendo in luce le peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio». Come da regolamento per lo svolgimento delle audizioni, concessi 30 minuti per esporre il dossier della candidatura, 25 minuti per il confronto con la Giuria di esperti che valuterà i progetti presentati per individuare la città che riceverà il prestigioso titolo di Capitale italiana della Cultura 2027, e, infine, 5 minuti conclusi per l’appello al voto. Il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, ha spiegato che la volontà di fondo è quella di superare vecchi stereotipi, promuovendo una nuova narrazione di Aliano: «C’è la volontà di andare oltre l’associazione storica con “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, cercando di ridefinire la propria identità culturale». «Il nostro paese – ha aggiunto il primo cittadino di Aliano – non si riduce a questo legame letterario, ma è molto di più: è paesaggio, espressionismo astratto, arte, cultura, poesia e scrittura. Questa reinterpretazione mira a valorizzare un’immagine più ampia e contemporanea della città». Annalisa Percoco della Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) ha precisato come il progetto sia frutto di un lavoro collettivo e partecipato. «Il dossier “Aliano, Terra dell’Altrove” – ha detto in audizione – è il risultato di un impegno condiviso tra istituzioni, associazioni e cittadini, volto a creare un modello di sviluppo culturale sostenibile e inclusivo. Puntiamo ad una visione di sviluppo culturale basata sulla partecipazione e sulla creazione di una “comunità di saperi” ad Aliano, ispirata al modello dell’apprendimento cooperativo. L’idea è di trasformare lo scambio di conoscenze in un legame sociale, ricucendo fiducia e reciprocità. Tra i progetti chiave ci sono la Casa dei Maestri, la Banca del Tempo Culturale e la rifunzionalizzazione di un’antica azienda agricola come hub contadino della Lucania interiore, gestito da una cooperativa di comunità». «Si punta a costruire una rete culturale solida, sia reale che virtuale, per connettere Aliano con un dinamismo culturale più ampio – ha concluso Percoco -, superando i confini regionali e del Mezzogiorno. Questo approccio non solo rafforza il tessuto sociale locale ma pro- ietta Aliano su una scena culturale nazionale e internazionale». «La nostra – ha dichiarato nel proprio appello finale al voto rivolto alla Giuria di esperti, il sindaco De Lorenzo – è una terra che sa essere casa per chi la scopre e rifugio per chi la vive ogni giorno. Una terra che non si è arresa al peso della sua geografia, ma persevera nel costruire il suo domani. Che Aliano per un anno sia il centro dell’Italia e un altrove possibile per tutti» Le città che si contendono il titolo di Capitale italiana della cultura 2027, oltre ad Aliano, sono Alberobello, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Con- za e Savona. La città vincitrice sarà annunciata entro il 28 marzo prossimo e beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura. La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014. Il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura. Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024); Agrigento (2025); L’Aquila (2026). La città vincitrice sarà annunciata entro il 28 marzo 2025 e beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura.
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