“Vogliamo far crescere gli eventi. Al centro il rapporto con i soci”

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di Patrick Colgan

Numeri importanti, nuove fiere e progetti per ampliare gli spazi a disposizione. Fiera si presenta al 2025 con solidità è ottimismo. Principale polo fieristico toscano, ha caratteristiche peculiari e uniche. Si trova, infatti, in pieno centro vicino alla stazione di Santa Maria Novella e ha a disposizione 100mila metri quadrati di superficie divisi fra la cinquecentesca Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi con spazi per congressi e auditorium e la moderna struttura polifunzionale del Palazzo degli Affari. Il presidente dal dicembre 2020 è Lorenzo Becattini.

Presidente, come vi siete presentati al 2025?

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“Con numeri di rilievo. Il valore della produzione è cresciuto di tre milioni rispetto ai 20,4 milioni del 2023. L’utile sarà importante. Va messo in rilievo che è salito il valore del settore congressuale. Del resto è una meta desiderata perché è… “.

Del resto avete una sede unica.

“È vero, ma avere una fortezza del ’500, una villa di fine ’800 e il Palazzo degli Affari innalzato negli anni ’70 del Novecento, significa anche costi di manutenzione importanti. È un bel salotto in centro con punti di forza, ma anche con caratteristiche meno semplici”.

Come avete superato il periodo della pandemia?

“In maniera molto semplice ci siamo rimboccati le maniche, puntando sulle persone che ci hanno dato risposte importanti. L’anno prima della pandemia il valore della produzione era stato di 18 milioni e la media del decennio precedente era di 16. Ora siamo oltre quei numeri”.

Che 2025 si prospetta?

“Il panorama si prospetta buono. È probabile che il congressuale non tenga il livello del 2024 che ci ha visto ospitare molti eventi internazionali. Una menzione la merita Didacta Italia, che si svolgerà in Fortezza dal 12 al 14 marzo, dedicata alla scuola del futuro. Negli anni scorsi uno spinoff si è tenuto a ottobre a Catania e alla Fiera del Levante. Quest’anno lo faremo a Riva del Garda, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento. È una fiera che organizziamo noi e ci dà molte soddisfazioni. E poi stiamo preparando MIDA – 89ª Mostra Internazionale dell’Artigianato che si terrà tra 25 aprile e primo maggio. L’anno prossimo festeggerà i 90 anni e vorremmo celebrarli adeguatamente. E poi un nostro obiettivo è anche sperimentare nuove fiere. A dicembre abbiamo messo in campo ’Castanea Expo 2025’, la prima mostra sul futuro della castanicoltura, a cadenza biennale: la castanicoltura è un’eccellenza italiana che vede la Toscana ai primi posti per la produzione. Stiamo lavorando sulla strategia con le necessarie alleanze. Si terrà dal 12 al 14 dicembre”.

E poi è forte la collaborazione con Pitti Immagine.

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“Certo. A partire da Pitti Uomo. Ma vorrei fare un plauso a Pitti Immagine anche per l’organizzazione di Taste 2025: è una collaborazione importante. L’evento è cresciuto, ma senza perdere di qualità, arrivando a ben 770 espositori”.

Le collaborazioni sono importanti.

“La volontà della società è di stringere intese commerciali sia sulle fiere che sul congressuale: è fondamentale fare squadra”.

Quali sviluppi si prevedono per il centro fieristico?

“La fortezza non è pienamente utilizzabile, ci sono importanti investimenti, fra i quali la realizzazione del Padiglione Bellavista, ubicato davanti all’Opificio delle Pietre Dure. È un bellissimo progetto e dovrebbe essere pronto intorno alla fine del 2026. Sarà utilizzabile per il congressuale, ma anche a fini fieristici. Attiguo al Bellavista c’è l’ex liceo Machiavelli: sono altri spazi che potranno essere utilizzati per varie finalità. Ricordo inoltre che come società abbiamo recentemente fatto un bell’investimento per rendere più armonico l’ingresso da piazza Adua”.

Infine, c’è il tema della sostenibilità, centrale per le fiere in questi anni.

“Per noi è fondamentale. Abbiamo ottenuto la certificazione Iso 20121 per la gestione sostenibile degli eventi. La ristrutturazione del Palazzo degli Affari, sulla quale abbiamo investito 11 milioni, è servita a rimuovere l’amianto, ma anche a rendere l’edificio più sostenibile grazie alle scelte fatte per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali e il risparmio energetico”.

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