Triennale di Milano, in 110 chiedono la sospensione del presidente Stefano Boeri: la lettera

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 


Milano, 25 febbraio 2025 – Centodieci professionisti milanesi e non solo – architetti, economisti, giornalisti, artisti e intellettuali – chiedono la sospensione dell’archistar Stefano Boeri dalla presidenza della Triennale.

La lettera-istanza inviata ieri a Fondazione Triennale, Ministero della Cultura, Comune, Regione e Camera di Commercio arriva dopo che martedì scorso il gip ha interdetto per un anno Boeri dal partecipare a concorsi di architettura come commissario o come concorrente.

Una conseguenza delle accuse a lui rivolte dai pm riguardo alla gara del 2022 del progetto per la Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Porta Vittoria, un progetto del valore di 8,6 milioni di euro, a cui hanno partecipato 44 studi internazionali e la cui realizzazione è stata finanziata con 101,5 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

L’accusa

Secondo l’accusa, quella gara fu viziata da gravi irregolarità: Boeri e l’architetto Cino Zucchi, con il primo nella commissione di valutazione, avevano riconosciuto in anticipo i concorrenti vincitori e attestato falsamente di non essere in conflitto di interessi, turbando la gara pubblica.

I firmatari

Tra i 110 firmatari della missiva ci sono gli architetti Lorenzo Degli Esposti, Amedeo Bellini, l’economista Marco Vitale, l’ex assessore alla Mobilità delle Giunta Albertini Giorgio Goggi, l’urbanista Sergio Brenna, il giornalista Luca Beltrami Gadola e il pittore Guido Lodigiani. Nell’istanza, i 110 professionisti prima si riferiscono alla decisione presa dalla magistratura milanese ai danni di Boeri e subito dopo sottolineano che “anche senza entrare nel merito della natura giuridica della Fondazione Triennale e della natura civilistica ed amministrativa dei contratti in corso, allo stato attuale dei fatti tali misure interdittive paiono rendere la posizione del presidente in contrasto con il Codice etico di Fondazione Triennale, basato su principi di “chiarezza e trasparenza, osservanza della legge e dei regolamenti interni, concorrenza leale“”. Subito dopo, l’istanza, “avente valore di autotutela”, si conclude con questa presa di posizione: “I sottoscritti chiedono alle istituzioni in indirizzo di attivarsi per la sospensione del presidente in carica, nell’interesse di Fondazione Triennale e dei sui membri, e nel rispetto del suo Codice etico”.

Il sindaco

La richiesta agli enti che governano la Triennale è stata inviata. Ora si attende la loro reazione e quella di Boeri. Mercoledì scorso il sindaco Giuseppe Sala – il Comune, come indicato all’inizio, è uno dei soci della Fondazione Triennale – aveva difeso in prima battuta Boeri (“al momento non vedo elementi oggettivi per una sua rimozione dal ruolo di presidente della Triennale”) ma subito dopo aveva aggiunto che prima di assumere una posizione definitiva in merito avrebbe incontrato l’archistar per parlare della situazione”. Un faccia a faccia per verificare se ci sono le condizioni per andare avanti con la Triennale a guida Boeri.

L’archistar

Dal canto suo, l’archistar che ha firmato Il Bosco Verticale a Porta Nuova ha fatto sapere che intende andare avanti e guarda già alla 24esima Esposizione internazionale in Triennale dal titolo “Inequalities“, in programma da maggio a novembre 2025. L’idea del presidente in carica è chiudere in bellezza con il maxi-evento, l’ultimo del suo mandato in viale Alemagna, visto che il suo mandato scade nell’aprile 2026. A meno di complicazioni causate dalle proteste e dalle istanze anti-Boeri.

Regione

Palazzo Marino, in ogni caso, sembra pronto a difendere Boeri, professionista ed ex politico dello stesso colore politico – centrosinistra – dell’amministrazione Sala. Ma per ora è soft anche la posizione di Regione Lombardia, targata centrodestra, che con il suo rappresentate nel consiglio di amministrazione della Triennale, il professor Stefano Zecchi, intellettuale vicino a Fratelli d’Italia, la scorsa settimana non ha chiesto la testa del numero uno della Fondazione, anzi: “Boeri intende restare al suo posto? Se può farlo dal punto di vista normativo, per quanto mi riguarda può restare, anche perché ha svolto bene il suo ruolo”.

Cambieranno le posizioni di Comune e Regione – oltre che della stessa Fondazione Triennale e del ministero della Cultura – alla luce dell’istanza presentata dai 110 professionisti? Probabilmente lo si capirà meglio nei prossimi giorni. Di sicuro al prossimo consiglio di amministrazione dell’ente culturale di viale Alemagna. Boeri, intanto, non replica ai suoi 110 oppositori.

 mail: massimiliano.mingoia@ilgiorno.it

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link