Mercato auto UE, il 2025 parte con il segno meno. Crescono le elettriche

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Il mercato auto dell’Unione Europea aveva chiuso il 2024 con una leggera crescita dello 0,8%. L’inizio del 2025 è stato invece invece negativo. Stando infatti ai numeri di ACEA, a gennaio ci sono state 831.201 immatricolazioni contro le 853.249 di gennaio 2024. Dunque, le immatricolazioni in Unione Europea solo calate nel primo mese del nuovo anno del 2,6%. Tra i principali mercati, in calo Francia (-6,2%), Italia (-5,8%) e Germania (-2,8%). La Spagna, al contrario, ha registrato un aumento del 5,3%.

UE+EFTA+REGNO UNITO

Volendo avere una visione ancora più completa, considerando anche i Paesi EFTA e il Regno Unito, a gennaio 2025 complessivamente ci sono state 995.271 immatricolazioni contro 1.016.940 del primo anno dello scorso anno. Parliamo quindi di una flessione del 2,1%.


CRESCONO LE AUTO ELETTRICHE

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Entriamo più nei dettagli ed andiamo a vedere più da vicino i dati per alimentazione a livello di Unione Europea.

AUTO ELETTRICHE

Partiamo dalle elettriche. A gennaio 2025 ne sono state immatricolate 124.341 unità, in crescita de 34% rispetto a gennaio 2024. Quota di mercato pari al 15%, nettamente superiore a quella del diesel (10%). ACEA sottolinea che tre dei quattro mercati più grandi della regione per le BEV, che insieme rappresentano il 64% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche, hanno registrato una crescita importante a due cifre: Germania (+53,5%), Belgio (+37,2%) e Paesi Bassi (+28,2%), mentre la Francia ha visto un leggero calo dello -0,5%.


IBRIDE

Passiamo alle ibride che mostrano ancora una volta una crescita. Parliamo di un +18,4%. A permettere questo risultato, il buon andamento di quattro dei principali mercati UE: Francia (+52,2%), Spagna (+23,5%), Germania (+13,7%) e Italia (+10,6%). Dunque, complessivamente ci sono state 290.014 unità immatricolate nel primo mese del 2025, pari al 34,9% della quota di mercato UE.

IBRIDE PLUG-IN

Passiamo alle PHEV che a gennaio 2025 hanno invece registrato un calo dell’8,5% a 61.406 unità complessive. Questo risultato negativo è dipeso essenzialmente dalle flessioni di alcuni mercati chiave per questa alimentazione come Belgio (-66,6%) e Francia (-54%). Di conseguenza, a gennaio 2025 le auto ibride Plug-in rappresentano il 7,4% delle vendite totali di auto nell’Unione Europea.

AUTO BENZINA E DIESEL

Passiamo alle alimentazioni tradizionali. A gennaio 2025 , le immatricolazioni di auto a benzina hanno registrato un calo del 18,9%, con tutti i principali mercati che hanno mostrato un segno negativo. La Francia, in particolare, ha chiuso il primo mese del nuovo anno con una flessione del 28,2% delle immatricolazioni delle auto a benzina. A seguire Germania (-23,7%), Italia (-17%) e Spagna (-11,1%). Con 244.763 nuove auto immatricolate, la quota di mercato è scesa al 29,4%, in calo rispetto al 35,4% dello stesso mese dell’anno scorso.

In caduta libera il diesel con una flessione del 27% e una quota di mercato, come accennato in precedenza, del 10%. A livello UE, sono state immatricolate a gennaio 2025 appena 82.942 auto diesel.

IN CALO STELLANTIS

Vediamo, adesso, i risultati dei principali Gruppi automobilistici sempre a livello di Unione Europea.

Microcredito

per le aziende

 

Il Gruppo Volkswagen ha iniziato il 2025 con un +5,6% (Volkswagen +14,9%; Skoda -4,4%%; Audi -4,3%; Seat -12,6%; Cupra +61,5%; Porsche -12,8%. A seguire Stellantis con un -17,9% (Peugeot -8,2%; Fiat -21,7%; Opel -31,1%; Citroen -14,3%; Jeep -13,2%; DS -42,3%; Alfa Romeo +22,7%; Lancia/Chrysler -73,2%) e il Gruppo Renault con una crescita del 5% (Renault +18,9%; Dacia -6%; Alpine +168,9%).

IL COMMENTO DI UNRAE

Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE, su risultati del mercato:

Nel settore vi è grande attesa per il ’Piano d’Azione’ che dovrebbe essere presentato dalla Commissione Europea il prossimo 5 marzo, come risultato del ‘Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea’, avviato lo scorso 30 gennaio. Questo piano dovrà fornire misure concrete per rendere il settore maggiormente competitivo e affrontare con efficacia la transizione verso la decarbonizzazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder dell’ecosistema. Il ‘Clean Industrial Deal’ che verrà presentato dalla Commissione domani 26 febbraio non conterrà invece alcuna misura per il settore auto, contrariamente a quanto anticipato a metà gennaio dal Vicepresidente Esecutivo Stéphane Séjourné, che aveva assicurato entro 40 giorni «soluzioni efficaci con l’obiettivo di stimolare la domanda di auto pulite, fra le altre cose con una strategia legata al rinnovo delle flotte aziendali.



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