Wall Street prosegue la seduta in calo. Alle 17.20 Il Nasdaq perde l’1,7%, il Dow Jones è poco sotto la parità e lo S&P 500 scende dello 0,9%.
Un report ha evidenziato il calo dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi. Il valore si attestato a 98,3 a febbraio, contro una stima degli economisti di 102,5. Si tratta del calo mensile più grande da agosto 2021. Il sentiment nei confronti del settore tecnologico è stato poi ulteriormente scosso da un rapporto di Bloomberg secondo cui la Casa Bianca starebbe cercando di inasprire le restrizioni, introdotte sotto l’amministrazione Biden, sulle esportazioni di tecnologia dei semiconduttori verso la Cina.
In questo contesto, il cambio euro/dollaro guadagna lo 0,28% mentre cala il rendimento del Treasury decennale al 4,3%, il livello più basso da dicembre 2024.
Ore 15.30 Wall Street apre la seduta poco mossa
Wall Street apre la seduta poco mossa. Alle 15.30 il Dow Jones guadagna lo 0,4%, S&P 500 lo 0,1% e il Nasdaq perde lo 0,3%. Gli investitori escono da una seduta principalmente negativa, poiché le azioni delle più importanti società tecnologiche hanno trascinato verso il basso l’S&P 500 e il Nasdaq Composite, mentre il Dow ha segnato un rialzo marginale.
«Gli Stati Uniti hanno iniziato il 2025 su basi solide: nel quarto trimestre del 2024, la crescita si attestava a +2,3% su base annua, grazie soprattutto all’andamento dei consumi interni e, sebbene gli investimenti abbiano fatto registrare una lieve flessione a seguito degli scioperi in Boeing, tutti gli indicatori mostrano che anche le imprese hanno le carte in regola per performare bene quest’anno, anche grazie alla potenziale deregolamentazione che potrebbe introdurre la nuova amministrazione Trump». Lo ha dichiarato Ombretta Signori, head of macroeconomic research and strategy di Ofi Invest AM. Alla luce di una crescita così robusta, anche se l’inflazione continuasse a scendere lievemente, la Federal Reserve non dovrebbe avere fretta di ridurre i tassi d’interesse, prevede l’esperta. Inoltre, a contribuire a una possibile strategia attendista della Fed, rimane una significativa incertezza riguardo i provvedimenti del presidente Donald Trump.
Trump ha indicato lunedì 24 che i dazi su Canada e Messico potrebbero entrare in vigore la prossima settimana, quando scadrà la pausa di un mese sulla loro attuazione.
Nel frattempo il board editoriale del Wall Street Journal ha criticato la decisione americana di votare con la Russia sulla risoluzione per l’Ucraina. Un «momento deplorevole» scrive il quotidiano dell’impero di Rupert Murdoch.
«La risoluzione non ha alcuna importanza pratica, anche se sottolinea la svolta di Donald Trump verso la Russia nel conflitto. «Forse» il presidente americano «pensa che dire la verità sulla Russia spingerà Vladimir Putin ad abbandonare i negoziati con l’Ucraina. Ronald Reagan, che cercò e raggiunse la pace, non si è tirato mai indietro dal dire la verità sull’Unione Sovietica. Verità che era un’arma essenziale per sconfiggere quello che Reagan chiamava un impero del male» mette in evidenza il board editoriale.
Ecco cinque titoli da monitorare martedì 25 febbraio.
1.Grandi aspettative per Nvidia
Alle 15.30 il titolo dell’azienda tecnologica scende dello 0,3% dopo il calo del 3,1% alla chiusura di ieri. Domani verrà pubblicato il bilancio dell’esercizio 2024/2025. Le aspettative del mercato sono molto alte, visti i tassi di crescita a tripla cifra dei trimestri passati, e anche una minima sbavatura potrebbe deludere gli investitori.
2.Hims & Hers sprofonda
Alle 15.30 le azioni della società di telemedicina statunitense crollano del 16,7% , dopo che l’azienda ha riportato un margine lordo del 77% per il quarto trimestre, al di sotto delle stime degli analisti al 78,4%. Ciò ha messo in ombra i risultati positivi dell’azienda per i tre mesi a dicembre.
3. Zoom Video Communications delude le attese
Alle 15.30 il titolo perde l’8,8%. La compagnia ha chiuso il quarto trimestre con un utile sopra le previsioni, ma la guidance sui ricavi per il 2026 ha deluso di poco le attese del consensus.
4. Home Depot non riesce a decollare
Alle 15.30 le azioni del più grande rivenditore di articoli per la casa negli Stati Uniti perdono il 2%. A pesare è la guidance per l’anno fiscale, che ha deluso gli investitori nonostante i risultati trimestrali poco sopra le aspettative.
5.Coinbase soffre per il crollo del Bitcoin
Alle 15.30 il titolo perde il 5% a causa del crollo del Bitcoin che scende ai minimi da oltre tre mesi.
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