Keybox, oggi scatta il divieto. Via ai controlli della Municipale. Sindaca a caccia dei trasgressori

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di Antonio PassaneseFIRENZEDa questa mattina – a dieci giorni dalla pubblicazione della delibera sull’Albo pretorio e dopo mesi di confronti e discusioni con le associazioni degli host– le keybox sono formalmente fuori legge. E per questo dovranno essere rimosse da tutta la città. Per le 12 è previsto un blitz della sindaca Sara Funaro e dell’assessore al Turismo Jacopo Vicini nel centro storico – naturalmente con l’ausilio delle polizia municipale – per verificare se il provvedimento sia stato rispettato. Nei prossimi giorni i controlli riguarderanno anche gli altri quattro quartieri. Per i trasgressori (semmai dovessero essere identificati), scatterà una multa da 400 euro. E se gli imprenditori degli affitti turistici dovessero proseguire con il check in da remoto, invece che ’de visu’, come prevede l’articolo 109 del Testo di pubblica sicurezza, gli agenti, oltre alla contravvenzione, procederanno con una denuncia e avvieranno un’indagine a 360 gradi per verificare se l’host paghi la tassa di soggiorno, se abbia il Cin e se nell’appartemento dato in affitto ai turisti siano stati commessi abusi edilizi.

Dall’Oltrarno, quartiere ad altissima concentrazione di B&B, ieri le cassette portachiavi si contavano sulla dita di una mano, sono invece aumentati a dismisura i cosiddetti tastierini. Ma cosa prevede la delibera dell’amministrazione su questo tema? Nelle disposizioni relative al decoro pubblico, infatti, è specificato che “resta consentita l’installazione di massimo un tastierino a codice numerico e alfanumerico per edificio su pubblica strada, a condizione che l’installazione e la gestione dei codici di accesso siano stati autorizzati dal condominio. E senza possibilità di utilizzarli con finalità ricettive”.

Ieri, in Consiglio comunale, l’assessore Vicini ha spiegato che dalla giornata di oggi, il pool creato dal comandante Francesco Passaretti “farà un primo giro, un primo intervento di rimozione, anche se, da una prima mappatura risulta che di keybox in città, ne sono rimaste solo un terzo”. Anche se, come constatato da La Nazione sul campo, molti host stanno provando a bypassare lo stop attraverso l’utilizzo di altri sistemi tecnologici o semplicemente nascondendo le cassette portachiavi nelle buche delle lettere o direttamente all’interno del palazzo. La rimozione delle keybox ancora ancorate a muri, inferriate, pali e finestre, ha spiegato Vicini, “avverrà da parte degli agenti attraverso l’ausilio di personale tecnico”, e per risalire al legittimo proprietario i vigili del Nucleo amministrativo “si avverranno di tutte le procedure consentite dalla legge”.

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Ma c’è un problema non di poco conto che ora si trovano ad affrontare sia l’amministrazione comunale che la Municipale: sono infatti ancora numerose le agenzie immobiliari e le società di gestione della città – come è facilmente riscontrabile attraverso le pubblicità che stanno inondando i social – alla ricerca di abitazioni nel centro storico da trasformare in residenze turistiche. Possibilità, questa, vietata dal primo atto firmato, dopo il suo insediamento, dalla prima cittadina. Che ha adottato una variante al regolamento urbanistico, modificando alcuni articoli delle norme tecniche di attuazione, introducendo il divieto di utilizzare gli immobili posti all’interno del centro storico per “residenza temporanea”, comprensiva delle locazioni turistiche brevi. “Non sappiamo il motivo per cui alcune agenzie facciano questo tipo di richieste – commenta l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo – quel che è certo è che aprire nuove attività di locazioni turistiche brevi in area Unesco a Firenze è vietato, e lo sarà anche in futuro”.

Tommaso Birignani, responsabile di Tecnocasa Firenze però ammette che “il mercato è molto vivace e la maggior parte dei nostri potenziali clienti chiede di acquistare un appartamento in cento da mettere sul mercato degli affitti brevi, forse perché non conoscono la nuova normativa o sono in attesa della discussione davanti al Tar a maggio. Faccio un esempio: negli ultimi giorni, su 10 appuntamenti, tutti ci hano detto che sono orientati sulla rendita”. Chi invece non vuole avere problemi sta cercando casa fuori dal centro: “Gavinana, Porta Romana, Bellosguardo, via Brozino, via Gioberti, via Giotto, via Cimabue, Statuto, leopolda e San Jacopino le mete preferite”.



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