Italia ed Emirati Arabi Uniti firmano due nuovi accordi per future missioni spaziali

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L’Italia e gli Emirati Arabi Uniti consolidano la loro collaborazione nel settore spaziale con la firma di due Memorandum of Understanding (MoU) tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti (UAESA) e il Mohammed Bin Rashid Space Centre (MBRSC). Gli accordi, siglati il 24 febbraio 2025 durante il Forum Imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, vedranno l’Italia impegnata in due importanti missioni: Rashid Rover 3, destinata all’esplorazione lunare, e Emirates Mission to Asteroids (EMA), dedicata allo studio degli asteroidi.

Alla cerimonia erano presenti il presidente dell’ASI Teodoro Valente, il presidente della UAESA Ahmad bin Abdulla Humaid Belhoul Al Falasi e il direttore generale del MBRSC H.E. Salem Humaid AlMarri, con la partecipazione del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e del presidente degli Emirati Arabi Uniti S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan.

Gli accordi rafforzano il ruolo dell’Italia nel panorama spaziale internazionale e favoriscono la cooperazione scientifica e tecnologica tra i due paesi, aprendo nuove opportunità per l’esplorazione del Sistema Solare.

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L’Italia in Rashid Rover 3

La missione Rashid Rover 3, sviluppata dal Mohammed Bin Rashid Space Centre nell’ambito del programma Emirates Lunar Mission (ELM), sarà lanciata nel 2028 con l’obiettivo di esplorare la regione del Polo Sud lunare. Quest’area è di particolare interesse per la ricerca di ghiaccio superficiale e per lo studio della geologia della Luna, in vista di future missioni umane e di potenziali risorse utilizzabili in loco.

Render artistico della missione Rashid Rover 3 degli Emirati Arabi Uniti. Credits: Mohammed Bin Rashid Space Centre

L’Italia avrà un ruolo chiave nella missione attraverso la fornitura del Moon Infrared Spectrometer (MoonIS), uno strumento avanzato progettato per analizzare la composizione minerale della superficie lunare. Basato sullo spettrometro MA_MISS attualmente a bordo del rover Rosalind Franklin della missione ExoMars dell’ESA, il MoonIS permetterà di raccogliere dati fondamentali per comprendere la storia geologica e l’evoluzione del nostro satellite naturale.

Grazie alla collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti, l’Italia conferma la propria esperienza nel settore degli strumenti scientifici per l’esplorazione spaziale e contribuisce allo sviluppo di tecnologie avanzate per l’analisi del suolo lunare. La missione Rashid Rover 3 rappresenta un passo significativo verso una maggiore comprensione della Luna e delle sue risorse, con possibili implicazioni per future colonie spaziali.

Esplorazione degli asteroidi: il contributo italiano alla missione EMA

Parallelamente, l’ASI ha firmato un Memorandum con l’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti per collaborare alla Emirates Mission to Asteroids (EMA), un ambizioso progetto volto all’esplorazione degli asteroidi del Sistema Solare. La missione mira a raccogliere dati sulla composizione e sulle caratteristiche di questi corpi celesti. Avrà un ruolo cruciale nella comprensione delle origini del nostro sistema planetario, e delle possibili risorse disponibili nello spazio.

Render artistico della missione Emirates Mission to Asteroids (EMA) degli Emirati Arabi Uniti. Credits: UAE Space Agency
Render artistico della missione Emirates Mission to Asteroids (EMA) degli Emirati Arabi Uniti. Credits: UAE Space Agency

L’Italia fornirà supporto tecnico e scientifico alla missione, contribuendo alla progettazione e allo sviluppo degli strumenti di bordo. Grazie alle sue competenze nella tecnologia spaziale avanzata, il nostro paese avrà un ruolo strategico nell’analisi dei dati raccolti dagli strumenti di EMA.

Lo studio degli asteroidi è fondamentale non solo per la ricerca scientifica, ma anche per le future strategie di protezione planetaria e per l’individuazione di risorse estraibili nello spazio, come metalli preziosi e acqua. La collaborazione tra ASI e UAESA rafforza il legame tra i due paesi e apre nuove prospettive per lo sviluppo di missioni interplanetarie congiunte.

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