- Ore 10:25 Il Ftse Mib accelera al rialzo con Mps. Euro in ripresa
- Ore 09:05 Il Ftse Mib regge alle vendite con Leonardo. Spread stabile a 108 in attesa asta Btp
- Ore 08:15 Pil della Germania in linea con le attese
- Ore 07:40 Europa attesa in calo, Trump vuole restrizioni più dure sui chip in Cina
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari sale dello 0,53% a 38.674 punti con le banche, Leonardo e Unipol in evidenza. Il rendimento del Btp 10 anni è stabile al 3,55%, invece quello del Treasury Usa 10 anni scende al 4,34% dopo che la presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha proposto di destinare una parte «modesta» del bilancio della Fed a prestiti e operazioni di pronti contro termine attraverso un’asta giornaliera.
Logan (Fed): destinare una parte del bilancio della Fed a prestiti e operazioni di pronti contro termine attraverso un’asta
Questo incoraggerebbe le banche bisognose di liquidità a essere pronte a prendere in prestito dalla Fed e migliorerebbe l’efficienza e l’efficacia dell’attuazione della politica monetaria, ha spiegato Lorie Logan. «Una struttura del genere potrebbe anche agevolare la redistribuzione delle riserve all’interno del sistema bancario», ha dichiarato la Logan. «Se la Fed tenesse un’asta di prestiti giornaliera, le banche depositarie con maggior necessità di riserve in un determinato giorno probabilmente offrirebbero le offerte più alte, ridistribuendo automaticamente la liquidità dalle imprese con minor necessità». La Fed utilizza la sua cosiddetta «finestra di sconto» per concedere prestiti alle banche che hanno bisogno di liquidità, spesso in cambio di garanzie meno liquide, come i prestiti aziendali.
Nagel: la Bce non si affretti a ridurre i tassi
Mentre il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha ribadito che «i dati in arrivo suggeriscono che probabilmente raggiungeremo il nostro obiettivo (di inflazione, ndr) di medio termine del 2% nel corso di quest’anno. Ciò consentirebbe al consiglio direttivo della Bce di abbassare ulteriormente i tassi di interesse di riferimento». A questo punto, ha continuato, «abbiamo abbassato il tasso sui depositi presso la banca centrale per ben cinque volte; attualmente si trova al 2,75%. Probabilmente non è più così lontano dal tasso di interesse neutrale, anche se è difficile stabilire con esattezza quale sia questo tasso».
Ore 10:25 Il Ftse Mib accelera al rialzo con Mps. Euro in ripresa
L’indice Ftse Mib accelera al rialzo, sale dello 0,46% a 38.648 punti alle 10:25 con Mps in testa con un +2,75% seguita dalle altre banche e da Leonardo (+2,57%). L’euro viaggia a 1,047 (+0,38%) dopo i risultati elettorali tedeschi, nonostante un tentativo di rialzo in mattinata sopra 1,0500 poi frustrato da ordini di vendita che l’hanno riportato sotto in area 1,0470, area in cui si è fermato, osserva Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades.
Euro in ripresa in attesa di Trump o della Fed
In Germania, il blocco conservatore CDU/CSU si è assicurato il 28,6% dei voti, seguito dall’estrema destra AFD (20,8%) e dal centro-sinistra SPD (16,4%), in linea con le aspettative. «Il leader della CDU, Friedrich Merz, avrà bisogno di almeno un partner di coalizione per formare una maggioranza parlamentare, con un accordo con la SPD che sembra essere l’opzione più probabile», afferma Berlinzani.
Sempre sulle valute, il dollaro/yen ha sentito il supporto a 148,80 da dove ha rimbalzato tornando a 149,65, non lontano dalle prime resistenze chiave poste a 151. Pochi e insignificanti movimenti anche sulle altre coppie che attendono un nuovo trigger, o innesco da parte di Trump o della Fed. «I temi, infatti, sono sempre gli stessi, ovvero i dazi e la politica monetaria. E non bastano i tweet come quello del 25 febbraio in chiusura di sessione americana, quando ha dichiarato che ha intenzione di applicare le tariffe a Canada e Messico. Ora il mercato aspetta i fatti», precisa l’esperto.
Ore 09:05 Il Ftse Mib regge alle vendite con Leonardo. Spread stabile a 108 in attesa asta Btp
Borse europee in calo in avvio di seduta, eccetto Milano. Il Dax perde lo 0,70%, il Cac40 lo 0,32%, il Ftse100 lo 0,33%. Regge alle vendite il Ftse Mib, stabile a quota 38.480 punti. Lo spread Btp/Bund staziona a 108,5 punti base mentre è stata rinviata a venerdì la riunione del consiglio dei ministri inizialmente prevista per oggi, 25 febbraio, per varare il provvedimento a sostegno dei più bisognosi per il caro-bollette, e il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,55% con l’esito del voto tedesco, in linea con le attese, già stato incorporato nei prezzi.
Spread stabile a 108 in attesa asta Btp
Sul primario, oltre all’asta del Btp Short e dei Btpei per un massimo di 4,25 miliardi di euro, la Germania mette a disposizione 1,5 miliardi di Bund green con scadenza agosto 2053, cedola 1,80%. Atteso anche il nuovo 15 anni spagnolo per cui Madrid ha dato mandato il 24 febbraio. Mentre il Tesoro ha detto che in occasione dell’asta a medio lungo del 27 febbraio offrirà fino a 9,5 miliardi di euro del nuovo Btp a cinque anni e della riapertura del Btp agosto 2035 e del Ccteu a sette anni.
Intanto, dai dettagli del collocamento del Btp Più a otto anni, che la scorsa settimana ha raccolto quasi 15 miliardi di euro, è emerso che la partecipazione di investitori retail ha visto una quota pari al 69%, mentre quella del private banking del 31%, un livello elevato rispetto alle precedenti emissioni di Btp Valore, secondo il Tesoro. La quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici.
A Milano bene Leonardo. Giù Stellantis, Stm, Moncler e Idntt
Sul listino milanese spicca Leonardo con un +1,81% a 36,5 euro. Il condirettore generale, Lorenzo Mariani, ha detto che una collaborazione con gli investitori sauditi nei settori aerospazio e difesa riguarderà soprattutto programmi esistenti, come Eurofighter e Nh90, e potrebbe essere propedeutica all’ingresso di Riad nel progetto di lungo termine per il caccia di sesta generazione, accanto a Italia, Regno Unito e Giappone, riporta la Repubblica.
Invece, Stellantis perde lo 0,97% a 13,34 euro dopo che le vendite di auto nuove in Europa sono diminuite del 2,1% a gennaio, in quanto l’aumento delle immatricolazioni di auto completamente elettriche e ibride nei principali mercati non è stato sufficiente a compensare il calo delle vendite di auto a benzina e diesel. Le immatricolazioni di Volkswagen e Renault sono cresciute, rispettivamente, del 5,3% e del 5,4%, mentre sono calate del 16% quelle di Stellantis.
Trump ha aumentato i dazi sull’alluminio e sull’acciaio e ha minacciato una tariffa del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, oltre che su tutte le auto e i semiconduttori. Ora sta pianificando di inasprire le restrizioni sui semiconduttori in Cina, quindi attenzione anche a Stm (-2% a 25,87 euro).
Meglio Eni, con un +0,29% a 14,076 euro, che ha siglato tre accordi con società emiratine su data center, interconnessioni elettriche e minerali critici, nell’ambito del nuovo partenariato strategico bilaterale lanciato in occasione della visita di Stato a Roma del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan.
Restando nel settore oil, Saipem (-0,30% a 2,306 euro) riunisce il cda sui conti preliminari 2024 e sul piano strategico 2025-2028. Piano industriale 2025-2027 che ha presentato questa mattina Idntt (-5,23% a 2,9 euro).
Mentre Intesa Sanpaolo, in crescita dello 0,45% a 4,55 euro, ha sottoscritto un memorandum of understanding con Abu Dhabi Future Energy Company (Masdar) per rafforzare la collaborazione tra le parti nell’attività di M&A. Invece, nel settore del lusso, Moncler perde l’1% a 65,56 euro perché Bernstein ha tagliato il rating da outperform a market perform, pur alzando il target price da 60 a 65 euro.
E nel comparto energetico Citi ha aggiornato le previsioni su Enel (+0,04% a 6,94 euro) in vista dei risultati 2024, per riflettere le ultime stime su Endesa, le favorevoli condizioni idroelettriche, la forza dei prezzi delle materie prime e il contesto dei tassi di interesse. Di conseguenza, le stime di utile per azione variano tra +2% e -5% per il periodo 2024-2027, mentre la somma delle parti del gruppo a 12 mesi di 7,4 euro per azione rimane invariata. «Continuiamo a considerare il titolo Enel interessante e confermiamo il rating buy», precisa citi.
Quanto a Maire, stabile a quota 9,59 euro, la controllata Nextchem e Yousif Mohamed Al Nowais, partner industriale di lunga data del gruppo, hanno firmato un memorandum of understanding per l’ulteriore potenziamento del riciclo avanzato della plastica negli Emirati Arabi Uniti.
Ore 08:15 Pil della Germania in linea con le attese
Il future sull’Eurostoxx50 accelera al ribasso (-0,40% alle 08:15) dopo la pubblicazione del dato sul pil della Germania, sceso dello 0,2% nel quarto trimestre del 2024 rispetto a tre mesi precedenti e dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato conferma il risultato reso noto nella prima pubblicazione del 30 gennaio scorso ed è in linea con le attese degli economisti. Dopo aver toccato il minimo da oltre due mesi, il dollaro fatica a recuperare terreno. Il cross euro/dollaro vale 1,046, in rialzo dello 0,34%.
Ore 07:40 Europa attesa in calo, Trump vuole restrizioni più dure sui chip in Cina
Borse europee attese in calo in avvio di seduta (-0,24% il future sull’Eurostoxx50), mentre Wall Street il 24 febbraio e le borse asiatiche stamani sono scese in scia alle vendite sui titoli tecnologici in attesa dei risultati di Nvidia, considerata un punto di riferimento del settore. Il colosso dei chip pubblicherà i suoi risultati dopo la chiusura del mercato statunitense mercoledì 26 febbraio e gli investitori seguiranno attentamente eventuali segnali sulla domanda di intelligenza artificiale in un contesto di incertezza sul reale impatto della domanda di AI sul settore tecnologico, soprattutto dopo il lancio di DeepSeek da parte della Cina a fine gennaio.
Trump vuole restrizioni più dure sui chip in Cina
Il sentiment nei confronti del settore tecnologico è stato ulteriormente scosso da un rapporto di Bloomberg secondo cui la Casa Bianca starebbe cercando di inasprire le restrizioni, introdotte sotto l’amministrazione Biden, sulle esportazioni di tecnologia dei semiconduttori verso la Cina. Questo annuncio è arrivato dopo che Trump, nel fine settimana, ha ordinato un maggior controllo sugli investimenti cinesi nei settori chiave degli Stati Uniti, minacciando di peggiorare ulteriormente i rapporti con Pechino. I futures sugli indici azionari statunitensi scambiano in leggero rialzo. L’appetito per il rischio ha risentito anche dalle ripetute minacce di dazi commerciali da parte del presidente, Donald Trump, il quale ha avvertito che la prossima settimana potrebbero essere imposti dazi del 25% contro Canada e Messico.
L’euro recupera terreno sul dollaro
L’euro rimbalza dello 0,42% a 1,046 dollari in attesa alle 8 del pil del quarto trimestre del 2024 della Germania (precedente: -0,2% trimestre su trimestre, -0,2% anno su anno), alle 14:55 dell’indice settimanale Redbook degli Stati Uniti (precedente: +6,3% anno su anno), alle 15 dell’indice Case Shiller a dicembre (precedente: +4,3% anno su anno) e alle 16 dell’indice sulla fiducia dei consumatori a febbraio (precedente: 104,1 punti). Diversi gli esponenti di Fed (Logan alle 10:20, Barr alle 17:45 e Barkin alle 19) e Bce (Nagel alle 11, Schnabel alle 14) che parlano nell’arco della giornata.
Petrolio e oro in direzioni opposte
A due velocità i prezzi di petrolio e oro. I primi salgono: Wti +0,54% a 71,08 dollari al barile e Brent +0,40% a 74,61 dollari a barile dopo le nuove sanzioni Usa nei confronti dell’Iran che hanno alimentato i timori per una carenza dell’offerta di greggio, il secondo scende dello 0,44% a 2.951 dollari l’oncia. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di aver parlato con i leader del G7 insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, dichiarando che tutti i partecipanti alla telefonata hanno espresso l’obiettivo di porre fine alla guerra della Russia in Ucraina. Successivamente, in un post sul social network Truth Social, Trump ha detto di aver avuto «seri colloqui» con il presidente russo, Vladimir Putin, riguardo alla fine della guerra e a «importanti transazioni di sviluppo economico che si terranno tra gli Stati Uniti e la Russia».
A Milano occhio a Stellantis, Stm, Eni, Saipem, Intesa Sanpaolo, Moncler, Enel e Maire
Sul listino milanese attenzione a Stellantis dopo che le vendite di auto nuove in Europa sono diminuite del 2,1% a gennaio, in quanto l’aumento delle immatricolazioni di auto completamente elettriche e ibride nei principali mercati non è stato sufficiente a compensare il calo delle vendite di auto a benzina e diesel. Le immatricolazioni di Volkswagen e Renault sono cresciute, rispettivamente, del 5,3% e del 5,4%, mentre sono calate del 16% quelle di Stellantis.
Trump ha aumentato i dazi sull’alluminio e sull’acciaio e ha minacciato una tariffa del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, oltre che su tutte le auto e i semiconduttori. Ora sta pianificando di inasprire le restrizioni sui semiconduttori in Cina, quindi attenzione anche a Stm.
Da monitorare, poi, Eni che ha siglato tre accordi con società emiratine su data center, interconnessioni elettriche e minerali critici, nell’ambito del nuovo partenariato strategico bilaterale lanciato in occasione della visita di Stato a Roma del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan.
Restando nel settore oil, Saipem riunisce il cda sui conti preliminari 2024 e sul piano strategico 2025-2028. Piano industriale 2025-2027 che presenta in mattinata Idntt.
Mentre Intesa Sanpaolo ha sottoscritto un memorandum of understanding con Abu Dhabi Future Energy Company (Masdar) per rafforzare la collaborazione tra le parti nell’attività di M&A. Invece, nel settore del lusso, occhio a Moncler perché Bernstein ha tagliato il rating da outperform a market perform, pur alzando il target price da 60 a 65 euro.
E nel comparto energetico Citi ha aggiornato le previsioni su Enel in vista dei risultati 2024, per riflettere le ultime stime su Endesa, le favorevoli condizioni idroelettriche, la forza dei prezzi delle materie prime e il contesto dei tassi di interesse. Di conseguenza, le stime di utile per azione variano tra +2% e -5% per il periodo 2024-2027, mentre la somma delle parti del gruppo a 12 mesi di 7,4 euro per azione rimane invariata. «Continuiamo a considerare il titolo Enel interessante e confermiamo il rating buy», precisa citi.
Quanto a Maire la controllata Nextchem e Yousif Mohamed Al Nowais, partner industriale di lunga data del gruppo, hanno firmato un memorandum of understanding per l’ulteriore potenziamento del riciclo avanzato della plastica negli Emirati Arabi Uniti. (riproduzione riservata)
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