Il treno biancoscudato non si ferma. Corre, spinge, sgomma via le paure e lascia solo polvere dietro di sé. Il Padova abbatte la Giana Erminio per 3 a 0 con la furia di chi vuole prendersi tutto, mentre da Lumezzane arriva la notizia di un Vicenza ancora in scia. Il margine resta lo stesso, ma il messaggio è chiaro: il primo posto è un fortino da difendere con le unghie e con i denti. E con un Euganeo che torna a pulsare, sotto lo sguardo attento e compiaciuto di Oughourlian, il sogno continua a prendere forma. Ventunesimo successo stagionale per i ragazzi di Andreoletti, 69 punti in campionato dopo 28 giornate, con tanto di attacco più prolifico del girone A (in attesa della gara di lunedì dell’Atalanta Under 23 contro l’Albinoleffe) con 51 reti tonde e 16 marcatori diversi. Si può chiedere di più a questo Padova?
Il primo tempo
Spagnoli si accomoda in panchina, con la conferma dell’istituzionale 3-4-2-1 andreolettiano. Tre le novità rispetto a Vicenza, una per reparto: Granata sul centro sinistra per Faedo, Capelli a destra nel ruolo di carillero e Valente, dopo l’assist vincente del Menti, sulla trequarti con Liguori.
Il Padova attacca la spina con la medesima energia mentale e tecnica con cui ha chiuso il derby di una settimana fa e passa subito al 3′. Punizione sulla trequarti battuta rapida, Bortolussi in no look smarcante di tacco pesca Valente al limite. L’ex Palermo è fulmineo nel controllo e poi a battere con un destro chirurgico l’incolpevole Mangiapoco. Seconda rete stagionale per l’ala veronese dopo quella contro il Novara, terzo assist in campionato per Bortolussi.
I primissimi minuti biancoscudati, sotto gli occhi di un compiaciuto Ourghourlina, sono elettrici. Colombara è costretto agli straordinari in due occasioni tra il 6′ e il 7′ su Liguori e Bortolussi, ma al 10′ accusa problemi fisici ed è costretto al cambio. La Giana, dopo l’impatto iniziale scioccante, mette il muso fuori dalla sua metà campo con Marotta, conclusione dai 25 metri che lambisce il palo alla destra di Fortin.
La gara diventa equilibrata, con la Giana che si installa nella metà campo padovana alla ricerca del pari. Si aprono spazi invitanti in contropiede per i ragazzi di Andreoletti e al 21′ reclamano un possibile rigore per un tocco del pallone con il braccio di Lamesta. Per Mazzoni non ci sono gli estremi per il penalty ed ha ragione, perché il braccio, seppure largo, non va verso la sfera.
La Giana insiste, dimostra perché è reduce da 6 vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, giocando con intensità nella zona nevralgica e qualità dalla trequarti in su, non fanno difetto negli uomini di Chiappella. Ferri con un tiro cross fa venire un brivido allo stadio Euganeo al 26′, mentre dieci minuti più tardi è Delli Carri a salvare sulla linea su Stuckler.
Il Padova? Tutto nella conclusione laser mancina dai 25 metri di Liguori al 31′. Traversa piena. Non è pochissimo, ma nemmeno tantissimo, fermo restando che il Padova quando ha il pallone tra i piedi sa sempre cosa fare. In chiusura di tempo, il 21 di Andreoletti rischia il giallo per simulazione in area di rigore. Mazzoni lo grazia.
Il secondo tempo
Si ricomincia con un tifoso della tribuna che grida verso il sindaco Giordani che l’Euganeo è un forno a microonde. Tutto in linea con le dichiarazioni pre partita dell’azionista di maggioranza Joseph Oughourlian sul tema stadio e non solo. Sul campo l’atmosfera ci mette ad entrare al grado di cottura giusto. L’equilibrio regna sovrano, lo spettacolo latita.
Tiri in porta? Una chimera, fino all’invenzione improvvisa di Nichetti al 19′. Palla sul palo, Fortin battuto, sospirone di sollievo per il Padova. Andreoletti butta nella mischia Vara per Valente e la mossa scuote la gara. È proprio l’ecuadoregno, dopo un’azione offensiva insistita, a trovare l’assist per il 2 a 0 di Fusi in spaccata. Secondo sigillo in campionato per l’8 biancoscudato, terzo passaggio vincente per il numero 7 di Andreoletti.
Gara messa in discesa e allora c’è spazio anche per Buonaiuto, che prima reclama un rigore sacrosanto e poi decide di travestirsi da Alex Del Piero sotto gli occhi ammirati di Oughourlian. Corsa di 30 metri sulla sinistra, rientra dal limite saltando netto Lamesta e poi inventa un arcobaleno di destro che bacia la traversa e si infila all’incrocio. Una rete meravigliosa, la prima della sua seconda esperienza sotto il Santo.
Questo il tabellino della gara dello stadio Euganeo:
PADOVA-GIANA ERMINIO 3-0
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Valente al 3′ p.t., Fusi al 25′ s.t., Buonaiuto al 39′ s.t.
PADOVA (3-4-2-1)
Fortin 6; Pirrello 6,5, Delli Carri 7, Granata 6,5 (dal 28′ s.t. Kirwan 6); Al. Capelli 6,5, Fusi 7 (dal 32′ s.t. Cretella s.v.), Crisetig 6,5, Villa 5,5 (dal 17′ s.t. Favale 6); Liguori 6,5 (dal 32′ s.t. Buonaiuto 7), Valente 6,5 (dal 17′ s.t. Varas 6,5); Bortolussi 7
PANCHINA Sala, Carniello, Spagnoli, Russini, Bianchi, Montrone, Faedo, Tumiatti
ALLENATORE Andreoletti 6,5
GIANA ERMINIO (3-4-1-2)
Mangiapoco 6; Colombara s.v. (dal 11′ s.t. Piazza 5,5), Ferri 6 (dal 33′ s.t. Ballabio s.v.), Scaringi 6; Previtali 5,5, Marotta 6, Nichetti 6,5, De Maria 6 (dal 33′ s.t. Pala s.v.); Lamesta 5; Tirelli 5,5 (dal 14′ s.t. Montipò 5), Stuckler 5,5 (dal 14′ s.t. An. Capelli 5)
PANCHINA Pirola, Moro, Pinto, Avinci, Pirotta, Bassanini, Renda
ALLENATORE Chiappella 5,5
ARBITRO Manedo Mazzoni di Prato 6
ASSISTENTI Romagnoli-Andriambelo
AMMONITI Fusi (P), Granata (P) per gioco scorretto
NOTE paganti 1.605, incasso di 9.765,50 euro; abbonati 1.755, quota di NC euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)-3 (con un palo). Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 0-2. Angoli 1-3. Recuperi: p.t. 1′, s.t. 4’
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