Ucraina: l’impegno della Caritas italiana

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Più di tre anni di conflitto hanno lasciato l’Ucraina in una situazione umanitaria tragica. Oltre 12,7 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza, mentre 6,8 milioni di rifugiati ucraini sono fuggiti nei Paesi vicini in cerca di sicurezza. Dentro i confini ucraini, oltre 3,6 milioni di persone sono sfollate, costrette ad abbandonare case e vite precedenti. Dal febbraio 2022, Caritas è in prima linea, offrendo assistenza medica, psicologica e sociale, con un focus speciale sulla protezione delle persone più vulnerabili.

(Foto Caritas Polonia)

Più di tre anni di conflitto hanno lasciato l’Ucraina in una situazione umanitaria tragica. Ogni giorno, milioni di bambini, donne e uomini si trovano ad affrontare difficoltà immense per sopravvivere in un Paese devastato dalla guerra. Oltre 12,7 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza, mentre 6,8 milioni di rifugiati ucraini sono fuggiti nei Paesi vicini in cerca di sicurezza. Dentro i confini ucraini, oltre 3,6 milioni di persone sono sfollate, costrette ad abbandonare case e vite precedenti.

E mentre si discute su un eventuale accordo di pace l’inverno, nel pieno della stagione, aggrava ulteriormente una situazione già disperata. Le temperature sotto i -20°C, le interruzioni di corrente e le abitazioni danneggiate mettono a rischio la vita di tante famiglie. La perdita di oltre il 60% della capacità energetica nazionale ha lasciato la popolazione senza riscaldamento, luce e acqua potabile. Le scorte alimentari si stanno esaurendo e molte persone dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere. Il conflitto e la situazione politica continuano a ostacolare l’accesso agli aiuti, mettendo in pericolo mettendo in pericolo anche la vita degli operatori umanitari. Nonostante queste difficoltà, Caritas Italiana continua ad essere un punto di riferimento vitale, portando supporto a chi ha più bisogno e dando speranza per un futuro migliore. Dal febbraio 2022, Caritas è in prima linea, offrendo assistenza medica, psicologica e sociale, con un focus speciale sulla protezione delle persone più vulnerabili.

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Sono diversi gli ambiti in cui opera la Caritas: ogni azione, ogni intervento è un passo per costruire una società resiliente e inclusiva.

Oltre la guerra: ricostruire la pace e la solidarietà

Le Caritas Ucraina e Caritas Italiana lavorano ogni giorno per ricostruire non solo le infrastrutture materiali, ma anche il tessuto sociale del Paese. Attraverso il coinvolgimento di migliaia di volontari, Caritas promuove la pace, l’integrazione degli sfollati e la convivenza tra le diverse comunità. La rete di Caritas continua a crescere, apportando aiuti vitali e sostenendo la speranza di un futuro migliore per tutti, attraverso l’educazione, il volontariato e l’inclusione sociale. Ecco i 4 ambiti progettuali su cui, nell’ultimo anno appena trascorso, si è concentrata l’azione di Caritas Italiana dando uno sguardo al di là dell’emergenza:

Disabilità e salute

Il conflitto ha avuto un impatto devastante sulla salute della popolazione, con un aumento significativo delle disabilità fisiche, nonché un peggioramento dei disturbi di salute mentale. Le persone con disabilità, già vulnerabili, sono tra le più colpite dalla crisi. Caritas risponde con programmi di riabilitazione medica, promuovendo l’inclusione sociale e potenziando le capacità delle comunità locali per supportare queste persone.

Minori ed educazione

La guerra ha compromesso gravemente il sistema educativo ucraino, danneggiando o distruggendo scuole e mettendo a rischio l’educazione di migliaia di bambini. Inoltre, molti minori sono diventati vulnerabili a causa della perdita dei genitori o dello sfollamento forzato. Caritas ha risposto con interventi psicosociali, creando spazi protetti per bambini dove psicologi, educatori e animatori offrono supporto per aiutarli a superare il trauma.

Protezione

La violenza è aumentata a causa del conflitto, colpendo soprattutto donne, bambini e persone fragili. Caritas lavora con le autorità locali per offrire supporto psicosociale e legale, creando centri protetti, come le stanze della fiducia, che forniscono rifugio sicuro e assistenza continua alle vittime di violenza domestica, in particolare minori.

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Advocacy e coesione sociale

Caritas promuove la pace e la coesione sociale in un Paese segnato dalla guerra. Attraverso il supporto alle comunità locali e l’integrazione degli sfollati interni, Caritas favorisce la convivenza pacifica. Un pilastro di questo impegno è lo sviluppo della cultura del volontariato. Milioni di volontari si sono uniti alla rete di Caritas, contribuendo alla distribuzione degli aiuti e alla promozione della pace nelle comunità.

La Caritas italiana ha anche supportato numerosi progetti in Ucraina, divisi in step e volti al sostegno alla popolazione locale.

Step forward: riabilitazione e inclusione

Il progetto Step forward si impegna a migliorare la vita delle persone con disabilità, specialmente bambini e adulti che sono stati colpiti dal conflitto. L’obiettivo è quello di garantire loro l’accesso a risorse, supporto psicologico e riabilitazione fisica, creando un ambiente più inclusivo. In particolare, il progetto si concentra su:

Accesso alla riabilitazione: fornire programmi personalizzati per supportare i genitori e i caregiver, aiutando adulti e bambini con disabilità.

Infrastrutture adeguate: potenziare il centro Caritas-Spes di Zarichany per renderlo un luogo sicuro e adatto alla cura delle persone con disabilità.

Advocacy e sensibilizzazione: promuovere i diritti delle persone con disabilità e sensibilizzare la comunità attraverso campagne che favoriscano l’inclusione.

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Questo progetto è rivolto a bambini con disabilità, adulti che hanno subito lesioni durante il conflitto, e persone vulnerabili, con un particolare focus sugli sfollati. Le attività includono programmi di riabilitazione fisica, formazione per le famiglie, e campagne di sensibilizzazione per una maggiore inclusione sociale.

Super: supporto per la popolazione ucraina

Il progetto S.U.P.E.R. si propone di rispondere alle necessità immediate e di lunga durata della popolazione ucraina, affrontando le difficoltà che sfollati e comunità vulnerabili devono affrontare quotidianamente. Con il supporto di Caritas italiana, le Caritas ucraine, Vis e partner locali e il co-finanziamento dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), questo progetto fornisce una gamma di servizi fondamentali, tra cui:

Assistenza sanitaria: servizi innovativi come la telemedicina, ma anche assistenza sanitaria di base per chi vive in condizioni precarie.

Riabilitazione e supporto psicosociale: interventi che vanno dalla riabilitazione fisica alla gestione dei traumi psicologici causati dal conflitto

Formazione professionale: corsi di formazione per ragazze e donne vulnerabili, per aiutarle a costruire un futuro migliore.

Distribuzione di beni essenziali: mense per i rifugiati, kit igienico-sanitari e beni di prima necessità per le famiglie più colpite dalla guerra.

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L’intervento si concentra su diverse città ucraine e ha come obiettivo quello di rafforzare la rete locale di supporto, migliorando la qualità della vita dei più vulnerabili.

Speedy: inclusione sociale e cura per le persone disabili

Il progetto S.P.E.E.D.Y. è un’iniziativa che sostiene le persone con disabilità (Pwd) in Ucraina, promuovendo l’inclusione sociale e rafforzando le capacità delle organizzazioni locali per affrontare queste sfide. Realizzato con il supporto di Caritas italiana, Caritas Ucraina e partner locali, il progetto si concentra sul miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Le principali attività includono la formazione delle organizzazioni locali su temi di capacità e inclusione sociale, la creazione di centri diurni con supporto psicosociale, attività di integrazione e corsi di autonomia personale. Il progetto inoltre promuove la nascita di imprese sociali per sostenere l’autonomia economica e lancia campagne di sensibilizzazione per combattere lo stigma e favorire l’integrazione delle persone con disabilità. Il rafforzamento del dialogo tra autorità pubbliche, società civile e Caritas è un altro obiettivo chiave, per garantire politiche inclusive. Più di 500 persone con disabilità beneficeranno di questi interventi nelle città di Drohobych, Ternopil, Ivano-Frankivsk e Stryi.

R.I.S.E Ucraina: risposta integrata a sostegno dell’emergenza in Ucraina

Il progetto R.I.S.E. fornisce una risposta umanitaria integrata e multisettoriale per supportare le popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina e nei paesi limitrofi, garantendo accesso equo e sicuro ai servizi essenziali. In collaborazione con Caritas italiana, Cuamm e partner locali, e con il finanziamento di Aics, l’intervento prevede:

Assistenza sanitaria: supporto a strutture mediche con farmaci, attrezzature e servizi di emergenza

Salute mentale e supporto psicosociale: programmi per la gestione dello stress posttraumatico e il benessere psicosociale.

Distribuzione di beni di prima necessità: fornitura di kit igienico-sanitari, alimentari e di supporto all’inverno per le famiglie più vulnerabili.

Formazione del personale sanitario: corsi specialistici per operatori sanitari e parasanitari, con focus su emergenze neonatali e stabilizzazione dei pazienti.

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Protezione e inclusione sociale: azioni mirate per prevenire e rispondere alla violenza di genere e rafforzare i servizi di protezione

Il progetto, attivo in diverse regioni di Ucraina e Moldavia, mira a rafforzare la resilienza delle comunità e migliorare la qualità della vita delle persone più fragili.

Diversi anche i progetti Caritas promossi direttamente in Italia.

Dallo scoppio del conflitto in Ucraina, le diocesi italiane si sono impegnate per garantire un’accoglienza adeguata alle persone in fuga. Tante sono state le attività organizzate a livello locale: accoglienza, raccolta beni di prima necessità, assistenza sanitaria, accompagnamento psicologico… Le strutture maggiormente utilizzate: appartamenti, parrocchie, famiglie, istituti religiosi, centri di accoglienza. Migliaia le persone accolte dalla rete ecclesiale italiana, anche attraverso il progetto “Apri Ucraina” promosso da Caritas italiana.

 

Progetto “Apri Ucraina”

Apri Ucraina è stata un’iniziativa nazionale finalizzata a creare migliori condizioni di integrazione a favore dei profughi ucraini fuggiti dalla guerra, rafforzando il loro percorso di autonomia e sensibilizzando le comunità all’accoglienza del prossimo. Il progetto ha coinvolto 100 diocesi e sono stati oltre 6mila gli ucraini accolti fino al 31 ottobre 2023.

Progetto “È più bello insieme”

Il progetto offre a bambini e ragazzi ucraini colpiti dalla guerra un periodo di vacanza in Italia. Questa esperienza rappresenta una straordinaria opportunità per costruire legami solidali e rafforzare il senso di comunità, ed è rivolta alle equipe Caritas, alle delegazioni e a tutte le realtà territoriali: scuole, amministrazioni locali, associazioni, parrocchie, gruppi ecclesiali e giovani, con l’obiettivo di creare una rete di accoglienza e condivisione. L’incontro con questi bambini e ragazzi non è solo un gesto di ospitalità, ma un’occasione per educare alla pace e rafforzare il senso di umanità. L’animazione di comunità diventa così un cammino di crescita collettiva, dove ogni partecipante contribuisce a costruire una società più solidale e accogliente. Sono stati 1300 i bambini che hanno vissuto un periodo di vacanza in Italia.

 

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Finanziamenti e contributi

 

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana utilizzando il conto corrente postale n. 347013, donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”). Per maggiori info www.caritas.it.





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