In questo numero: Ue, giro di vite su sprechi alimentari e fast fashion – Usa, stop alle auto nel mirino dei repubblicani – D&I, anche Glass Lewis rivede le policy di voto – Attivismo Esg, i grandi gestori nel mirino della nuova Sec – L’Ocse boccia i fornitori di rating Esg – Reporting Esg, aziende convinte anche senza normativa
La “Rassegna stampa aumentata ESG” di ETicaNews, è un resoconto di analisi e commenti, principalmente orientato a livello internazionale, che punta la lente su alcuni dei principali snodi dell’informazione sui temi di sostenibilità negli ultimi sette giorni. Dando la precedenza agli argomenti su cui l’attenzione di ETicaNews è costante.
ue, giro di vite su sprechi alimentari e fast fashion
- OGGETTO – Consiglio dell’Ue ha annunciato nuove misure per ridurre gli sprechi alimentari e il fast fashion
- DATA – 19 febbraio 2025
- FONTE – EU targets food and fast fashion in new war on waste
- PAROLE CHIAVE: Consiglio dell’Ue, sprechi alimentari, fast fashion, obiettivi giuridicamente vincolanti, responsabilità estesa del produttore, riciclo
La presidenza polacca del Consiglio dell’Ue ha annunciato nuove misure per ridurre gli sprechi alimentari e per limitare la cultura della moda usa e getta. Dopo una maratona di colloqui a porte chiuse tra eurodeputati e delegati dei governi, l’Ue ha fissato i suoi primi obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri. Per quanto riguarda lo spreco alimentare, i legislatori hanno concordato un taglio del 30% tra rivenditori, ristoranti, ristoratori e famiglie entro la fine del decennio. Per i trasformatori e i produttori di alimenti, l’obiettivo al 2030 è una riduzione del 10 per cento. Entrambi gli obiettivi sono basati sulla media nel triennio fino al 2023. Per quanto riguarda invece l’industria tessile, e nello specifico il fast fashion, le riforme della direttiva quadro sui rifiuti dell’Ue concordate prevedono nuove regole armonizzate sulla responsabilità estesa del produttore. I produttori e i marchi dovranno pagare una tassa per aiutare a finanziare la raccolta, la cernita e il riciclo dei rifiuti, in base a quanto circolari e sostenibili sono i loro prodotti.
usa, stop alle auto nel mirino dei repubblicani
- OGGETTO – L’Agenzia per la protezione dell’ambiente sottoporrà formalmente l’approvazione delle regole della California sull’inquinamento automobilistico al Congresso Usa
- DATA – 15 febbraio 2025
- FONTE – Trump Maneuvers to Outflank California Over Ban on Gasoline Cars
- PAROLE CHIAVE: Stati Uniti, Epa, California, automobili, emissioni, Congresso, Donald Trump
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) degli Stati Uniti ha annunciato che sottoporrà formalmente l’approvazione delle regole della California sull’inquinamento automobilistico alla revisione del Congresso. La mossa apre la porta all’abrogazione accelerata dei tre regolamenti da parte dei legislatori repubblicani che controllano il Congresso, ai sensi del Congressional Review Act. Le deroghe dell’Epa, precedentemente autorizzate dall’amministrazione Biden, avevano permesso alla California di anticipare gli standard federali e approvare il programma Clean Cars II che impone la vendita di veicoli a zero emissioni, vietando quindi la vendita di auto convenzionali a benzina, a partire dal 2035. La revisione segue le critiche delle case automobilistiche, che hanno definito irraggiungibili gli standard californiani. Anche il presidente Donald Trump ha criticato le norme accusandole di strangolare la scelta dei consumatori.
D&I, anche glass lewis rivede le policy di voto
- OGGETTO – Anche la società di consulenza statunitense Glass Lewis sta rivedendo la sua posizione sulle raccomandazioni di voto in merito alle politiche di diversità, equità e inclusione
- DATA – 19 febbraio 2025
- FONTE – Glass Lewis reviewing DEI policies following recent Trump actions, memo shows
- PAROLE CHIAVE: Glass Lewis, Iss, diversità, equità, inclusione, Trump, raccomandazioni di voto, consiglio di amministrazione, proposte degli azionisti, società statunitensi, assemblee annuali degli azionisti
La società di consulenza statunitense Glass Lewis ha informato i clienti che sta rivedendo la sua posizione sulle politiche di diversità, equità e inclusione (Dei) a seguito delle recenti azioni di Trump. Nello specifico, in una nota ai clienti, la società ha citato le recenti azioni del Dipartimento di Giustizia per porre fine ai programmi Dei da parte di società private. Dopo Iss, anche Glass Lewis revisionerà quindi il suo approccio alle raccomandazioni di voto in merito alle elezioni del consiglio di amministrazione e alle proposte degli azionisti presso le società statunitensi. E ha aggiunto che avviserà i clienti di eventuali modifiche entro il 3 marzo. Le attuali linee guida raccomandano che gli azionisti votino contro alcuni amministratori di alcune delle più grandi società statunitensi i cui consigli mancano di diversità di genere, etnica o Lgbtq. La revisione potrebbe erodere il sostegno a queste misure nella prossima stagione delle assemblee annuali degli azionisti.
Attivismo esg, i grandi gestori nel mirino della nuova sec
- OGGETTO – BlackRock e Vanguard hanno temporaneamente sospeso le rituali riunioni di stewardship con le aziende prima dell’inizio della stagione di voto per delega
- DATA – 19 febbraio 2025
- FONTE – BlackRock and Vanguard halt meetings with companies after SEC cracks down on ESG
- PAROLE CHIAVE: BlackRock, Vanguard, Stati Uniti, Sec, gestori patrimoniali, stewardship, aziende, investimenti Esg, attivismo, investitori
I due maggiori gestori patrimoniali al mondo, BlackRock e Vanguard, hanno temporaneamente sospeso le riunioni di stewardship con le aziende dopo l’ultimo round di azioni della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti contro l’utilizzo di fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) negli investimenti. In genere, i grandi gestori patrimoniali parlano con le aziende sul voto prima dell’avvio di campagne di attivismo e anche su questioni di voto per delega, di routine durante le riunioni annuali degli azionisti. Tuttavia, la nuova guida della Sec ha messo in discussione questa pratica, accusando gli asset manager di cercare di influenzare il comportamento delle aziende a favore degli Esg. E, la scorsa settimana, il regolatore ha emesso nuove linee guida sull’attivismo degli investitori. La modifica impone requisiti normativi più onerosi ai gestori di fondi. Temendo di violare le linee guida, BlackRock e Vanguard hanno annullato gli incontri previsti con le aziende.
l’ocse boccia i controversy score dei rating esg
- OGGETTO – L’Ocse ha criticato l’uso dei punteggi di controversia offerti dai principali fornitori di rating e ha detto che non sono adatti a valutare la conformità delle società con le sue linee guida per la condotta aziendale responsabile
- DATA – 21 febbraio 2025
- FONTE – OECD criticises use of controversy scores aligned to its guidelines
- PAROLE CHIAVE: Ocse, controversie, fornitori di dati e rating Esg, Msci, Ftse Russell, S&P Global, investitori, diritti umani, società, Ungp, condotta aziendale responsabile, due diligence aziendale
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha realizzato un rapporto in cui analizza i servizi di monitoraggio delle controversie offerti dai fornitori di dati e rating Esg. In particolare, l’Ocse critica l’uso dei punteggi di controversia offerti dai principali fornitori di rating, tra cui Msci, Ftse Russell e S&P Global per aiutare gli investitori a escludere le società a causa di violazioni dei diritti umani o altri motivi sociali. Questi punteggi sono spesso commercializzati come allineati alle linee guida dell’Ocse e ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (Ungp), due quadri di “soft law” usati come punto di riferimento globale per la condotta aziendale responsabile. Tuttavia, il report dell’Ocse arriva alla conclusione che questi servizi, nella loro forma attuale, non sono adatti a valutare la conformità delle società con le sue linee guida. L’organismo ha anche respinto l’utilizzo dei rating Esg per valutare la due diligence aziendale.
reporting esg, aziende convinte anche senza normativa
Secondo il “Executive Benchmark on Integrated Reporting 2025” di Workiva, la stragrande maggioranza delle aziende andrà avanti con i piani di sostenibilità e di rendicontazione climatica, anche se dovessero cambiare i requisiti normativi. Hanno partecipato al sondaggio oltre 1.600 dirigenti di alto livello in aziende con oltre 250 milioni di dollari di fatturato in Nord America, Sud America, Europa e Asia, e 222 investitori istituzionali con oltre 250 milioni di dollari in Aum. I dirigenti hanno detto di vedere un significativo valore strategico nei dati di sostenibilità e quasi tutti gli investitori hanno riferito di essere più propensi a investire in aziende che forniscono sostenibilità integrata e informazioni finanziarie. Il rapporto ha rilevato che l’85% dei dirigenti intervistati intende portare avanti i piani esistenti per divulgare le emissioni di gas serra, indipendentemente dai cambiamenti politici all’interno del proprio Paese. Il 77% dei dirigenti ha riferito che il loro approccio alla rendicontazione di sostenibilità rimane invariato. E il 75% dei dirigenti di aziende che non hanno bisogno di conformarsi alla Csrd dell’Ue ha dichiarato di voler allineare almeno parzialmente la propria rendicontazione alla direttiva.
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