di Daniele Bovi
Non solo l’area del Dipartimento di Ingegneria e di Elce. Il potenziamento delle corse dei bus potrebbe toccare in futuro anche altre aree universitarie della città, come quelle di via del Giochetto e di Agraria. A spiegarlo lunedì sono stati Comune di Perugia e Università presentando il raddoppio delle corse della linea F.
Le novità Il provvedimento, come emerso negli scorsi giorni, prevede un raddoppio delle corse nella fascia 8.30-10.30 (4 all’andata e 4 al ritorno) per venire incontro alle esigenze degli studenti, con tempi di frequenza che passano da 30 a 15 minuti. Il bus viaggerà nel tratto compreso tra Elce-via Vecchi, Rimbocchi cva, Santa Lucia, viale Lino Spagnoli, Ingegneria, viale Giovanni Perari e ritorno. La sperimentazione, per la quale il Comune ha messo sul tavolo 26 mila euro, andrà avanti almeno fino al 31 dicembre, ma già dopo luglio sulla base dei numeri che Busitalia fornirà mensilmente si tireranno le prime somme.
Potenziamento “Candidate” per un potenziale rafforzamento ora sono le aree di via del Giochetto e di Agraria, entrambe oggi in sofferenza. Come spiegato in conferenza stampa dal professor Paolo Belardi, delegato del rettore, l’idea potrebbe essere anche quella di adottare una Zona 30 in via del Giochetto per aumentare la sicurezza degli studenti, con un approccio più sostenibile per l’intera comunità accademica. Una necessità, quella del potenziamento anche in altre zone, accolta con favore dall’assessore alla Mobilità Pierluigi Vossi secondo il quale nei prossimi 5 anni la linea degli autobus dovrà diventare una sorta di «metropolitana di superficie» grazie ad una maggiore frequenza nel passaggio dei mezzi.
I commenti «Questo provvedimento – ha detto Vossi – segna l’inizio di un percorso che, spero, possa proseguire per tutta la consiliatura, garantendo agli studenti certezze sull’efficienza del trasporto pubblico. Il nostro obiettivo è spostare persone dai mezzi privati a quelli pubblici e rendere il sistema di mobilità urbana sempre più funzionale e accessibile». «Questo intervento – ha aggiunto Belardi – risponde a una problematica concreta, accentuata dalla riduzione dei posti auto nel parcheggio del polo di Ingegneria a causa di cantieri in corso. Soddisfazione è stata espressa anche da Nicholas Radicchi, Coordinatore di Udu Perugia e presidente del Consiglio degli studenti: «Era da tempo – dice – che il polo di Ingegneria necessitava di un miglioramento della rete di trasporti, vista la scarsità di linee e il loro sovraffollamento. Questa iniziativa permetterà di ridurre il traffico privato e risolvere almeno in parte il problema dei parcheggi. Continueremo a lavorare affinché anche altri poli, come Agraria e il Cla, possano beneficiare di misure analoghe». Radicchi ha inoltre ricordato che oggi sono 13mila gli studenti abbonati al trasporto pubblico, un dato significativo che evidenzia la centralità del Tpl nell’esperienza studentesca.
Sostenibilità Il direttore operativo di Busitalia, Alessio Cinfrignini, ha descritto l’intervento come «un ulteriore passo avanti verso un trasporto pubblico più efficiente e sostenibile». «La fermata di via Perari – ha spiegato – sarà un punto strategico per intercettare sia il traffico privato che collettivo, inserendosi in un quadro più ampio di mobilità sostenibile». Margherita Ambrosi, dirigente del settore Mobilità del Comune, ha sottolineato come l’iniziativa risponda a un’esigenza concreta degli studenti: «Abbiamo lavorato per intercettare quella parte di utenza che non trovava piena soddisfazione nel trasporto pubblico attuale. Monitoreremo i risultati per valutare eventuali ulteriori miglioramenti». Anche Massimo Lacquaniti, mobility manager di UniPG, ha evidenziato il ruolo chiave del trasporto pubblico per la popolazione studentesca di Perugia: «Con 13mila abbonati, abbiamo un bacino importante di utenti e possiamo ancora migliorare. L’obiettivo è incentivare sempre più studenti a lasciare l’auto a casa e ad affidarsi ai mezzi pubblici».
«Il sogno» Tutta da individuare invece la soluzione che potrebbe alleggerire il peso degli abbonamenti pagati dalle famiglie degli studenti delle scuole superiori. «Il sogno – ha detto Vossi – sarebbe che anche gli under 19 possano utilizzare in modo convenzionato o gratuito i bus. Dovremo interloquire con la Regione. Magari non sarà subito gratuito, ci sono anche altre soluzioni». Insomma, lavori in corso
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