A Orotelli, centro di circa duemila abitanti della Barbagia di Ollolai, il Carnevale non è solo un evento festoso, ma un rito che si perpetua da secoli, trasformando la vita quotidiana in un mito collettivo. Il “Carrasecare Oroteddesu” rappresenta un’occasione straordinaria per immergersi nella tradizione locale e scoprire il misterioso fascino de “Sos Thurpos”: uomini-animali ”ciechi”, una delle maschere barbaricine di origine arcaica e dagli evidenti riti propiziatori legati alla necessità dell’uomo di ricercare un aiuto dalle divinità nelle difficoltà del quotidiano.
Il programma dell’edizione 2025 è ricco e si articola in tre giornate, 2, 4 e 9 marzo, organizzate dalla Pro loco di Orotelli, dal Comune e dal gruppo di Maschere Etniche Thurpos. Sfilate, concorsi in maschera, degustazioni e il fascino di Sos Thurpos.
Il Programma del Carrasecare Oroteddesu 2025
Domenica 2 Marzo:
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Ore 15:00: Sfilata di maschere tipiche come “Sos Thurpos”, “Sos Thurpeddos”, “S’Eritaju”, maschere spontanee e carri allegorici. Raduno presso il parco giochi del rione Mussinzua e festa finale in Piazza 1° Maggio.
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Concorso “Famiglie in Maschera” con premiazione della famiglia più simpatica e spiritosa.
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Intrattenimento musicale a cura di Matteo Pintus, Davide Ledda e Ayrton Ortu.
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Degustazione di cattas, le tipiche frittelle di carnevale.
Martedì 4 Marzo:
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Ore 15:00: Festa in maschera con “Sos Thurpeddos” dedicata ai bambini e ragazzi presso la piazza del Centro Polivalente Franco Pintus.
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Animazione a cura del “Castello Incantato” con giochi, sculture di palloncini, balli, zucchero filato e frati fritti per tutti.
Domenica 9 Marzo:
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Ore 11:00: Presso la piazzetta del Centro Polivalente Franco Pintus, gli ospiti potranno indossare “Su Gabbanu” e cospargersi il viso con “Su Tintieddu”, per scoprire il significato di essere “unu Thurpu”.
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Ore 15:30: Sfilata de Sos Thurpos, Sos Thurpeddos, S’Eritaju, maschere spontanee, carro con i buoi, carri allegorici e le maschere del carnevale tipico della Sardegna. Raduno di fronte alla chiesa di San Lussorio e festa finale in Piazza Su Palu.
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Concorso “Gruppi in Maschera” con premiazione per creatività, impatto visivo, interazione col pubblico, sostenibilità e capacità di trasmettere un messaggio significativo. I gruppi in maschera dovranno iscriversi al concorso prima dell’inizio della sfilata.
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Concorso “Su Thurpu prus etzu” e premio per il miglior carro allegorico.
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Intrattenimento musicale con Davide Ledda (organetto), Fabio Puddu e Alessandro Melis (voci) e Matteo Cucca (tastiera).
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Degustazione di vino, cattas e “Sa Fava e Lardu” in collaborazione con il Comitato Sant’Antoni ‘e su focu 2025.
Sos Thurpos, i protagonisti del Carnevale di Orotelli
I Thurpos, uomini-animali ”ciechi”, rappresentano una delle maschere barbaricine di origine arcaica e dagli evidenti riti propiziatori legati alla necessita’ dell’uomo di ricercare un aiuto dalle divinità nelle difficoltà del quotidiano. È Dionisio, conosciuto anche come Baco o Maimone, la divinità pagana per la quale i contadini praticavano i loro riti, affinché potesse essere generoso nelle piogge, elemento fondamentale per la buona riuscita del raccolto.
”Sos Thurpos” ancora oggi si presentano con un abbigliamento che si lega alla vita di tutti i giorni del contadino. Il viso dipinto di nero con la fuliggine del sughero, ”su thintieddu”, si nasconde sotto il cappuccio -su cucuttu- di un lungo cappotto – su gabanu- realizzato in orbace nero. I pantaloni da cavallerizzo – a s’isporta – sono accompagnati da un gilet e una giacca in velluto – su corpette e sa zacca-. Ai piedi portano gli scarponi in cuoio utili per i lavori nei campi, essi sotto la suola sono arricchiti con grossi chiodi -sas bullitas- affinché possano essere più resistenti durante il lavoro. Non mancano dei gambali in cuoio – sos cambales – che rendono tale figura ancora di più legata alle tradizioni della Sardegna. Indossato il cappotto, i thurpos, portano a tracolla una cinta spessa in pelle con i campanacci chiamata ”S’utturada”. Il tintinnio prodotto dai campanacci e il viso annerito, rappresentano le pratiche rituali per scacciare ciò che di maligno potrebbe ostacolare la buona riuscita del raccolto.
Orotelli e le sue particolarità
Orotelli è un luogo in cui le tradizioni sopravvivono forti nel tempo. Oltre al Carnevale, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la Chiesa di San Giovanni Battista, con il suo campanile trecentesco, uno dei simboli del paese; le tombe dei giganti di Forolo e di Sa turre ‘e su campanile; il nuraghe Aeddos, una delle maggiori testimonianze preistoriche del Nuorese e le bellezze paesaggistiche, ideali per chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta.
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