Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Il contesto in cui operano le aziende della logistica continua a essere caratterizzato da un’elevata incertezza e imprevedibilità, risultando più sfidante che mai.
A livello globale, dopo una fase che sembrava segnare una stabilizzazione delle catene di approvvigionamento, sono emerse nuove interruzioni, causando significativi impatti sui flussi logistici.
Ecco l’evoluzione della domanda logistica tra sostenibilità economica, ambientale e sociale.
La logistica e la transizione verso la
sostenibilità
Parallelamente, le imprese intensificano il proprio impegno nella transizione verso la sostenibilità in tutte le sue dimensioni. Questo percorso è in parte sostenuto dall’aumento di normative e direttive nazionali e internazionali che impongono obiettivi ambiziosi in materia di sostenibilità.
In particolare, con l’approvazione della nuova direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), l’obbligo di rendicontazione delle attività non finanziarie verrà progressivamente esteso, coinvolgendo un numero sempre maggiore di operatori nel settore logistico.
Infine, in questo scenario, molte aziende stanno adottando una vera e propria strategia logistica sostenibile, come leva strategica e competitiva e a dimostrazione del proprio impegno nella transizione verso un modello più sostenibile.
La logistica e la sostenibilità economica
Concentrandosi innanzitutto sulla sostenibilità economica, emergono potenziali elementi di criticità derivanti dal rallentamento – si auspica temporaneo – dei volumi e aggravato dalle pressioni causate dall’aumento dei costi e dalle difficoltà nel reperire manodopera.
A queste dinamiche si aggiungono problematiche legate alla gestione degli appalti e alla necessità di adeguamento salariale all’inflazione. Questa complessità ha portato ad un incremento del ricorso all’integrazione verticale e ad una crescente rilevanza delle economie di scala, fenomeni che contribuiscono alla progressiva riduzione del numero di operatori presenti sul mercato.
Inoltre, persiste un’incertezza strutturale nella scelta delle tecnologie e nell’impostazione dei processi aziendali, con la consapevolezza dell’importanza di effettuare investimenti strategici e mirati per garantire la sostenibilità e la competitività nel lungo periodo.
La transizione ambientale
In termini di transizione ambientale, le aziende fornitrici di servizi logistici sono fortemente impegnate nella riduzione della carbon footprint delle attività logistiche.
Nello specifico la Ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” ha individuato 4 aree principali di lavoro: network logistico, trasporto, magazzino e packaging.
Gli operatori del settore stanno lavorando in termini di riconfigurazione e revisione dei network logistici, con l’obiettivo di diminuire le distanze di trasporto e sfruttare al massimo, dove possibile, il trasporto intermodale.
Gli sforzi nel trasporto
In ambito trasporto, gli investimenti si concentrano sul rinnovo delle flotte e la massimizzazione dell’utilizzo degli asset. Dalla ricerca emerge l’assenza di una tecnologia dominante: gli operatori del settore adottano un approccio caratterizzato da una pluralità tecnologica.
Le aziende più impegnate nella transizione green tendono infatti a combinare diverse soluzioni tecnologiche, scegliendo quella più efficace in base alle specifiche esigenze dei diversi ambiti di trasporto.
L’impegno nel magazzino
A livello di magazzino, gli sforzi si concentrano sulla realizzazione di immobili green.
Cresce l’interesse verso gli interventi in brownfield ovvero la costruzione di immobili su terreni già urbanizzati. Questa strategia non solo rappresenta una leva per la sostenibilità ambientale e sociale, ma anche uno strumento strategico per accedere a location più “favorevoli” per la logistica, soprattutto se vicine al centro città o in aree specifiche d’Italia.
In termini di efficienza energetica dell’immobile, le aziende stanno dando priorità a interventi che garantiscano una significativa riduzione dei consumi,
come l’adozione di sistemi di illuminazione a LED e tecnologie avanzate per il
monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici.
Parallelamente, si investe in soluzioni per la produzione di energia, tra cui il ricorso a pannelli fotovoltaici e l’utilizzo di pompe di calore.
Il packaging
Un’attenzione particolare è dedicata al packaging. Gli sforzi in questo ambito si concretizzano nella sperimentazione di nuovi materiali per gli imballaggi secondari, nell’ottimizzazione della pallettizzazione – ovvero l’organizzazione, disposizione e carico delle merci sui pallet – e nell’implementazione di circuiti closed-loop per una gestione sostenibile degli imballi.
Il monitoraggio dell’impatto
ambientale
È importante sottolineare che il successo di queste iniziative dipende in modo significativo dall’integrazione di KPI specifici per il monitoraggio dell’impatto ambientale, da affiancare ai tradizionali indicatori legati a costo e servizio.
La misurazione accurata dell’impatto ambientale rappresenta un elemento chiave per orientare l’implementazione delle diverse soluzioni e valutarne gli effetti in termini di sostenibilità.
La logistica e la sostenibilità sociale
Negli ultimi anni, anche in seguito alla carenza di manodopera, gli operatori del settore pongono una grande attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità sociale e all’impatto delle scelte strategiche sui dipendenti, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività del settore.
Le principali iniziative messe in atto dalle aziende si concentrano principalmente sul miglioramento delle condizioni lavorative, attraverso l’implementazione di piani di formazione e crescita professionale, la valorizzazione delle competenze e l’introduzione della job rotation.
Particolare attenzione è riservata anche alla qualità degli ambienti di lavoro, intervenendo sulle condizioni microclimatiche nei magazzini e realizzando spazi dedicati al benessere del personale, come aree relax per il coffee break o stanze attrezzate per gli autisti.
In termini di Wellbeing, i fornitori di servizi logistici stanno investendo nel miglioramento del trattamento economico, che comprende salari più competitivi e premi di produttività, oltre a sviluppare programmi di welfare aziendale.
Questi includono iniziative per il bilanciamento tra vita privata e lavoro, nonché servizi aggiuntivi come palestre o asili nido aziendali.
In questo contesto, l’innovazione tecnologica riveste un ruolo centrale. Gli investimenti in digitalizzazione e automazione mirano a rinnovare l’immagine del settore e ad attrarre una forza lavoro più giovane.
La sostenibilità sociale si traduce nell’utilizzo di un approccio human-centric, che considera non solo i vantaggi economici, ma anche l’impatto delle innovazioni tecnologiche sulle persone.
Questo approccio integra misure di sostenibilità sociale nel design delle tecnologie e nei processi aziendali, mettendo al centro i bisogni, il benessere e gli interessi dei lavoratori, favorendo inoltre il loro coinvolgimento attivo nella progettazione e nella gestione delle soluzioni tecnologiche.
La misurazione della sostenibilità sociale
Infine, anche in questo contesto, le aziende stanno intensificando gli sforzi nella misurazione della sostenibilità sociale, un aspetto più complesso rispetto alla sostenibilità ambientale, in quanto privo di indicatori sintetici universalmente riconosciuti.
Le metodologie adottate per valutare la sostenibilità sociale variano in base agli obiettivi aziendali, che possono essere suddivisi in tre principali aree identificate dalla ricerca:
- la comunicazione con gli stakeholder;
- la gestione e il monitoraggio delle attività logistiche;
- il supporto ai progetti di innovazione.
Logistica: le tre dimensioni della sostenibilità
Le tre dimensioni della sostenibilità analizzate sono strettamente interconnesse, e concentrarsi sullo sviluppo di una sola di esse, tralasciando le altre, rischierebbe di compromettere il successo delle azioni e iniziative intraprese adottando una visione riduttiva della complessità della transizione in atto.
Infatti, l’implementazione di iniziative di sostenibilità sociale e ambientale deve necessariamente integrarsi con la dimensione economica, poiché solo così è possibile garantirne la fattibilità e la continuità nel tempo.
Allo stesso modo, il mero raggiungimento dei risultati economici non è più sufficiente: oggi è essenziale abbracciare un approccio orientato alla sostenibilità, che non solo risponde alle crescenti aspettative degli stakeholder, ma rappresenta anche un elemento chiave per il vantaggio competitivo e strategico delle aziende.
L’equilibrio tra sostenibilità e redditività non è un’opzione, ma una necessità per affrontare con successo le sfide del futuro.
Un esempio
Prendiamo a titolo esemplificativo gli investimenti che gli operatori del settore stanno intraprendendo per il rinnovo della flotta. Ad oggi, il mercato propone una vasta gamma di soluzioni tecnologiche, ciascuna con stadi di sviluppo differenti e caratteristiche distintive.
I fornitori di servizi logistici stanno valutando attentamente le diverse opzioni, non solo in funzione del loro impatto ambientale, ma anche economico (in base ai costi di esercizio e di investimento) e al loro impatto operativo – ossia l’impatto in termini di revisione dei processi.
Il risultato di questa valutazione consiste nell’adozione di un approccio di pluralità tecnologica, impiegando ogni soluzione negli ambiti di trasporto in cui risulta più efficace ed efficiente sia a livello ambientale che economico.
Le sfide future
Negli ultimi anni, il settore della logistica ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento, dimostrando resilienza nell’affrontare con successo sfide complesse e impreviste.
Questo risultato è stato reso possibile grazie alla presenza di solidi “anticorpi” interni al sistema e in grado di garantire la continuità e l’efficienza operativa anche in contesti difficili.
Un ruolo cruciale in questa trasformazione è stato svolto dall’adozione di un approccio collaborativo, che ha ridefinito il rapporto tra committenti e fornitori di servizi logistici. Questa sinergia si traduce nella creazione di una partnership strategica volta a ottimizzare le risorse, condividere informazioni e dati e affrontare insieme le sfide poste dal mercato.
Tale dinamica collaborativa è diventata un fattore decisivo, non solo per garantire la flessibilità e la reattività della supply chain, ma anche per favorire innovazione e sostenibilità, due pilastri fondamentali per la competitività futura del settore logistico.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link